SEGRETERIA PROVINCIALE DI UDINE

COMUNICATO STAMPA

Una delegazione di questa Segreteria Provinciale, composta dal Segretario Generale Provinciale Zanzero Paolo, nonchè dal Vicario Roberto Zilli e dal Consigliere Claudio Bianchini, è stata ricevuta nel pomeriggio del 14 aprile u.s., da S.E. il Prefetto di Udine Dott. Vittorio Zappalorto. Durante l’incontro sono emerse le difficoltà da parte del personale della Polizia di Stato nella Provincia di Udine ad affrontare le necessità quotidiane per la grande carenza di uomini. Infatti, a fronte di un organico complessivo che nel 2004 si aggirava intorno alle 600 unità, il numero di poliziotti operanti a Udine, negli ultimi dieci anni, si è ridotto drasticamente di un terzo ed oggi consta di appena 400 persone delle quali, nei prossimi tre anni, circa 100 andranno in quiescenza.

La riduzione di questi ultimi anni di quasi il 30% del personale della Questura in tutte le sue articolazioni, una pianta organica ferma alle esigenza operative del 1989 – mai rivista in chiave moderna – che stabilisce quote numeriche assolutamente inadeguate ai tempi attuali e la mancanza di un adeguato turn-over, non permettono più di far fronte alle innumerevoli esigenze operative del territorio, soprattutto in questo delicatissimo periodo storico, che vede nel tessuto sociale un malumore sempre più diffuso ed un esponenziale aumento della microcriminalità. Proprio alla citata mancanza di personale si devono attribuire pesanti e delicatissime decisioni che quest’anno, con ogni probabilità, vedranno la mancata apertura del Posto Fisso Stagionale della P.S. di Lignano Sabbiadoro, con una ricaduta sul territorio evidentemente negativa per la Polizia di Stato, ia a livello di operatività che di immagine. Tale situazione risulta aggravarsi giornalmente, in maniera inverosimilmente esponenziale, con particolare riferimento alla massiccia e costante aliquota di profughi richiedenti asilo politico nella nostra provincia. La Polizia Ferroviaria di Udine, infatti, dispone di 26 unità, a fronte delle 56 previste dalla pianta organica ministeriale e di queste, solo 18 vengono impiegate a rotazione nelle 24 ore, in turni spesso necessariamente composti da sole due unità operative con cui deve garantire livelli minimi di sicurezza difficilmente sostenibili sia all’interno che nelle vicinanze della stazione (da notare che nel corso dell’anno l’aliquota di cui sopra si ridurrà ulteriormente di due turnisti prossimi al pensionamento).

Sempre per la mancanza di personale, al Commissariato di P.S. di Tolmezzo si è resa necessaria una riduzione dei servizi di controllo del territorio nella sola fascia oraria 08.00-20.00. Lo stesso Commissariato, nonostante la vastità geografica della Provincia di Udine, è per assurdo inserito nell’elenco degli Uffici che il Ministero dell’Interno intende cancellare definitivamente. La Polizia Stradale non riesce più a garantire la propria presenza sulla viabilità ordinaria, perchè costretta a privilegiare il servizio autostradale, in virtù di convenzioni (Ministero/Autovie Venete) che non tengono conto minimamente dell’attuale situazione contingente.

Anche il Commissariato di Cividale sconta lo scotto di un personale drasticamente ridotto ai minimi termini, con cui garantire comunque il miglior servizio istituzionale possibile a fronte di sempre maggiori sacrifici da parte del personale operante.

Tutto ciò rappresenta una gravissima situazione per la sicurezza nella provincia che, a fronte di una recrudescenza conclamata ed evidente di furti, rapine e reati contro la persona in genere, dispone di sempre minori risorse investigative e di prevenzione nel controllo del territorio.

Tutto ciò comporta un’inevitabile ricaduta negativa sul personale della Polizia di Stato della provincia, che è chiamato ad assolvere ad un impiego sempre più gravoso ed estenuante e che dovrebbe essere la prima e più importante fonte di preoccupazione per tutti, perché i locali operatori della Questura e di tutte le altre sue Specialità stanno raggiungendo livelli di sopportazione operativa psicofisica molto alti, che potrebbero portare a conseguenze alle quali questa O.S. non vuole neanche lontanamente pensare, ma che allo stesso tempo ne denuncia l’incombente possibilità.

Ciò nonostante ci sono poliziotti che aspettano da più di vent’anni di ottenere un più che meritato avvicinamento al proprio nucleo familiare ed un trasferimento in provincia (dati ministeriale alla mano risulta che al 31 dicembre 2015 ci sono ben 118 domande di trasferimento per la Provincia di Udine prodotte dal solo ruolo Assistenti ed Agenti).

Questa O.S., che ha già provveduto invano, a livello centrale, alla denuncia di questa grave situazione, invitando contemporaneamente il Questore ad adoperarsi affinché la Provincia sia oggetto di nuove assegnazioni di personale anche in previsione della prossima movimentazione di personale del mese di maggio, ha pertanto rivolto un accorato appello a S.E. il Prefetto affinché non rimanga in tale senso insensibile, dimostrando con i fatti di essere realmente vicino alla Polizia di Stato con la stessa attenzione con cui i suoi appartenenti svolgono giornalmente, con molta fatica e spirito di sacrificio, il loro dovere per il bene della cittadinanza. Alla fine dell’incontro S.E. il Prefetto ha concordato sulla segnalazione di questa Segreteria Provinciale assicurandosi quale ufficiale portavoce presso le più opportune sedi istituzionali, affinchè anche questa Provincia venga interessata da nuove assegnazioni con una congrua aliquota di personale in occasione dei prossimi trasferimenti.

 Udine, 16 aprile 2016

IL Segretario Generale Provinciale

Paolo zanzero