Oggetto: ingiuste penalizzazioni nei concorsi interni per vice ispettori. – Richiesta di proroga dei termini per la presentazione delle domande.

Signor Capo della Polizia,

di seguito alle note inviate il 4 e 5 gennaio scorsi alla Direzione centrale per le risorse umane con riferimento ai concorsi in oggetto, indetti il 31 dicembre 2020, con le quali abbiamo evidenziato una serie di problematiche tecniche e burocratiche che in parte sono già in via di risoluzione, siamo qui a farLe presente che, se non interverrà personalmente sui decreti che bandiscono detti concorsi, numerosi sovrintendenti che hanno maturato da oltre un anno l’anzianità per essere promossi sovrintendenti capo non potranno concorrere per la metà dei posti riservati al personale in possesso di quella qualifica e, quindi, pur essendo avanti con gli anni, non avranno diritto a mantenere la sede di servizio.

Questa problematica, effetto indesiderato del riordino, si era già presentata l’anno scorso e allora i competenti uffici, nonostante i grandi e meritevoli sforzi posti in essere in aggiunta a quelli già imposti dai numerosi concorsi in atto, purtroppo non hanno potuto sanarla, anche per l’autonomia decisionale della commissione concorsuale.

Ebbene, Signor Capo, ci risiamo e anche per questo nuovo concorso molti suoi dipendenti, sovrintendenti che pure hanno maturato da oltre un anno il diritto all’avanzamento di qualifica, rischiano di non avere quindi la possibilità di partecipare al concorso per vice ispettore come sovrintendenti capo, per questioni squisitamente organizzative della nostra Amministrazione che, come da consuetudine ultra decennale, provvede ad uno scrutinio per avanzamento all’anno.

Atteso che i diversi uffici preposti a tale incombenza, nonostante gli sforzi e tutta la buona volontà, oggi non hanno la materiale possibilità di portare a termine gli scrutini entro la fine di questo mese, La invitiamo a considerare la possibilità di disporre una proroga dei termini per la presentazione delle domande.

Se, come ci è stato detto, è stato risolto tecnicamente almeno il problema per la promozione alla qualifica di vice sovrintendente per i frequentatori del 28° corso, con la proroga richiesta si avrebbe anche il tempo di superare l’analoga problematica che investe le promozioni alla qualifica di sovrintendente e il conseguimento della denominazione di “coordinatore” con decorrenza 1/1/2020.

Nel caso in cui non si potesse accogliere questa nostra richiesta, che ci sembra di buon senso, purtroppo molti altri colleghi non verranno valutati tenendo conto delle posizioni che dovrebbero occupare, con avvio di sicuri ulteriori contenziosi.

Un discorso a parte, infine, va fatto per coloro i quali sono stati promossi alla qualifica di vice sovrintendente per meriti straordinari nel passato anche recente, vale a dire prima che i correttivi al riordino introducessero una disposizione apposita che vale – però – solo per il futuro e, nonostante il noto intervento della Corte costituzionale, rischiano di essere penalizzati pesantemente rispetto a coloro i quali erano loro pari corso e qualifica nel ruolo assistenti e agenti.

Questi, infatti, superando concorsi per vice sovrintendente aventi decorrenza retroattiva, hanno ricevuto una decorrenza precedente alla loro, vanificando di fatto gli effetti di una promozione per meriti straordinari che, anzi, si rivelerebbe un danno invece che uno straordinario riconoscimento professionale.

Per il futuro, attese le modifiche concorsuali apportate dal riordino, tutte le situazioni testé rappresentate potrebbero essere superate effettuando due scrutini all’anno anziché l’unico attuale.

Confidando nella Sua nota sensibilità affinché venga evitato il ripetersi di ingiuste penalizzazioni, sia per i concorsi in atto che per il futuro, Le inviamo cordiali saluti.

La lettera