Oggetto: ulteriore aggravamento delle gravi disparità di trattamento attualmente esistenti in materia pensionistica tra il personale militare e gli appartenenti alla Polizia di Stato. – Richiesta intervento urgente.

Signora Ministro, Signor Capo della Polizia,

di seguito alla precorsa corrispondenza e, da ultimo, alla nostra nota pari oggetto n. 1123/FN/21 del 16 luglio scorso, ci vediamo nuovamente costretti a tornare sulla questione a seguito della pubblicazione della sentenza n. 12/2021/SR/QM/SEZ delle Sezioni centrali d’appello riunite della Corte dei conti, avvenuta oggi, 9 settembre 2021, dove si estende anche al personale militare che al 31/12/1995 non aveva raggiunto i 15 anni di anzianità contributiva un calcolo della quota retributiva della pensione sensibilmente più favorevole a quello che viene effettuato per il personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile in generale e, quindi, per gli appartenenti alla Polizia di Stato.

Appare evidente che, se non si interverrà tempestivamente, si allargherebbe ulteriormente l’inaccettabile sperequazione, rispetto alla quale chiediamo un impegno politico pubblico e concreto affinché si estenda l’applicazione dell’art. 54, co. 1, d.P.R. 1092/1973 a tutto il personale di tutte le forze e corpi civili e militari che compongono il Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, proprio come prevedeva il testo originario della norma in argomento e quindi l’intenzione del Legislatore, dove si prevedeva esplicitamente l’applicazione del beneficio agli allora poliziotti, agli allora penitenziari, agli allora forestali ed agli appartenenti al Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

La sede deputata per noi non può che essere la “previdenza dedicata” per giungere al superamento della mancata previsione della previdenza integrativa da inserire nel “pacchetto specificità” che il Governo si è impegnato a condurre in porto in parallelo con la firma dell’ormai ennesimo contratto collettivo di lavoro che, solo per il nostro Comparto nell’intero panorama pubblico e privato, non prevede l’istituzione del “secondo pilastro” previdenziale.

In attesa di un cortese cenno di riscontro alla presente, si porgono distinti saluti.

La lettera