OGGETTO: FSP — Segreteria Nazionale. Istanze di riconoscimento della dipendenza
della causa di servizio e diritto alla Pensione Privilegiata Ordinaria (PPO).

Con riferimento alle note sopra distinte, concernenti l’oggetto, la Direzione
Centrale di Sanità ha rappresentato che con recente direttiva M_DA934676 REG 2023
0021010 del 24/02/2023, la Direzione Generale della Previdenza Militare e della Leva
ha specificato che la pensione privilegiata può essere richiesta solo in data successiva al
collocamento in congedo, previo diretto accertamento sanitario cui sottoporre
l’interessato, non essendo possibile in atto “dare esito alle istanze di specie fondate
sull’erroneo presupposto della sussistenza, fin già in attività di servizio, di una
posizione previdenziale giuridicamente perfezionata, tale da ritenere acquisita la
titolarità alla pensione privilegiata, sì da sollecitare la stesura preventiva di un giudizio
di ascrivibilità ed al solo fine di precostituire un preteso diritto futuro ma, per ciò
stesso, incerto nei contenuti”

Nella suddetta direttiva di PREVIMIL viene ancora precisato di tenere in debita
considerazione che qualsivoglia diagnosi clinica è suscettibile di modifiche nel tempo,
comportando che una valutazione prematura possa poi rivelarsi non più rispondente
all’effettivo quadro sanitario delineabile all’atto della cessazione dal servizio, con effetti
sull’an e sul quantum del trattamento di privilegio e che, per tale motivo, le istanze in
questione appaiono pletoriche, rischiando di aggravare ulteriormente il lavoro delle
CMO, già oltremodo impegnate.

Sull’argomento in questione si è comunque di recente tenuto presso l’Ispettorato
Generale della Sanità Militare un incontro cui hanno partecipato anche rappresentanti di
PREVIMIL e dell’INPS e si attende, in materia, la pronuncia delle Sezioni riunite della
Corte dei Conti, cui è stata posta la questione di massima n. 802/SR/QM/PRES in
merito all’ammissibilità di ricorso in ambito di pensionistica di privilegio, a fronte del
diniego della dipendenza da causa di servizio dell’infermità.

La nota

Il nostro quesito