COMUNICATO STAMPA 12 LUGLIO 2019

Dl Sicurezza bis, Fsp Polizia: “Bene riammissione emendamenti a nostro sostegno, ora risultati concreti. Ma mai più liti politiche su questi temi”

“La soddisfazione di vedere riammessi tutti gli emendamenti al Decreto Sicurezza bis che tendono a un maggiore sostegno agli appartenenti alla Polizia di Stato è purtroppo annebbiata dall’ennesimo poco decoroso scontro politico che, secondo quanto è apparso in questi giorni, si ha il coraggio di scatenare su temi che non lo consentirebbero”.
Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, dopo la notizia diffusa nell’immediatezza dallo stesso ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha annunciato: “Sono stati riammessi tutti gli emendamenti a favore di Polizia e Vigili del Fuoco al decreto Sicurezza bis: buono pasto, ore di straordinario, vestiario e uniformi, manutenzione di caserme, nuove sedi”.
“Il decreto deve ora passare all’esame dell’aula – aggiunge Mazzetti – dove speriamo non si debbano verificare ulteriori problemi relativamente alla previsione di alcune delle norme che riteniamo letteralmente indispensabili, e che noi dell’Fsp Polizia abbiamo chiesto più volte, e rispetto alle quali non è più possibile attendere oltre. La maggior tutela degli operatori che subiscono aggressioni e offese, le più severe risposte verso i reati ‘di piazza’ e in occasione di manifestazioni sportive, ma anche tutto quanto attiene alla logistica e alla fornitura di mezzi, sono passi obbligati per rimettere in sesto una situazione che da decenni ormai ci vede gravemente penalizzati. Molte altre saranno le questioni ancora da affrontare, per un Corpo di Polizia che primeggia in tutta Europa ma è il peggio trattato e retribuito del continente, e però qualcosa con questo decreto già si dovrebbe muovere. Certo – conclude Mazzetti – nulla di buono potrà accadere se non si dimostrerà quel senso di responsabilità che non può consentire di fare della Sicurezza un terreno di scontro politico, e che è dovuto ai cittadini e soprattutto alle migliaia di donne e uomini in divisa che dedicano la vita al proprio Paese”.

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