La denuncia di Zaccarini (Ugl): “È rimasta una Punto del 2001 con sedili rotti, guarnizioni usurate e 170mila km”

“Pensavamo di essere arrivati in fondo al barile, e arrivati al fondo si può solo risalire. Invece no, stiamo raschiando il fondo”. Inizia così il vicesegretario nazionale Ugl Polizia di Stato Fabio Zaccarini e l’incipit non può che essere presagio di note dolenti.

“La Polizia Stradale di Ferrara ha finito le macchine “in borghese” per fare servizio – denuncia il sindacalista – Di tre macchine, una è stata messa fuori uso perché non passa la revisione, una è in manutenzione non si sa fino a quando e l’unica disponibile è una Fiat Punto del 2001 con sedili rotti, guarnizioni usurate e 170mila km”.

“Immaginate voi cosa vuol dire fare servizio per mesi su macchine come una Fiat Punto. 12-13 ore al giorno in appostamento su macchine piccole dove non riesci a muoverti, migliaia di chilometri in giro per l’Italia su vetture scomode e rumorose”, prosegue Zaccarini.

Ma la situazione delle macchine coi colori d’Istituto non sembra molto migliore, almeno a quanto sostiene Zaccarini: “Quasi nessuna è revisionata come prevede la legge, abbiamo vetture con 370.000 km e ormai sono dal meccanico ogni settimana. Quanto mai potranno durare ancora? Sono anni che la Polizia di Stato va avanti a mettere toppe dove ci sono voragini”.

Una situazione “che sta arrivando al capolinea” e per la quale il sindacalista Ugl non rinuncia a criticare il Governo: “La cosa incredibile è che il Governo Renzi continua a considerare la Polizia una spesa e non una risorsa.

E le spese, si tagliano. Cosa mai dovranno tagliare ancora? Gli ultimi straordinari che i poliziotti italiani hanno percepito risalgono a dicembre 2014, le indennità di missione addirittura a settembre 2014, per non parlare di indennità autostradali e ferroviarie.

La Polizia va avanti per merito di donne e uomini che non definirei poliziotti, ma eroi – afferma Zaccarini – che tutti i giorni vanno a lavorare con abnegazione e spirito di sacrificio, sopperendo a tutte quelle carenze a cui nessuno sopperisce. Sono anni che denunciamo questa situazione, nel silenzio generale. Ma non ci stancheremo, andremo avanti finché qualcuno finalmente ci ascolterà”.

 

Fonte: www.estense.com