SEGRETERIA NAZIONALE – COMITATO NAZIONALE TECNICI

OGGETTO: Innovazione tecnologia della Polizia di Stato – Adozione dell’intelligenza artificiale.
Carenza e valorizzazione del personale che espleta funzioni tecnico-scientifiche.

Preg.mo Sig. Capo della Polizia,
il rapido processo di innovazione tecnologica mondiale dovrebbe indurre la nostra Amministrazione ad un’efficace riflessione e aprirsi fattivamente alle nuove tecnologie tra cui l’Intelligenza Artificiale, la cui adozione sarà inevitabile nell’imminente futuro, e conseguentemente, sarebbe essenziale provvedere alla creazione della nuova figura come “AI specialist”, capace di creare sistemi informatici intelligenti, sicuri ed etici che simulando il funzionamento dei processi di pensiero degli esseri umani possano compiere azioni e riprodurre ragionamenti sovente ripetitivi, sollevando così quel personale a cui sono demandate un insieme di attività meramente esecutive.

L’ampia letteratura sviluppatasi nell’ultimo decennio in ordine all’A.I. ha, conseguentemente, definito i benefici che questa tecnologia e questa figura avrebbero anche per la nostra Amministrazione e che, per chiarezza espositiva, sommariamente elenchiamo:

a) rendere il posto di lavoro più sicuro delegando attività critiche ai sistemi (es. supporto nelle attività
degli artificieri);
b) utilizzare i dati in materia di ordine e sicurezza pubblica per creare una propria “intelligenza
artificiale” finalizzata al miglioramento dei dispositivi di sicurezza (es. dispiegamento delle forze
durante i grandi eventi);
c) ridurre i costi di gestione di processi e procedure interne, automatizzando quelle che richiedono
delle elaborazioni complesse e con competenze multidisciplinari;
d) prevenire i reati e fungere da ausilio nella giustizia penale, permettendo di elaborare più
velocemente grandi volumi di dati da cui ricavare nuova conoscenza, per analisi predittiva;
e) garantire un approccio più trasparente e democratico all’informazione ed alla disinformazione
grazie a decisioni basate su dati verificati e validati, creando un flusso di conoscenza diffuso ai
diretti interessati o alla collettività.

Tanto premesso, ci sia consentito di condividere un’ulteriore analisi attinente alla nostra Amministrazione che, nell’ambito della profonda riorganizzazione conseguente il D. Lgs. 29.5.2017 n. 95 e ss. mm. ii., forse per valutazioni evidentemente poco accurate, ha dato vita ad una figura che possiamo definire “dirigente senza portafoglio” con ripercussioni disastrose soprattutto sul personale che espleta funzioni tecnico scientifiche causando una “fuga” di funzionari e dirigenti tecnici dalla Polizia di Stato verso altre Amministrazioni che offrono condizioni professionali ed economiche molto più vantaggiose oltre che meccanismi di welfare e wellbeing migliori, quali A.C.N., Garante della
Privacy, Consob, ANAC, Banca d’ Italia ecc..

Crediamo che sarebbe sconsiderato credere di poter sostituire tali specialisti con nuove risorse umane di pari profilo, poiché le inevitabili lungaggini dei processi di selezione e formazione implicano una latenza di almeno due anni dall’indizione di nuovi concorsi, per cui la suddetta “fuga” non permetterebbe nemmeno un adeguato affiancamento e passaggio di consegne con conseguente perdita di competenza, preparazione, capacità, esperienza, specializzazione.

Siamo certi che la necessità di adeguamento di cui in premessa e l’urgenza di confinare questo inesorabile processo di depauperamento delle carriere dei funzionari tecnici, potrebbero essere risolte mediante l’istituzione delle seguenti figure dirigenziali:

  1. Esperti di Intelligenza Artificiale con funzioni tecnico-scientifiche e prerogative di elevata
    professionalità da dedicare allo studio e all’applicazione di questa nuova tecnologia creando una
    struttura di riferimento gestita dagli specialisti appartenenti alla predetta carriera;
  2. Responsabile della Sicurezza ICT: che ha la responsabilità complessiva del “security by design” &
    “security by default” dei nuovi progetti e di quelli che attualmente non sono compliant alla norma,
    a cui allocare la gestione degli incidenti di sicurezza e delle procedure di escalation oltre che la
    prevenzione delle minacce cyber previa certificazione delle competenze;
  3. Responsabile per la transizione digitale: che all’interno delle Pubbliche Amministrazioni (come
    previsto dal CAD art.17) ha il compito di guidare il processo di transizione digitale. Si evidenzia che
    ad oggi tale figura risulta ricoperta da personale “esterno” al Dipartimento di Pubblica Sicurezza
    con le oggettive difficoltà di coordinamento tra le complesse articolazioni della Polizia di Stato.

Tali innovazioni, ponendo l’Amministrazione all’avanguardia nell’affrontare le sfide del momento, garantirebbero la piena aderenza alle prescrizioni europee (vedi l’emanato regolamento “AI – ACT”, il recente “DDL Cyber”) ed alla strategia digitale nazionale necessaria per l’evoluzione del “Sistema paese Italia”.

Tanto premesso, nell’ottica dell’efficienza, dell’economicità e del buon andamento amministrativo, crediamo sia giunto il momento di arginare questa inesorabile emorragia di professionisti i cui pesanti contraccolpi sono evidenti nello stallo in cui versano numerosi progetti ed attività gestiti dalla Direzione Centrale per i Servizi Tecnico-Logistici e della Gestione Patrimoniale, spesso assegnati e gestiti da un solo funzionario, per di più privo di collaboratori.

Urge sottolineare, infatti, che l’atto ordinativo unico in materia di centralizzazione delle risorse umane e strumentali a supporto tecnico-logistico non si è ancora del tutto concretizzato. Difatti le competenze sono interamente transitate alla predetta Direzione Centrale, mentre la pianta organica risulta fortemente inadeguata rispetto ai nuovi carichi di lavoro ed alle maggiori responsabilità.

Ne consegue una riassegnazione delle progettualità ai pochi rimanenti funzionari/dirigenti che si trovano a fronteggiare le innumerevoli ed incessanti richieste provenienti da parte del territorio, lavorando sempre in emergenza nel più assoluto anonimato al punto che risulta inesistente qualsivoglia riconoscimento premiale per la realizzazione delle complesse progettualità.

E’ altresì doveroso evidenziare come tutti gli strumenti in dotazione all’Amministrazione della Pubblica Sicurezza necessari ad espletare le funzioni istituzionali nel migliore dei modi (software, hardware, vestiario, equipaggiamento ecc..) sono acquistati dalla D.C.S.T.L.G.P. con un sempre maggiore aggravio di responsabilità per i soggetti coinvolti, ma, al contempo, i medesimi soggetti vedono svilire ruolo, funzione ed aspirazioni di carriera che, come noto, risulta ormai utopica a causa del ridisegno ordinamentale di Uffici e posti funzione che sono anacronistici rispetto alle reali esigenze organizzative.

Ad aggravare ancora di più questa incresciosa situazione, anche sotto il profilo economico, si aggiungono: l’esternalizzazione di servizi critici che potrebbero confluire presso il Polo Strategico Nazionale, così come hanno già fatto i colleghi dell’Arma; il totale abbandono di Uffici strategici quali il “CRAIM (centro ricerche analisi informazioni multimediali)”, la cui sorte, in previsione dell’imminente pensionamento del personale assegnato, ancora non è stata ben definita e, non ultima, la sperequazione di trattamento verso i docenti che svolgono il proprio servizio presso gli Istituti di Istruzione.

Tutto ciò premesso, reputiamo sia maturato il tempo per la nostra Amministrazione di definire dei percorsi di carriera trasparenti, chiari e basati sulla formazione e lo sviluppo del personale, senza lasciare che la sorte del Funzionario/Dirigente di turno scaturisca da circostanze più o meno casuali come l’Ufficio di assegnazione o la lungimiranza del proprio Dirigente con inevitabili pesanti conseguenze sullo sviluppo professionale del singolo.

Ciò stante, questa O.S. resta a disposizione per ogni ulteriore confronto utile a definire i passi successivi da intraprendere e, nel proporsi parte attiva per l’adozione della suddetta rivoluzionaria tecnologia, porge distinti saluti e resta in attesa di cortese riscontro.

La lettera in pdf