Oggetto: Mancata ricostruzione giuridica del personale promosso per meriti straordinari alla
qualifica di Vice Sovrintendente e penalizzazione nelle procedure concorsuali interne –
Sentenza TAR Lazio Sezione I Quater N. 08934/2024 REG.PROV.COLL. – N. 09330/2022
REG.RIC.- del 6 maggio 2024.

Illustrissime Autorità,
facendo purtroppo seguito ai numerosi interventi di questa Segreteria Nazionale relativamente all’oggetto, per incomprensibili ragioni rimasti senza risposta, alla luce  dell’ennesima pronuncia della Giustizia Amministrativa – e, possiamo anche dire, ennesimo “schiaffo” al nostro Dipartimento della P.S. – riteniamo non più rinviabile, ne’ giustificabile, un autorevole e definitivo intervento delle SS.VV., ognuno per propria competenza, finalizzato a rimediare una volta per tutte a questa grave ingiustizia che continua a penalizzare alcuni colleghi nelle loro legittime aspirazioni di avanzamento di carriera.

Lo abbiamo detto e sostenuto in tutti i modi sin dall’inizio e anche recentemente, nei diversi tavoli di confronto anche relativi ai criteri da adottare per le procedure concorsuali interne per l’accesso alla qualifica di Vice Ispettore; abbiamo più volte ribadito anche con tabelle comprensibili ai più, confronti e audizioni la necessità di un intervento normativo sull’art. 75, comma 1 del d.P.R. n. 335/1982 dichiarato incostituzionale, sostenendo l’opportunità di adeguare le procedure concorsuali interne per la qualifica di Vice Ispettore ai dettami della Sentenza n. 224/2020 della Corte Costituzionale, salvaguardando la posizione del personale promosso per meriti straordinari alla qualifica di Vice Sovrintendente che, diversamente da altri, non si è visto riconoscere il diritto alla ricostruzione giuridica e che, in modo del tutto paradossale possibile solo nella nostra Amministrazione, si è trovato più volte penalizzato da quella che, al contrario, avrebbe dovuto
essere una situazione premiale!

Senza tornare sulla vicenda dal suo inizio o ripercorrere l’iter dei vari ricorsi in materia, per non offendere l’intelligenza di alcuno, prendiamo a prestito le parole del TAR Lazio che nella sentenza di cui all’oggetto, in maniera ancora più perentoria, afferma che tutti gli organi dello Stato hanno il dovere di “orientare la propria azione all’inveramento dei precetti costituzionali” e che “la pubblica amministrazione, a fronte di una sentenza della Corte costituzionale che (dichiarando l’incostituzionalità di una disposizione) ha acclarato la sussistenza di una grave discriminazione, abbia parimenti il dovere di adoperarsi, nei limiti fissati dalla legge e nel ragionevole bilanciamento dei diversi interessi coinvolti, al fine di consentire il superamento della discriminazione medesima, ove ciò sia possibile senza incidere irragionevolmente su posizioni da tempo consolidate”.

Inoltre, riferendosi alla vicenda del concorso interno per 2662 vice ispettori, il TAR Lazio in questa pronuncia aggiunge che l’amministrazione non ha ottemperato a tale dovere “omettendo di prevedere nel bando di concorso gravato il necessario meccanismo di riallineamento “virtuale” dell’anzianità dei candidati che si trovavano nella posizione del ricorrente (ovvero nella posizione
indicata dalla sentenza n. 224/2020)”.

Tanto tuonò che piovve ci viene da dire!

Proprio lo scorso 3 dicembre 2023, dopo l’esame congiunto sui criteri da adottare per le procedure concorsuali interne per l’accesso alla qualifica di Vice Ispettore, avevamo ribadito la necessità di prevedere almeno ai fini concorsuali un meccanismo di riallineamento della decorrenza giuridica per il personale promosso per meriti straordinari alla qualifica di Vice Sovrintendente o, alternativamente, avevamo suggerito l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo appositamente dedicato a quel personale. E invece, nonostante la penalizzazione derivante dalla mancata ricostruzione giuridica del personale promosso per meriti straordinari alla qualifica di Vice Sovrintendente fosse evidente, l’Amministrazione ancora una volta non ha ritenuto di porre rimedio e quel personale sarà nuovamente penalizzato anche per il concorso interno per 959 Vice Ispettori.

A tal proposito, infatti, il punteggio di 3,5 attribuito ai colleghi promossi per meriti straordinari alla qualifica di Vice Sovrintendente, finisce per penalizzare quel personale che non potrà utilizzare gli altri riconoscimenti premiali (visto che il limite complessivo dei riconoscimenti premiali è di 4 punti). Inoltre, tale modalità di attribuzione del punteggio non distingue i colleghi che hanno già ottenuto la retrodatazione da quelli che non si sono visti attribuire la corretta decorrenza, finendo per creare un’ulteriore penalizzazione!

In conclusione, al fine di scongiurare che il beneficio della promozione per meriti straordinari alla qualifica di Vice Sovrintendente non si trasformi in un vulnus per il personale che ne ha beneficiato, riteniamo necessario un autorevole e definitivo intervento magari prevedendo per i colleghi promossi per meriti straordinari alla qualifica di Vice Sovrintendente e che non hanno beneficiato della ricostruzione giuridica la possibilità di valutare altri titoli oltre il punteggio massimo, circostanza prevista e disciplinata dallo stesso decreto recante le modalità di svolgimento dei concorsi e dei corsi di formazione per l’accesso alla qualifica iniziale del ruolo degli Ispettori della Polizia di Stato, mediante concorsi interni nel suo art. 7 punto 2) laddove è previsto che “la commissione non procede ulteriormente nell’esame dei titoli relativi alle varie categorie o sottocategorie se il candidato ha conseguito il punteggio massimo previsto per ognuna di esse, ferma restando la possibile valutazione di un contenuto numero di altri titoli, oltre il punteggio massimo, ove ritenuto opportuno”.

A questo punto non ci resta che ribadire che “non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire”, anche se riteniamo davvero avvilente dover sempre aspettare che siano altre Autorità esterne a dover svolgere il lavoro che, volendo, sarebbe in grado di svolgere anche la nostra Amministrazione. Certi di aver intercettato la Vostra autorevole attenzione, e di scorgere, almeno stavolta, un segnale di attenzione verso questi colleghi, cogliamo l’occasione per porgerVi cordiali saluti.