FESI 2017: danno economico per ognuno di noi.
Presenze non riconosciute a molti, pagate meno a tutti.
Come anticipato già il 22 giugno scorso, ribadiamo che la generalità dei colleghi riscontrano nei rispettivi cedolini importi inferiori rispetto a quanto ottenuto l’anno precedente con l’erogazione della prima tranche del Fesi 2016, quando l’importo giornaliero era più basso: euro 4,28 anziché gli attuali 4,44 e che ciò e dovuto ad errori.
È stato ampiamente riscontrato come questo fenomeno NON ha nulla a che vedere con la seconda tranche del Fesi 2016, quando agli importi base è stata aggiunta la distribuzione di altri 15 milioni di euro una tantum derivanti dal FUG 2014, che aveva portato l’importo giornaliero della presenza ad euro 4,96 complessivi.
Abbiamo anzi dimostrato che si sono verificati più errori ed il primo riguarda tutti: la giornata di presenza è stata valorizzata con 4,40 anziché i 4,44 risultanti dall’accordo sottoscritto il 16 maggio scorso e solo questo già determina un d anno medio economico per ciascun poliziotto.
Ma a questo danno se ne aggiunge almeno un altro grave: in molti casi le giornate di presenza pagate – oggi, come previsto, le competenze sono state accreditate sui nostri conti correnti – sono meno di quelle rilevabili dal programma PS Personale e correttamente trasmesse dai competenti uffici amministrativo – contabili.
In alcuni casi danno raggiunge i circa 200 euro ed, in media, può essere stimato in circa 30 euro netti pro-capite: abbiamo appena nuovamente ribadito che servono comunicazioni ufficiali sugli errori di calcolo, il versamento di quanto dovuto entro il mese di luglio e la pubblicazione di un cedolino chiaro ed esaustivo.
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