OGGETTO: Misure e procedure da adottare per il contenimento del rischio di contagio – da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e nei servizi della Polizia di Stato.
Con la circolare prot. 850/A.P.1-3255 dell’8 maggio 2020 sono state fornite le
coordinate metodologiche e procedurali utili alla gestione del rischio epidemiologico,
anche in vista del progressivo ritorno alle ordinarie attività, nel convincimento che
l’applicazione delle misure di carattere generale indicate per la prevenzione ed 1l
contenimento del contagio avrebbero determinato, nella malaugurata ipotesi del protrarsi
della situazione pandemica. momenti sempre maggiori di interazione tra il sistema
statuale di gestione dell’emergenza e il sistema di prevenzione derivante dal D.Lgs. n.
81/2008.
La conferma della bontà di tale impostazione si rinviene, a distanza di tempo dalla
diramazione della citata circolare, nel recente intervento normativo! che ha inserito il
virus SARS-CoV-2 nell’elenco dei rischi biologici classificati, da ciò derivando che la
gestione di tale rischio entra a far parte ufficialmente del sistema della sicurezza delineato
dal D.Lgs. n. 81/2008, facente capo al datore di lavoro.
Si assiste, dunque, ad una lenta e graduale transizione da un sistema emergenziale
di derivazione statuale, tipicamente precauzionale, ad uno prevenzionale. che il
legislatore comunitario, prima, e quello nazionale poi, riconoscono come la sede naturale
ove Individuare adeguate strategie di prevenzione e protezione della salute dei lavoratori
dal rischio da esposizione al SARS-CoV-2.
Da tanto ne esce rafforzata la linea di intervento adottata per contenere il contagio
“sull’intero territorio nazionale”, sia negli ambienti di lavoro che nei servizi di polizia,
ispirata ai principi contenuti nel D.Lgs. n. 81/2008 e di massima precauzione, discendenti
anche dall’art. 2087 c.c., di cui l’obbligo di valutazione dei rischi costituisce il migliore
strumento attuativo.
In relazione a tanto. è doveroso, innanzitutto, rimarcare, in questa sede,
l’importanza di continuare a gestire il rischio epidemiologico individuando le misure per
la prevenzione ed il contenimento del contagio secondo l’approccio metodologico
illustrato nella citata circolare.
Inoltre, atteso il rilievo che assume la valutazione del rischio del contagio da
SARS-CoV-2 anche alla luce della nuova previsione normativa, si ritiene utile richiamare
l’attenzione sulla necessità che tutti i protocolli adottati per la gestione di tale rischio,
siano essi elaborati direttamente dai datori di lavoro sulla scorta delle pregresse direttive,
ovvero emanati a livello centrale per esigenze di uniformità applicative richieste dal
settore di intervento. ma sempre suscettibili di integrazioni in sede locale, seguano i
percorsi procedurali previsti dal D.Lgs. n. 81/2008.
Infatti, tali protocolli operativi. riferiti ad attività addestrative, lavorative, ecc.,
vestendo il ruolo di protocolli di misure di prevenzione anti contagio, devono essere
necessariamente integrati al DVR nei tempi e nei modi già indicati nella precedente
circolare.
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