SEGRETERIA NAZIONALE – CORDINAMENTO NAZIONALE PER I REPARTI MOBILI

LA CORSA DEL GAMBERO
Tavolo per l’ottimizzazione dell’organizzazione e dell’operatività dei Reparti Mobili
Esito riunione del 09 Giugno

Ci siamo presi qualche giorno prima di scrivere gli esiti della riunione del “Tavolo per
l’ottimizzazione dell’organizzazione e dell’operatività dei Reparti Mobili della Polizia di Stato” che
si è tenuta il 9 giugno u.s.. La scelta di prenderci del tempo non è stata presa a caso, ma solo per
metabolizzare quanto condiviso al Tavolo e non correre il rischio di urlare fantomatiche conquiste o
mirabolanti vittorie su una riunione che, ad oggi, ci appare come un’inutile “corsa del gambero”.

La nascita di questo Tavolo, inutile ribadirlo, è stata fortemente voluta da Fsp Polizia di
Stato, ed oggi più che mai riteniamo sia un utilissimo strumento per migliorare la vita degli
operatori dei reparti mobili. Uno strumento che, per avere un senso, deve trovare, a nostro avviso,
un riscontro REALE e TANGIBILE.

Giova ricordare che al Tavolo in argomento partecipano, oltre ai rappresentanti delle OO.SS.
e al Direttore delle Relazioni Sindacali, i vertici dell’Ufficio O.P. e dei Reparti Speciali, nonché
dirigenti della D.A.G.E.P. e della Direzione Centrale di Sanità.

Entrando nel dettaglio della riunione ci siamo resi conto che l’Amministrazione, di fronte
alla nostra richiesta di riservare camere singole per tutti gli operatori di reparto mobile impiegati in
servizi di ordine pubblico con pernotto, in maniera quasi irritante, ha pensato bene di risponderci
con il solito copione in burocratese, sostenuto anche dalla Direzione Centrale di Sanità, che, come
di consueto, si traduce in 15 minuti di discorsi pindarici e riflessioni sull’ emergenza COVID per
poi terminare con un: “NIENTE STANZE SINGOLE”.

Ovviamente la motivazione principe, all’interno di tutti i giri di parole, è quella economica:
l’Amministrazione non spende per questa esigenza.

A fronte di tale risposta questa O.S. ha preteso comunque che si provveda, quanto prima, a
revisionare le numerose convenzioni con i vari hotel ove pernotta il personale, allo scopo di elevare
la qualità dell’alloggio stesso.
Ovvero, che non accada, come spesso invece ci viene segnalato, che una stanza singola si
trasformi miracolosamente in doppia; ma al contrario si si devono stipulare convenzioni con
strutture che garantiscano maggior pregio, ove i colleghi possano aver gli spazi vitali adatti a non
mortificarne la loro dignità.
In tal senso si è anche chiesto che le organizzazioni sindacali possano partecipare con
esponenti dell’Amministrazione ai sopralluoghi presso gli hotel prima della stipula delle
convenzioni in argomento onde verificare e garantire l’idoneità della sistemazione per il benessere
dei colleghi.

Comunque, con il nostro cinico pragmatismo, ci viene da fare questa riflessione: “ ci voleva
la tragica emergenza COVID per spingere l’Amministrazione ad una scelta, quella delle camere
singole, che la nostra organizzazione sindacale chiede da tempo, in considerazione dell’età non più
giovanile dei colleghi operanti nei reparti mobili e quindi della loro sacrosanta esigenza di avere
una camera singolo per la tutela della loro dignità e privacy dopo estenuanti servizi di O.P!!!”

Un altro dei temi in trattazione, da noi richiesto specificamente nelle precedenti riunioni, è
l’individuazione da parte del Questore, già in Ordinanza, del funzionario responsabile della logistica
nei servizi di “ordine pubblico” che comportano un pernotto fuori sede.
Una figura che a nostro avviso deve essere un punto di riferimento, e quindi diretto
responsabile, per qualsivoglia problematica logistica del personale impiegato, con riferimento agli
alloggi e ai pasti, e che abbia la necessaria autonomia nelle scelte con un potere decisionale tale che
gli permetta di ovviare tempestivamente a tutte le criticità che vengono segnalate.

Per quanto attiene invece ai dati forniti dall’Amministrazione e da noi richiesti, riguardanti il
numero di congedi ordinario e di riposi non fruiti, appare evidente che gli stesi sono stati raccolti in
maniera omogenea e non disgregata; comunque, anche così dimostrano di essere estremamente
allarmanti. Per una lettura del dato più corrispondente alla realtà dei fatti bisognerebbe
necessariamente scindere il personale operativo da quello che svolge funzioni burocratiche
amministrative. Solo in questo modo avremmo un dato reale sui riposi non fruiti.

Abbiamo altresì ricordato all’Amministrazione la circostanza che taluni reparti mantengono
il 45 per cento del personale in ufficio al contrario di altri, per noi più “virtuosi”.
Riteniamo infatti che ognuno debba fare la sua parte in un reparto mobile e, al di là di coloro
che per patologie o magari per avanzata età debbano essere maggiormente salvaguardati, tutto il
restante personale deve essere, magari in percentuali diverse, comunque impiegato nelle attività
proprie di OP del reparto stesso, senza inutili “sacche” di privilegiati.

In ultimo rispetto all’impegno assunto dalla parte pubblica del Tavolo, ovvero il fatto di non
arrivare a situazioni che prevedano l’impiego del personale dei reparti mobili per più di tre
domeniche su cinque, vogliamo solo ricordare che il nostro ANQ all’articolo 13 comma quarto è
chiaro ma soprattutto non lascia interpretazioni al caso; qualora dovessero accadere eventi dove il
personale sia impiegato per 4 domeniche consecutive in servizio avvieremo attraverso il nostro
ufficio legale le formali contestazioni per i dirigenti dei vari reparti.

Su questo punto chiariamo NON SIAMO DISPOSTI A TRATTARE.
Il nostro non sarà un semplice e generico appello in difesa dei diritti sindacali, ed ancor più
certo resta il fatto che non saremo solo degli spettatori ad un Tavolo di tale importanza.
Resta inteso che gli argomenti in discussione sono tanti, e ognuno risulta essere importante
tanto da non esaurirne la discussione in una sola riunione.
Il nostro compito di tutela dei diritti di ogni singolo poliziotto e in questo caso degli
appartenenti ai reparti mobili non sarà mai oggetto di baratto.