COMUNICATO STAMPA DEL 29 APRILE 2023
agli Organi di informazione con gentile richiesta di diffusione

“Un’ignobile aggressione armata è avvenuta a Palermo, a danno di un Poliziotto che
si trovava in compagnia della propria famiglia, libero dal servizio. Autore
dell’accoltellamento un giovane ivoriano, nei giorni precedenti tratto in arresto da
una pattuglia della quale faceva proprio parte lo stesso poliziotto ferito.
Fortunatamente il collega non è in pericolo di vita e speriamo tutti in una sua pronta
e definitiva guarigione”.
Lo racconta il Segretario Generale Fsp Polizia della Sicilia, Biagio BONINA.

“Nell’esprimere massima solidarietà ed auguri di pronta guarigione al nostro caro
collega” afferma per parte sua il Segretario Fsp Polizia di Palermo, Antonino
PIRITORE, che aggiunge: “Rimane amarezza e profondo rammarico per questo
gravissimo fatto che soltanto grazie a circostanze favorevoli, non ha consumato
l’ennesima tragedia. Siamo di fronte ad uno dei tanti episodi di brutale violenza,
compiuti nei confronti di appartenenti alla Polizia di Stato, colpevoli, di svolgere il
loro dovere. Da tempo purtroppo chiediamo pene più severe e certezza della pena”.
Biagio BONINA approfondisce poi la delicata vicenda, avanzando opportune
riflessioni a tutela della categoria, raccontando che:
“In una mattina come tante, nella quale un operatore di Polizia, libero dagli
impegni di servizio, vive il proprio tempo ed i propri affetti, nella città nella
quale lavora, è accaduto qualcosa di spiacevole, che ci sconvolge. La
quotidianità di questo poliziotto, che svolge il proprio lavoro in strada, a
Palermo, per garantire la sicurezza dei cittadini, ha incrociato quella di un
uomo, ivoriano, che giorni prima era stato arrestato da una pattuglia di
Polizia, della quale faceva parte proprio lo stesso poliziotto. Il soggetto
straniero, anziché vergognarsi per aver disobbedito alla legge ed aver reso
necessario un intervento di polizia, ha scelto di optare per un vero e proprio
regolamento di conti, aggredendo fisicamente quello che ha evidentemente
ritenuto il responsabile dell’arresto, portando un fendente al fianco della sua
vittima e provocando delle lesioni; anche a chi tentava – si apprende – di
soccorrere il malcapitato operatore di Polizia. Il giovane poliziotto adesso è
affidato a cure mediche, e riporta delle evidenti ferite, ma è fuori pericolo di
vita, per fortuna, e l’autore dei fatti è stato intercettato e tratto in arresto.
Augurando una pronta e definitiva guarigione all’eroico poliziotto, rimane
molta amarezza e preoccupazione. Infatti, nemmeno il tempo di smaltire la
delusione per la recentissima sentenza, che ha ribadito la non imputabilità del
cittadino dominicano – Meran -, autore di un duplice e spietato omicidio,
realizzando una cinica sequela criminale, a danno di due giovani poliziotti, a
Trieste, nel 2019, che un altro grave fatto di cronaca colpisce un incolpevole
servitore dello Stato. Non si vuole nemmeno pensare ad un vero e proprio
“effetto Meran”, ad un giorno dalla citata sentenza, ma alcune riflessioni sono
d’obbligo, per dar voce e merito ad una professione sempre più difficile e
rischiosa, che deve far prevalere la passione e la voglia di fare, alla paura di
sbagliare: i Poliziotti devono accettare, rispettare e far rispettare la legge,
dovendo dignitosamente tollerare, come nel caso citato, un mancata
imputazione, per incapacità di intendere e di volere, nonostante documenti
video raccontino che l’invasato assassino abbia disarmato un Poliziotto, abbia
poi saldamente impugnato l’arma, per commettere il suo duplice ed efferato
omicidio, a danno di due giovani Poliziotti; muovendosi, all’interno della
scena, con logica ed abilità, sino a guadagnarsi la fuga.
Ci viene da pensare: sono fatti isolati, tristi coincidenze, oppure c’è una parte
di società che, probabilmente, interpreta determinati fatti come indicatori di
facile impunità, allentando i propri freni inibitori, incoraggiandosi
nell’idealizzare e realizzare condotte criminali, non temendo la reazione dello
Stato e gli effetti della pena?

L’articolo su ennapress.it