Presidi, sia per tutti. Sindacati polizia,il Governo ci incontri

(ANSA) – ROMA, 24 NOV – Non solo medici e personale delle
Rsa: l’obbligo di vaccinazione ora viene esteso ad altre
categorie dopo quelle sanitarie. Il Consiglio dei Ministri, come
annunciato, ha infatti dato il via libera all’immunizzazione
obbligatoria, che scatterà dal prossimo 15 dicembre, anche a
tutto il personale scolastico e all’intero comparto della
difesa, sicurezza e soccorso pubblico. Dove il numero delle
persone non vaccinate non è attualmente irrilevante. Immediate
le reazioni: per i presidi, il provvedimento dovrebbe essere
“esteso a tutti” e non solo ai prof, mentre i sindacati della
polizia chiedono di vedere Draghi.
L’estensione si “applica” al “personale scolastico del
sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei
servizi educativi per l’infanzia, dei centri provinciali per
l’istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e
formazione professionale, dei sistemi regionali che realizzano i
percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore”. Disposto
anche il richiamo obbligatorio, sempre da metà dicembre, per le
professioni sanitarie.
In tema di sanzioni, “l’accertato inadempimento” determinerà
l’immediata sospensione, senza però conseguenze disciplinari e
con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. La
sospensione causerà lo stop allo stipendio o a qualsiasi altro
compenso o emolumento e sarà efficace fino alla comunicazione al
datore di lavoro dell’avvio e del completamento del ciclo
vaccinale o della somministrazione della dose di richiamo.
Per quanto riguarda il comparto scuola, i dati aggiornati sui
soggetti vaccinati dicono che in una platea che comprende 1
milione e 545 mila persone, il 94% ha ricevuto una dose di siero
mentre circa l’88,5% ha completato il ciclo delle due
inoculazioni. I presidi, per bocca del presidente dell’Anp,
Antonello Giannelli, definiscono “comprensibile” l’iniziativa ma
chiedono che si vada verso un “obbligo generalizzato” e “non per
alcune categorie come quella scolastica, in gran parte
vaccinata. E’ fondamentale, inoltre, istituire una corsia
preferenziale per la terza dose”.
Dal canto loro i sindacati delle forze dell’ordine hanno al
momento posizioni diversificate. “Non tutti potranno essere
d’accordo ma ricordiamo – afferma Daniele Tissone, segretario
generale del sindacato di polizia Silp Cgil – che sono ad oggi
deceduti per Covid 19 operatori di polizia e uno solo di questi
era vaccinato: 16 purtroppo non erano immunizzati perché non
avevano fatto in tempo in quanto il vaccino ancora non era
disponibile. Oggi la percentuale di vaccinati in Polizia è di
circa il 90% comprendendo sia chi ha fatto una dose e chi due”.
Per Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia, “il
momento storico che stiamo attraversando richiede più che mai un
leale confronto istituzionale che possa garantire sinergia e
compattezza, specialmente in un ambito strategico come quello
della sicurezza del paese. Ecco perché rispetto all’introduzione
dell’obbligo vaccinale anti-covid per gli appartenenti alle
Forze dell’ordine chiediamo un incontro con il Governo”.

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