SABATO 10 SETTEMBRE 2022 12.37.54

ELEZIONI: FSP POLIZIA,’SULLA SICUREZZA EREDITA’ DISASTROSA AL NUOVO GOVERNO, ORA SI CAMBI’ =

Roma, 10 set. (Adnkronos) – “Il nuovo Governo riceverà in tema di
sicurezza un’eredità disastrosa. I problemi che si sono stratificati
sono tali da aver ormai messo a dura prova la resistenza psico-fisica
dei singoli Operatori e, con essa, la tenuta di ciò che rappresenta la
struttura portante della democrazia e della libertà. Continuare a
fingere, minimizzare, rinviare non si può più, urgono interventi
immediati, decisi, sostanziali, perché la sicurezza è premessa
fondamentale per lo sviluppo del paese e un diritto dei cittadini i
quali la richiedono sempre più insistentemente e, soprattutto in
determinati territori, ormai disperatamente”. E’ questo il contenuto
della lettera che FSP Polizia di Stato ha indirizzato ai responsabili
dei partiti che parteciperanno alle elezioni politiche, volendo
rilanciare l’allarme sul tema sicurezza, stilando un dettagliato
report di tutte le criticità ed avanzando proposte, ma soprattutto
rispecchiando il profondo e reale malcontento che assilla gli
operatori.
“Allo stesso tempo, – spiega Valter Mazzetti, segretario generale
dell’FSP Polizia di Stato – la sicurezza di chi è chiamato a
rispondere ai bisogni del paese è altrettanto basilare, e rappresenta
una specifica priorità di chi fa Sindacato avendo come orizzonte il
benessere comune. Ecco perché ci rivolgiamo a tutti i partiti alla
vigilia delle elezioni, perché di sicurezza si torni a parlare
seriamente, e perché si cambi radicalmente ciò che non va. Tanti i
problemi ‘strutturali’ fra i quali, certamente, il peggiore è legato
alla carenza di organico che, con gli anni, raggiungerà livelli
insostenibili, dato che ormai tutti sanno che entro il 2030 andranno
in pensione, solo per raggiunti limiti di età, circa 45.000 poliziotti
su un organico attuale di circa 96.000 unità. E’ indispensabile e
urgente, dunque, cancellare gli effetti nefasti della riforma Madia e
del riordino delle carriere del 2017, ma di pari passo con le
problematiche organizzative e ordinamentali si deve procedere ad
affrontare le questioni che attengono al livello minimo di serenità
che deve essere garantita a ogni Servitore dello Stato donne e uomini in divisa – conclude – devono essere garantite idonee tutele professionali e il rispetto della sua dignità, in servizio e in quiescenza, non ultimo per arginare il dilagante fenomeno dei sucidi nel Comparto che, solo negli ultimi due giorni, annovera altri tre morti fra i poliziotti e carabinieri. Ripetere l’elenco delle criticità è superfluo le questioni da affrontare sono tante, ma tutte ben conosciute da chi, pur rivestendo ruoli decisionali, non vi ha posto rimedio. Chi otterrà la fiducia degli italiani dimostri adesso di meritarla”.

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