OGGETTO: Emergenza alloggiativa per gli appartenenti alla Polizia di Stato e valorizzazione
del patrimonio immobiliare INPS a beneficio dei poliziotti.
Preg.mo Presidente del Consiglio, Ill.mi Ministri e Sig. Presidente,
certi della Vostra sensibilità sul tema, sottoponiamo all’ autorevole attenzione delle SS.LL. un suggerimento per la soluzione di due importanti problematiche che, a nostro avviso, potrebbero contestualmente risolversi con beneficio sia per tutti gli attori, sia per la collettività: il depauperamento del patrimonio immobiliare dell’INPS con annesso danno economico alle casse dello Stato e l’insufficienza di alloggi collettivi di servizio per le donne e gli uomini della Polizia di Stato.
A quest’ultimo riguardo, ci sia permesso un breve inciso in ordine alla mobilità del personale della P. di S. che ex lege comporta l’assegnazione al termine del corso di formazione professionale a sedi di servizio, sempre molto lontane da quelle di residenza/nascita, con derivante sradicamento dai propri affetti e dal proprio territorio, per sopperire anche a carenze e necessità di sicurezza per la collettività in altre Regioni. Conseguentemente, qualora la sede di assegnazione sia sprovvista di adeguato numero di alloggi collettivi di servizio, come sempre più spesso accade, queste donne e uomini in divisa saranno costretti a sopportare, con l’esiguo stipendio percepito, senza poter svolgere una seconda attività remunerata, gli importanti costi di locazione di un immobile.
Invero, esponiamo l’attuale grave emergenza alloggiativa che incombe sui molti poliziotti, soprattutto in realtà ove risulta pressoché impossibile affittare dei locali nei pressi degli uffici ove si lavora, frequentemente costretti a vivere in alloggi di fortuna o in stanze anguste in affitto o, peggio, come purtroppo avvenne a Roma durante il Giubileo del 2016 nelle proprie automobili.
In assenza di manovre risolutive che affrontino in anticipo la problematica, nonostante tutti gli sforzi che possa fare e sta facendo il Dipartimento di P.S., questa grave situazione, anche a causa degli esigui stipendi (tra i più bassi d’Europa, secondo studi aggiornati di continuo) non può che proseguire a peggiorare, soprattutto nelle grandi realtà urbane. Inoltre, come emerso da una ricerca del nostro Ufficio
Analisi, spesso – proprio a causa delle peculiarità del servizio svolto, che comporta oggettivamente perduranti assenze e distanze dalla famiglia – le situazioni personali dei poliziotti registrano un tasso di divorzi superiore alla media nazionale con conseguente doverosa corresponsione di alimenti, che contribuiscono ad impoverire ulteriormente i colleghi.
Ciò premesso, crediamo significativo evidenziare che, come risulta dai dati pubblicati nell’area “Amministrazione Trasparente”, l’INPS possiede, su tutto il territorio nazionale, quasi 24mila unità immobiliari, di cui circa il 62,7% inutilizzato (16 mila immobili). Tale patrimonio, di valore stimato intorno ai 2 miliardi di euro, a causa della mancanza di un’efficace e sostenibile gestione, non genera
alcun reddito, anzi, si legge, cagiona perdite per oltre 60 milioni di euro annui.
A tal riguardo, non sfugga che le cartolarizzazioni Scip 1 e 2, partite all’inizio del millennio – si apprende dai medesimi articoli – non si sono mai rivelate efficaci, proficue e soddisfacenti, risolvendosi unicamente in una mera ricognizione degli immobili (uffici, appartamenti, negozi, magazzini e pertinenze) di proprietà dell’Istituto che, con cadenza annuale, vengono posti all’asta e, purtroppo, aggiudicati per un numero esiguo; per esempio, nel primo quadrimestre del 2024, erano programmate cinque aste per la vendita di sole 265 unità immobiliari per un valore complessivo a base d’asta pari a circa soli 20 milioni di euro, cioè un nonnulla. Quindi, a nostro avviso, potrebbe essere utile valutare la possibilità di destinare alcuni immobili di proprietà INPS, la cui condizione strutturale sia ovviamente di “abitabilità”, in affitto agevolato agli appartenenti della Polizia di Stato provenienti da altre realtà territoriali.
L’opportunità di poter locare a prezzo calmierato un immobile verrebbe sicuramente accolta con enorme favore dal personale della Polizia di Stato che non dispone di sufficienti alloggi di servizio né di edilizia agevolata/convenzionata, diversamente dalle altre Forze dell’Ordine.
Infatti, la disponibilità di un alloggio, garantendo maggiore serenità all’appartenente, spesso costituisce motivo di permanenza nella sede di servizio, anche se lontana dal luogo d’origine, con possibilità di uno spostamento del nucleo familiare.
Attualmente, invece, è desolante constatare come un giovane appartenente alla P. di S. non possa assolutamente permettersi nemmeno l’affitto di un modesto monolocale, se non a molti chilometri di distanza (estrema periferia) dalle questure di assegnazione.
È di palmare evidenza che una gestione oculata ed efficiente del patrimonio immobiliare INPS rappresenterebbe una soluzione vantaggiosa per ambo le parti interessate, oltreché per l’intera collettività, restituendo dignità umana, professionale e abitativa ai poliziotti e maggiori introiti economici per lo Stato, rendendo sicuramente redditizio il patrimonio immobiliare disponibile.
Nell’ augurarci che possiate prendere in seria considerazione questa nostra proposta di semplice buonsenso, dimostrando sensibilità per la grave problematica che affligge gli uomini e le donne in uniforme, con sensi di elevata stima porgiamo distinti saluti.
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