FRANCO GABRIELLI

NAUFRAGI E NUOVI APPRODI
DAL DISASTRO DELLA NAVE CONCORDIA AL FUTURO DELLA PROTEZIONE CIVILE
La storia della Protezione civile continuerà a essere costellata di tragedie cui seguiranno
necessarie faticose ripartenze.

Baldini+Castoldi, Milano 2021, euro 18.00, pagine 176

L’augurio è che a ogni naufragio segua la forza di reagire, facendo tesoro degli errori commessi
e delle sconfitte patite. Dieci anni fa, il 13 gennaio 2012, la Costa Concordia naufragava al largo
dell’Isola del Giglio, causando 32 vittime e provocando una situazione emergenziale del tutto
inedita nella storia del nostro Paese e non solo. A coordinare le complesse operazioni di
salvataggio e recupero del relitto fu Franco Gabrielli, all’epoca capo del dipartimento della
Protezione civile, per l’occasione nominato commissario delegato dal governo. Ora Gabrielli
racconta quello che avvenne in quei trenta mesi: dalle prime settimane, quando la corsa contro
il tempo per cercare i dispersi andava in parallelo con la messa in sicurezza della nave, alle
difficoltà e alle preoccupazioni legate al rischio ambientale, alla manovra rischiosissima del
parbuckling e al successivo rigalleggiamento della Concordia fino all’approdo nel porto di Genova.

Un’operazione non priva di rischi, risolta grazie all’eccellente lavoro di squadra di centinaia di
operatori, tra settore pubblico e privato, competenti, coscienziosi e pronti a mettersi in gioco;
ma la vicenda della Concordia non è solo un esempio di straordinaria intraprendenza e genio
ingegneristico, è anche una storia di frizioni e contraddizioni, accordi faticosamente raggiunti,
delicati equilibri politici, ostacoli burocratici, mancanza di fondi: frutti, questi, di una visione
spesso miope della cosa pubblica che evidenzia i limiti e i parossismi di un sistema in cui
prendersi le responsabilità non è più un atto civile, ma un azzardo.

Una riflessione lucida e necessaria su un tema oggi più che mai attuale, quello della gestione
delle emergenze nel nostro Paese e del ruolo della Protezione civile, che riporta l’attenzione su
uno scenario destinato, nonostante la politica delle buone intenzioni, a ripetersi in forme sempre
uguali e poco attente all’interesse della comunità.

 

Franco Gabrielli (Viareggio, 1960) è attualmente Sottosegretario di Stato alla presidenza del
Consiglio dei ministri, autorità delegata per la sicurezza della Repubblica. Nella sua carriera ha
ricoperto incarichi di vertice nel mondo della security, della safety e dell’intelligence. Entrato
nella Polizia di Stato nell’85, si è distinto per meriti straordinari arrivando a ricoprire, nel 2005,
la posizione di direttore del Servizio centrale antiterrorismo e nel 2006 di direttore del Sisde. Nel
2009, il Consiglio dei ministri lo nomina prefetto de L’Aquila e vicecommissario vicario per
l’emergenza terremoto. In quella veste, gestirà anche la sicurezza del Vertice G8. Nel novembre
2010, assume l’incarico di capo dipartimento della Protezione civile e si occupa delle emergenze
legate al sisma nella pianura padana del 2012 nonché, in qualità di commissario delegato dal
Governo, delle operazioni per il recupero e la messa in sicurezza della Costa Concordia. Nel 2015
è nominato prefetto di Roma e nel 2016 capo della Polizia e direttore generale della Pubblica
Sicurezza.

Con il contributo di Francesca Maffini (Angera, 1985), giornalista, attualmente capo ufficio
stampa del ministero dell’Università e della Ricerca, è stata responsabile dell’ufficio stampa del
dipartimento della Protezione civile dal 2011 al 2017