OGGETTO: Polmonite da nuovo coronavirus (COVID-19). Misure urgenti di protezione dei lavoratori aventi carattere temporaneo.

Lo sviluppo del fenomeno epidemico da COVID-19 ha reso necessaria l’adozione di
disposizioni volte a garantire adeguate misure di tutela anche in favore dei lavoratori impegnati in
attività di polizia o, comunque, a contatto con l’utenza.

In particolare si richiamano le circolari della Direzione centrale di sanità e della Segreteria
del Dipartimento con le quali sono state impartite speciali disposizioni concernenti le misure per la
prevenzione, il contenimento e la gestione del fenomeno in parola.

Inoltre, in materia sono stati emanati il decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6,1 decreti del
Presidente del Consiglio dei Ministri datati 23 è 25 febbraio 2020, nonché la direttiva del Ministro
per la pubblica amministrazione n. 1/2020 del 25 febbraio u.s., pubblicata sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica, indirizzata a tutte le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1,
comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165), che reca indirizzi operativi precauzionali
che le pubbliche amministrazioni devono adottare?.

La direttiva non riguarda, per espressa previsione del punto 2, “i servizi per le emergenze e
i servizi pubblici essenziali coinvolti nella gestione dell’emergenza epidemiologica in atto” e
ribadisce la necessità che venga assicurata la normale apertura degli uffici pubblici e il regolare
svolgimento di tutte le attività istituzionali.

Il peculiare stato giuridico che caratterizza le donne e gli uomini della Polizia di Stato è
connotato da quella particolare “specificità” sancita dalla legge” ed è ulteriormente rafforzato dal
contributo al Servizio nazionale della protezione civile*. In tale ambito, l’attuale contingenza
sanitaria impone la salvaguardia della sicurezza dei cittadini mediante il pieno assolvimento dei
compiti straordinari finalizzati alla gestione dell’emergenza epidemiologica in atto, che si
aggiungono agli ordinari e irrinunciabili compiti di istituto,

Nel momento, quale quello attuale, in cui la Polizia di Stato dispiega al massimo grado la
sua missione a servizio del Paese, le SS.LL. vorranno esprimere, con assoluto rilievo, la concreta
vicinanza dell’ Amministrazione a tutti gli operatori adottando misure a carattere temporaneo e
straordinario volte a dispiegare la più ampia protezione in favore dei lavoratori.

In tale ambito si forniscono le seguenti indicazioni relative agli aspetti presi in esame dal
Ministro per la pubblica amministrazione con la richiamata direttiva n. 1/2020:

a) modalità flessibili di svolgimento dell’attività lavorativa (di cui al punto 3 — 1° periodo)
La direttiva prevede che le amministrazioni, nell’esercizio dei poteri datoriali, devono
privilegiare modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa, favorendo
quei lavoratori che sono suscettibili di particolare tutela, tra cui, ad esempio, i portatori
di patologie che li rendono maggiormente esposti al contagio, coloro che si avvalgono
di servizi pubblici di trasporto per raggiungere la sede lavorativa e i lavoratori su cui
grava l’assistenza dei figli a seguito dell’eventuale contrazione dei servizi di asilo nido e
della scuola dell’infanzia.
Al riguardo, benché si tratti di materia ordinariamente regolata dall’accordo nazionale
quadro, si ravvisa l’opportunità che le SS.LL., informando le 00.SS., adottino ogni utile iniziativa finalizzata a favorire l’articolazione flessibile degli orari di lavoro in caso
di servizi non continuativi, secondo quanto previsto dall’A.N.Q. del 31 luglio 2009,
nonché consentendo, ove possibile, specifiche turnazioni.
Dovrà comunque essere garantita la funzionalità degli uffici per la durata dell’orario di
servizio.
Le SS.LL. vorranno valutare l’opportunità di facilitare particolari turnazioni per i servizi
continuativi, comunque compatibili con PA.NQ..
b) lavoro agile (punto 3 – cpv):
La direttiva amplia la possibilità del ricorso allo smart working che consente lo
svolgimento dell’attività lavorativa presso il domicilio del lavoratore o comunque in un
luogo esterno al posto di lavoro.
Come noto la relativa modalità di svolgimento della prestazione lavorativa non trova
applicazione nei confronti del personale appartenente alle carriere e ai ruoli della Polizia di Stato,
c) obblighi informativi dei lavoratori (punto 4)
Viene prescritto nella direttiva che i lavoratori, qualora provengano da una delle “aree”
di cui all’articolo 1, comma I, del d. 1. 6/2020° o che abbiano avuto contatti con persone
provenienti dalle predette aree, hanno l’obbligo di comunicare tale notizia
all’amministrazione, per la conseguente informativa all’autorità sanitaria competente ai
sensi del d. lgs. 9 aprile 2008, n. 81. |
A tal proposito si fa rinvio alle specifiche diposizioni della Direzione centrale di sanità,
di volta în volta aggiornate.
d) eventi aggregativi, attività di formazione e spazi comuni (punto 5)
Secondo la direttiva, deve essere favorito l’impiego di modalità telematiche per lo svolgimento di attività formative o in forma di riunione.
In caso di compresenza fisica, debbono essere assicurati adeguati spazi che consentano
le precauzionali misure di distanziamento.
In caso di utilizzo di mensa o di spazi comuni, sono opportune misure cautelative, quali la turnazione, tali da garantire l’adeguato distanziamento.
A tal proposito, le SS.LL., al fine di ridurre il rischio di contagio, devono privilegiare
l’impiego di modalità telematiche per lo svolgimento di attività formative o riunioni e,
nel caso di inevitabile compresenza fisica, le attività dovranno essere svolte in luoghi
che assicurino l’attuazione delle precauzionali misure di distanziamento.
Inoltre, al pari della precedente lettera a), Appare opportuno che le SS.LL. diano
attuazione alla prescrizione assicurando la massima flessibilità dell’orario di lavoro tale
da consentire ai lavoratori la fruizione degli spazi di mensa o degli spazi comuni nel più
ampio arco temporale possibile, così da poter diluire l’affluenza e ridurre l’affollamento.

 e) missioni (punto 6) 
in ordine alla prescritta limitazione del ricorso all’istituto dell’invio in missione
nazionale o all’estero ai soli casi indispensabili o indifferibili, occorre tenere comunque
conto delle indicazioni ostative del Ministero per gli affari esteri e la cooperazione
internazionale di intesa con il Ministero della salute. Pertanto, le SS.LL. vorranno
adottare ogni utile precauzione al riguardo, sviluppando la massima sinergia con il
competente ufficio sanitario.
f) procedure concorsuali (punto 7)
Sul sito istituzionale www.poliziadistato.it è stato comunicato che, in considerazione
dell’attuale situazione sanitaria internazionale, le attività concorsuali della Polizia di
Stato che comportano la movimentazione sul territorio nazionale di candidati sono state
momentaneamente sospese sino al 15 marzo 2020 per evitare un’elevata concentrazione
degli stessi presso le sedi deputate allo svolgimento delle prove.
I candidati interessati sono Stati Invitati a visionare frequentemente il sito istituzionale
per gli ulteriori aggiornamenti.

g) ulteriori misure di prevenzione e informazione in relazione agli uffici aperti al pubblico (punto 8)
La direttiva segnala la necessità di mantenere un’adeguata distanza con l’utenza,
secondo le indicazioni fomite dall’Istituto superiore di sanità. Viene altresì
raccomandato di esporre le informazioni dì prevenzione, di evitare il sovraffollamento
mediante scaglionamento degli accessi dell’utenza, di curare la frequente areazione
degli ambienti, di far effettuare un’accurata pulizia e disinfezione delle superfici,
nonché di mettere a disposizione strumenti di facile utilizzo per l’igiene e ia pulizia
della cute, di mascherine, guanti ecc..
Oltre alle prescrizioni di carattere meramente organizzativo (scaglionamento, areazione
ecc.), le SS.LL. vorranno adottare ogni possibile intervento sui diretti committenti
(centrali o periferici) per l’implementazione delle operazioni di pulizia, di sanificazione,
di approvvigionamento di dispositivi di protezione individuali ecc., che necessitano di
Specifiche integrazioni contrattuali (appalti per la fornitura di beni O servizi), ove
occorra sensibilizzando la Direzione centrale per i servizi tecnico-logisitici e la gestione
patrimoniale, la Direzione centrale dei servizi di ragioneria per l’immediata adozione
degli incombenti necessari.

h) altre misure (punto 9)
Le SS.LL. vorranno favorire la più celere diffusione tra i dipendenti, preferibilmente
con strumenti telematici e di comunicazione interna, di ogni utile informazione
disponibile sui siti istituzionali del Ministero della sanità e dell’Istituto Superiore di
Sanità, nonché quelle veicolate dai sanitari della Polizia di Stato, anche circa le modalità
da Seguire per segnalare l’eventuale insorgenza dei sintomi indicativi del possibile contagio.

i) monitoraggio (punto 10) 
Per assolvere all’obbligo di tempestiva comunicazione delle misure adottate in
attuazione della direttiva, le SS.LL. vorranno fornire informazione dell’adozione di
misure concernenti quanto descritto nei punti precedenti.
Dette comunicazioni dovranno essere inoltrate alla Direzione centrale per gli affari
generali e per le politiche del personale della Polizia di Stato, a mezzo posta elettronica
certificata all’indirizzo dips.333a.affarigeneraliegiuridici@pecps.interno.it

Per le ulteriori prescrizioni normative, si fa riserva di tenere informati con successive comunicazioni.

Ciò premesso, quel che più preme raccomandare alle SS.LL. è la costante attenzione,
particolarmente profonda e sollecita, da riservare a tutto il personale, Donne e Uomini che
costituiscono la prima e più preziosa risorsa della Polizia di Stato, indispensabile per poter
corrispondere alla fiducia e alle aspettative che il Paese nella Stessa sa di poter riporre.

Nell’impossibilità di declinare ogni concreta situazione che può riguardare, nelle diverse realtà territoriali e di impiego, la vita personale e familiare di tutti i nostri Colleghi,  faccio pieno affidamento sulla particolare sensibilità con la quale le SS.LL. sj prenderanno cura delle esigenze rappresentate, facendo ricorso ad ogni istituto previsto per sollevare quanfo più possibile da disagi che, inevitabilmente, si_rifletterebbero sulla serenità e concentrazione, oggi più che mai necessari per onorare al meglio i compiti istituzionali affidati alla Polizia di Stato.

In tale attività, Quanto mai prezioso si rivelerà il costruttivo rapporto con le Organizzazioni Sindacali, le quali, anche in questo delicato momento, hanno garantito un meritorio senso di responsabilità, tradottosi fattivamente in iniziative volte a canalizzare le informazioni relative alle problematiche più avvertite, così come a veicolare, nei confronti dei loro Iscritti, messaggi assolutamente coerenti con quelli dell’Amministrazione, nel comune afflato di riservare Sempre la massima cura a tutto il Personale.

La circolare