INCONTRO CON IL MINISTRO DELL’INTERNO
Il 20 marzo u.s., presso il Ministero dell’interno, si è svolto un incontro presieduto dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, dal Sottosegretario Nicola Molteni, con la partecipazione del Capo della Polizia Vittorio Pisani e del Capo di Gabinetto del Ministro Maria Teresa Sempreviva.
In premessa, sia il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, sia il Sottosegretario Nicola Molteni, oltre a presentare succintamente gli obiettivi ritenuti di maggior interesse per l’amministrazione, hanno espressamente affermato che non è in programma la chiusura di alcun ufficio di polizia, tanto meno dei sette Reparti Prevenzione Crimine Reggio Emilia, Perugia, Potenza, San Severo, Lecce, Rende e Siderno.
Si è trattato, come da noi fortemente richiesto anche durante i recenti incontri con il Capo della Polizia, di una assicurazione importante che serve sicuramente a rasserenare i circa 350 Poliziotti che sarebbero stati interessati dalla mobilità forzata conseguente alla soppressione dei predetti RPC, oltre a tutti i Colleghi che si sarebbero visti privare per molto tempo (fino ad assorbimento) delle loro aspirazioni di trasferimento proprio presso quelle sedi interessate da tale progetto di razionalizzazione.
Prendiamo atto di questo impegno e naturalmente continueremo a monitorare la situazione. Nel proseguo, sempre il Ministro Piantedosi, ha garantito la sua azione e disponibilità ad aprire a breve, finalmente, i lavori per il contratto della dirigenza (indecorosamente ancora fermo al 2018, con quasi otto anni di ritardo).
Altro tema di fondamentale importanza e più volte sollecitato dalle sottoscritte OO.SS., affrontato dal Ministro Piantedosi, è stato quello della previdenza dedicata, registrando, da parte del Ministro, la seria volontà di avviare al più presto il confronto e, se del caso, proponendo anche immediati provvedimenti normativi. Si tratta, in sintesi, di un tema che oltre a riguardare circa 420mila operatori del Comparto, servirebbe a restituire maggiore dignità professionale a tutti quei dipendenti che dopo aver servito lo Stato per una vita prima di riuscire ad essere collocati in quiescenza, vedrebbero svilita la loro dignità a causa di pensioni evidentemente ridimensionate. Su tutto ovviamente resta fondamentale chiarire il nodo risorse.
Nel corso dell’incontro, poi, sono state anche illustrate una serie di provvedimenti di natura ordinamentale che saranno oggetto di approfondimento e che, almeno una parte di queste, dovrebbe essere inserita in un “Decreto legge forze di polizia”.
Nell’occasione abbiamo rimarcato l’attenzione sulla necessità di istituire un Polo unico pensionistico, al pari di tutte le altre amministrazioni del Comparto, ivi compresi i Vigili del Fuoco, oltre alla necessità di rivedere l’intera norma sulle dotazioni organiche della Polizia di Stato, oggi, ancor più, palesemente sottostimate difronte alle reali necessità della collettività e dell’intero Paese.
Alcune riserve sono state espresse rispetto all’intendimento dell’Amministrazione di introdurre la laurea triennale per l’accesso al concorso
pubblico per Vice Ispettore, le sperequazioni delle anzianità previste per l’accesso alla valutazione per la promozione aI Dirigente tra il ruolo ordinario e quello tecnico scientifico e sanitario, sulla creazione di una Fondazione all’interno del Fondo Assistenza che si occupi della gestione immobiliare e di servizi che deve necessariamente prevedere la partecipazione delle Organizzazioni Sindacali e su altre
tematiche che richiedono ulteriori approfondimenti.
Sostanziale apprezzamento invece è stato espresso per il recepimento delle richieste effettuate a più riprese dalle scriventi Organizzazioni sindacali per l’anticipo al 2025 e 2027 dei concorsi interni straordinari con valutazione per soli titoli a Ispettore Superiore previsti per il 2026 e 2028, il prolungamento della fase transitoria dei concorsi interni (per l’accesso al ruolo Sovrintendenti ed al ruolo Ispettori) con procedure semplificate fino al 31/12/2029 con un sostanziale aumento delle possibilità di crescita professionale per molte migliaia di Poliziotti, l’esenzione degli appartenenti alla Polizia di Stato dagli accertamenti di efficienza fisica per i concorsi interni e pubblici.
Tra le varie richieste circa alcune modifiche ordinamentali, con riguardo al rappresentato nuovo accesso alla carriera dei medici della Polizia di Stato, nel condividerne la necessità di procedere ad un inquadramento dirigenziale per i futuri assunti, abbiamo richiesto che siano, rivalutati gli inquadramenti funzionali di tutti gli attuali medici della Polizia di Stato, riconoscendo a questi i periodi di permanenza in
ruolo ai fini dell’ammissione allo scrutinio per la promozione a primo dirigente medico o medico veterinario. Allo stesso tempo permane l’esigenza di una valorizzazione degli appartenenti alla carriera dei funzionari tecnici sia in termini di incarichi sia nel
riconoscere loro la possibilità di esercitare la libera professione.
Così come abbiamo riformulato la richiesta con un ampliamento degli organici e conseguenziale scorrimento delle graduatorie dei concorsi in atto e la revisione del regolamento di disciplina ormai anacronistico ed afflittivo.
Le scriventi OO.SS., nell’attesa di un nuovo incontro per analizzare dettagliatamente le proposte dell’Amministrazione, continueranno nel loro impegno per migliorare le proposte recepite nell’interesse comune di tutti i colleghi, garantendone i percorsi professionali e di carriera, oltre che nell’evitare ogni arretramento dei presidi territoriali della Polizia di Stato.
Roma, 21 marzo 2025
SAP COISP MOSAP FSP POLIZIA SILP CGIL
Es – Consap – MP – Cosap – Uilps
Paoloni Pianese Mazzetti Colapietro
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