INCONTRO U.O.P.I.

Istituzione Unità Operative di Primo Intervento.

Alla presenza del Vice Direttore Generale della P.S. con funzioni vicarie, Prefetto Savina, e dei Direttori Centrali della DAC Prefetto Rizzi e della Polizia dell’Immigrazione e delle Frontiere, Prefetto Bontempi, si è tenuto nel pomeriggio odierno l’incontro relativo al decreto istitutivo dell’Unità Operativa di Primo Intervento (UOPI). In premessa, il Vice Capo ha chiarito che saranno due le Direzioni Centrali interessate da questa istituzione: la DAC per le UOPI territoriali e la Direzione Centrale per l’ Immigrazione e per la Polizia delle Frontiere relativamente alle UOPI frontiera. Abbiamo, quindi, ribadito come questa frammentazione possa portare a due diverse visioni e dotazioni che, naturalmente, abbiamo chiesto sia scongiurata sin dall’inizio e abbiamo ribadito tutte le perplessità e indicazioni riferite nelle nostre osservazioni già prodotte al Dipartimento. Pertanto, con specifico riferimento, alle richieste e osservazioni già presentate dalla nostra Federazione, l’ Amministrazione ha meglio indicato la natura della specifica professionalità dei colleghi impiegati UOPI che sarà quella di “operatore qualificato”, con ciò assicurando la specifica indennità di O.P. relativa al servizio svolto. Indennità che abbiamo chiesto con fermezza sia corrisposta naturalmente anche al personale UOPI impiegato presso la Polizia di Frontiera. Nel ribadire la necessità della cadenza settimanale nell’addestramento al tiro, per le tecniche operative e per il mantenimento dell’idonea condizione fisica è stata ravvisata l’ opportunità di una commissione mista tra Amministrazione ed operatori, al fine di poter contribuire con maggiore adeguatezza all’individuazione delle nuove e specifiche forniture. Circa l’ idoneità per l’ ingresso e il mantenimento costante della stessa è stato chiarito che saranno effettuati accertamenti di tipo psico-fisico-attitudinale, il cui vincolo sarà di 4 anni e le prove intermedie di verifica del mantenimento dei requisiti avranno cadenza biennale. Il limite anagrafico d’ingresso originariamente previsto è stato alzato a 45 anni, ma non è fissato nel suo massimo, che, di fatto, sarà subordinato al superamento delle prove intermedie periodiche. Relativamente al vincolo di permanenza, il Vice Capo Savina ha ribadito con la massima chiarezza per chi entrerà alle UOPI successivamente all’emanazione del Decreto, questo sarà tassativamente di 4 anni, per coloro che invece già fanno parte di questo personale, il vincolo permane in 2 anni, come a loro conoscenza al’ atto dell’ingresso. Da ultimo, viste le tante perplessità palesate con riguardo alla mobilità, il Vice Capo ha affermato che, ad esempio, il collega attualmente in servizio a Livorno, ora “accentrato” a Firenze, di fatto continuerà a restare a Livorno durante il servizio come operatore UOPI ed anche successivamente all’eventuale fuoriuscita dall’Unità Operativa.

straordinario

Il comunicato