Oggetto: Mobilità ordinaria del personale del ruolo degli Ispettori della Polizia di Stato. CRITICITA’.-

Come noto, il tema della mobilità del personale della Polizia di Stato assume una grande importanza per i dipendenti poiché incide profondamente sulla sfera personale e familiare dei poliziotti.

Sul punto in diverse circostanze, da ultimo con nota prot. 243/SN del 15 marzo 2023, la scrivente O.S. è intervenuta per evidenziare alcune criticità sul piano procedurale/normativo, chiedendo una revisione della vigente disciplina al fine di superare le “storture” che nel corso del tempo sono emerse e continueranno a manifestarsi.

In particolare, con la nota richiamata, è stato posto l’accento sulla necessità di eliminare il vincolo temporale utile dell’anzianità di sede (due anni o un anno in caso di sede disagiata) ai fini della richiesta di trasferimento, per il personale di tutti i ruoli della Polizia di Stato.

Tale modifica avrebbe consentito di evitare anche le problematiche che purtroppo si sono palesate, già nella prima circostanza, con la pubblicazione della circolare emanata dalla DAGEP del 11 aprile 2023, concernete l’apertura del portale mobilità per la procedura di mobilità ordinaria del ruolo degli ispettori.

Infatti, attraverso la circolare de quo, è stato comunicato l’avvio di una procedura di mobilità relativa al personale del ruolo degli ispettori che prevede, tra l’altro, la valutazione delle sole istanze dei dipendenti che matureranno il requisito dell’anzianità di sede minima richiesta entro il mese di dicembre 2023, minando in questo modo le aspettative di numerosi colleghi che entro tale data non avranno maturato i due anni di sede, o uno se sede disagiata.

Sul punto, particolarmente emblematica è la situazione dei colleghi del 15° corso ispettori che alla data di dicembre 2023 avranno maturato una anzianità di sede di un anno e 11 mesi a cui, stante la disciplina richiamata, sarà preclusa, per una questione temporale di un solo mese, la possibilità di presentare istanza e di concorrere alla procedura di mobilità in atto.

Tale situazione risulta ancora più paradossale se si pensa al rischio, maggiormente presente nelle piccole realtà, di saturazione delle posizioni organiche che potrebbe derivare a seguito delle assegnazioni dei colleghi della procedura concorsuale interna attualmente in atto (concorso 1.141 vice ispettori), gestite in concomitanza con la suddetta procedura di mobilità, che produrrebbe conseguenze ancor più negative per le aspettative di quei colleghi che ambiscono ad un trasferimento.

Ciò detto, in attesa di un auspicato intervento normativo volto a cancellare il vincolo dell’anzianità di sede per il trasferimento e in considerazione dell’imprescindibile necessità di armonizzare la mobilità a domanda con le aspirazioni del personale che intende essere trasferito ad una determinata sede, si chiede di valutare gli opportuni correttivi per consentire anche ai colleghi del 15° corso vice ispettori di produrre istanza di trasferimento nell’ambito della procedura di mobilità in atto.

In attesa di un cortese riscontro, l’occasione è gradita per inviare cordiali saluti.

La lettera