Oggetto: elaborazioni stipendiali luglio 2020, possibili ulteriori ritardi corresponsione una tantum. – Formale e vibrata protesta con richiesta d’intervento.

Signor Direttore,

leggiamo con grandissimo disappunto che a pagina 2 della nota n. 555/RS/01/33/0702 di ieri, 7 luglio 2020, si paventa un ulteriore rinvio degli assegni personali una tantum previsti dai secondi correttivi al riordino e, segnatamente, dall’art. 40, co. 1, lett. c) e d) del decreto legislativo 27 dicembre 2019, n. 172 nonché dall’art. 41, co. 1 del medesimo provvedimento.

Si tratta di emolumenti significativi, caratterizzati da importi che oscillano dai 315 ai 1.500 euro lordi: in base al testo di quel decreto legislativo (che, come noto, ha forza di legge ordinaria) dovevano essere erogati agli aventi diritto entro e non oltre il 30 giugno 2020. Leggendo la nota di cui sopra si comprende invece che il pagamento effettivo potrebbe arrivare addirittura dopo la fine di luglio e quindi – sembrerebbe – con il cedolino stipendiale di agosto 2020.

Ciò che viceversa non si comprende è come mai, con la mensilità di luglio, secondo la nota è stato possibile erogare i fondi necessari ad applicare solo una parte dello stesso decreto legislativo – che peraltro avrebbe dovuto essere attuata entro il 1° gennaio scorso – e non il suo intero impianto: come se il Ministero dell’economia e finanze rendesse disponibili “a rate” – anziché in un’unica soluzione – i fondi di un unico decreto che quello stesso ministero a suo tempo ha “bollinato”.

Questa incomprensibile situazione è del tutto inaccettabile. A mente della sua ben nota sensibilità La preghiamo quindi di promuovere ogni utile iniziativa, anche in ambito istituzionale, affinché quanto paventato nella nota di riferimento non abbia a verificarsi, per evitare che vengano lesi precisi diritti dei poliziotti, legati ad altrettanto precise ed ineluttabili scadenze, sulla base delle quali gran parte dei colleghi interessati ha da tempo modulato i propri impegni di spesa familiari.

In attesa di un cortese cenno di riscontro inviamo i più cordiali saluti.

Il comunicato