SEGRETERIA NAZIONALE
OSSERVATORIO NAZIONALE POLIZIA DI FRONTIERA E IMMIGRAZIONE

Oggetto: Emergenza Ucraina – Problematiche Uffici Immigrazione.
Richiesta riconoscimento indennità di O.P. per i servizi connessi.

Come noto, la grave situazione in Ucraina avrà notevoli ripercussioni di ordine economico e
sociale anche nel nostro paese.

I dati ufficiali del Ministero dell’Interno parlano di oltre 17.000 cittadini Ucraini che hanno
già raggiunto il nostro Paese in questi primi giorni di guerra. Appare evidente, che questo numero è
destinato ad aumentare vertiginosamente nei prossimi giorni dato il capillare radicamento della
comunità ucraina sul nostro territorio.

Ad oggi, grazie all’ospitalità diretta, fornita da questa comunità ai propri concittadini ed
anche, all’esenzione di visto per l’ingresso, che ha consentito agli uffici di raccogliere le sole
dichiarazioni di presenza, il sistema immigrazione ha retto bene l’impatto di questo flusso inatteso

Visti, dunque, i provvedimenti giá adottati nei Consigli dei Ministri del 25 e del 28 febbraio
2022, con i quali sono state previste una serie di misure per questa fase emergenziale, misure che,
tra l’altro, prevedono il rafforzamento della rete di accoglienza degli stranieri e la possibilitá che i
cittadini Ucraini possano essere ospitati nei CAS anche indipendentemente dal fatto che abbiano
presentato domanda di protezione internazionale ed alla luce, anche, della circolare nr. 400.B/2022/I
Div/I Sez. emanata dalla Direzione Centrale per l’immigrazione e la Polizia delle Frontiere, con la
quale si dispone che gli Uffici Immigrazione dall’11 marzo 2022 dovranno acquisire le istanze per
la richiesta di protezione temporanea, prodotte da tutti i cittadini provenienti dall’Ucraina,
rilasciando agli stessi ricevuta che riconoscerà loro gli stessi del diritto del permesso, nelle more del
rilascio del permesso definitivo, che verrá rilasciato solo dopo l’emanazione di apposito D.P.C.M.
in attuazione della decisione esecutiva del Consiglio (UE) 2022/382 del 4 marzo u.s., é facilmente
prevedibile che, nel breve periodo, un grosso flusso di ingressi di profughi provenienti dall’Ucraina
dovrà essere gestito dagli uffici immigrazione delle Questure.

A parere di questo Coordinamento, ció rischierá seriamente di bloccare irrimediabilmente
l’attività di molti uffici immigrazione, i quali risultano essere ancora alle prese con la gestione
dell’enorme carico di lavoro generato dalle richieste di protezione provenienti dai cittadini di paesi
terzi che sbarcano sulle nostre coste, dalla gestione delle pratiche relative all’emersione 2020 e dal
piano di recupero dell’arretrato generato da due anni di emergenza Covid.

A conferma di questa giá grave situazione, la Direzione Centrale dell’Immigrazione e della
Polizia delle Frontiere, con propria nota N.400/B/2022/2^Div./14.200 del 28.02.2022, ha cercato di
correre ai ripari, prevedendo l’invio di rinforzi presso quegli uffici immigrazione maggiormente
esposti ai flussi in ingresso o ricadenti nelle province sedi di Hot-spot e C.P.R., per far fronte al
notevole incremento dei flussi migratori registratisi nel 2021.

Con la stessa nota, la stessa Direzione ha precisato che ogni ufficio immigrazione dovrebbe,
essere destinatario di una quota “ordinaria” delle risorse umane assegnate in sostituzione delle
perdite, e della quota “aggiuntiva” disposta dal capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica
Sicurezza, questo al fine di rendere effettivo l’incremento di personale.

L’iniziativa intrapresa dalla Direzione Centrale dell’Immigrazione, non puó non essere
accolta con favore, atteso che certamente va nella giusta direzione, cercando di arginare le gravi
carenze organiche ed il costante innalzamento dell’etá media del personale in forza agli uffici
immigrazione delle Questure. Questa misura, peró, rappresenta solo un primo passo verso
l’appianamento degli organici di uffici che, nel nostro paese, da oltre vent’anni lavorano in
un’emergenza che è diventata ordinarietà.

Sebbene si evidente che gli uffici immigrazione delle località di sbarco o di frontiera vivano
da anni ormai, in questa “ordinaria” emergenza, è altrettanto evidente che l’impatto derivante dal
fenomeno migratorio sia oramai distribuito in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale e non
piú limitato alle località di arrivo dei migranti.

Alla luce dei fatti, quindi, sarebbe opportuno sensibilizzare tutti i Questori, e non solo
alcuni, sulla necessità di dare priorità agli uffici immigrazione nell’assegnazione del personale in
entrata, per evitare che pensionamenti e trasferimenti assottiglino ulteriormente gli organici già
ridotti all’osso.

Sarebbe auspicabile, inoltre, un attento e costante monitoraggio di questa nuova situazione
emergenziale, per evitare che questo ulteriore carico di lavoro, rischi di bloccare definitivamente
l’attività degli Uffici.
Nonostante la già difficile situazione in cui si trovano ad operare quotidianamente i colleghi
in forza agli Uffici Immigrazione, giungono non di rado a questo coordinamento, segnalazioni
relative al mancato rispetto da parte dei Questori, delle limitazioni all’impiego del personale
dell’immigrazione in servizi diversi da quelli relativi alla loro specificità; limitazioni previste dalla
circolare 5551/C3c2/191 del 12.1.2001 in materia di riorganizzazione degli uffici immigrazione, ed
ulteriormente richiamate anche nella circolare del Sig. Capo della Polizia n. 0030830 del
11/05/2021.

Visto, inoltre, il D.L. 28 febbraio 2022, n.16 che prevede misure urgenti per la crisi in
Ucraina ed attese anche le esigue risorse in termini di monte ore ordinariamente assegnato agli
uffici immigrazione, si sollecita l’opportunità di valutare l’istituzione di apposito capitolo di spesa
cui attingere per il pagamento delle ore di lavoro straordinario in esubero al monte ore ordinario,
utilizzate per far fronte all’emergenza derivante dalla crisi Ucraina.

Ció garantirebbe agli uffici immigrazione, la possibilità di fronteggiare in modo adeguato
l’ulteriore carico di lavoro che si troveranno ad affrontare in attesa degli auspicabili incrementi di
organico, senza gravare sul monte ore delle Questure.

Per le stesse ragioni e poiché la gestione dei flussi di cittadini Ucraini, dovrà essere gestita in
contemporanea con l’attuale emergenza sanitaria che, é bene ricordarlo, non sembra essere stata
ancora del tutto superata, si richiede il riconoscimento dell’indennità di O.P. a tutti i colleghi
coinvolti nelle attività di accoglienza dei profughi provenienti dall’ucraina e nella gestione delle
attività relative a questa nuova fase emergenziale.

Certi che le argomentazioni addotte a supporto delle richieste dei colleghi operanti sul
territorio saranno pienamente condivise dalla Segreteria Nazionale per una formale e dettagliata
richiesta al Dipartimento.

Cordiali saluti.

Osservatorio Nazionale per la Polizia di Frontiera e le problematiche legate all’Immigrazione

La lettera al Capo della Polizia