Oggetto: “Portale VID per il trattamento informatizzato delle istanza di riconoscimento di vittima del dovere. Criticità rilevate”.-

Replica alle note del 26.3.2024 e 10.04.2024 dell’Ufficio V – Relazioni sindacali della Polizia di Stato, formulate su quanto capziosamente rappresentato dall’Ispettorato assistenza, attività sociali, sportive e di supporto logistico del Dipartimento della pubblica sicurezza in risposta alle nostre missive del 28.02.2024 e 18.03.2024.

Pregiatissimi,
con pazienza e spirito cristiano, con la presente, stante la delicatezza dell’argomento di cui trattasi, non possiamo esimerci dal tornare sull’argomento per la terza volta e replicare alle note di risposta alle nostre missive citate in oggetto ed allegate, da parte della
Segreteria del Dipartimento Ufficio V – Relazioni sindacali della Polizia di Stato rispettivamente del 26.3.2024 e del 10.04.2024, evidentemente formulate su quanto, a nostro avviso del tutto capziosamente, rappresentato a quell’Ufficio dall’Ispettorato assistenza e attività sociali richiamato in oggetto, cercando di essere piuttosto schematici e concisi.

In riferimento alla prima risposta del 26.03.2024, riferita alla nostra iniziale istanza del 28.02.2024, pur tralasciando le premesse, da noi ritenute una “supercazzola” di Tognazziana memoria, del tutto inconferenti rispetto alle perplessità e richieste palesate, chiariamo per punti
quanto segue:

  1. in primis restiamo del tutto esterrefatti davanti al “candore” con cui si afferma, a nostro avviso
    del tutto scorrettamente, che “Lo stesso Servizio ha poi riferito che sull’attivazione della nuova
    modalità di presentazione dell’istanza … sono state notiziate le OO.SS. del personale della
    Polizia di Stato, prima dell’attivazione del servizio …”. Infatti, a meno che per “..notiziate le
    OO.SS. prima dell’attivazione del servizio …” quel Servizio non intenda che il 26/02/2024 è
    stata emanata una Circolare da parte della Segreteria del Dipartimento, che ha informato TUTTI
    di come, da li a pochissimi giorni (1/03/2024) sarebbe entrata in funzione la Piattaforma di cui
    all’oggetto, dal momento che la scrivente O.S., così come anche altre Organizzazioni sentite in
    merito, non ha ricevuto alcuna comunicazione, alcuna informativa o convocazione per un
    confronto al riguardo, si sconosce del tutto – e pertanto chiediamo espressamente di sapere tempi
    e modi – chi avrebbero notiziato chi e quando ci sarebbe stata questa dichiarata informativa.
    Asserzione, questa, che peraltro contrasta del tutto con quanto affermato dalla stessa Dott.ssa
    Fascina, Direttore del Servizio, nel corso di una telefonata intercorsa con lo scrivente, che
    proprio sul punto, asseriva che non era stato possibile notiziare le OO.SS. della Polizia di Stato
    perché, riguardando il provvedimento anche altre Forze dell’Ordine, non potevano certo
    convocare le rappresentanze di tutto il personale interessato. Ciò detto, nel ribadire in modo
    fermo che non abbiamo ricevuto alcuna preventiva comunicazione al riguardo, ci si chiede del
    perché di tale ingannevole affermazione;
  2. così come emerge dalla nostra missiva del 28.02.2024, non abbiamo alcuna difficoltà a credere
    che il sistema garantisca “migliore gestibilità per gli operatori addetti”, realizzando, quindi, una
    semplificazione per l’Ufficio; peccato, però, che questa migliore gestibilità per gli operatori
    addetti e semplificazione per l’Ufficio sia a tutto discapito del personale con conseguenti
    complicazioni per chi ha già sacrificato la propria incolumità fisica in difesa dei valori fondanti
    della Repubblica e per i familiari superstiti. In estrema sintesi, si è voluto intenzionalmente
    invertire gli oneri dell’istruttoria, da amministrazione a dipendente o familiari superstiti, che
    prima veniva svolta a carico dell’Ufficio (come riteniamo giusto che sia). Ora, infatti, in nome
    della cd “semplificazione”, anche la ricerca di documenti già in possesso dell’Amministrazione,
    è passata a carico dei diretti interessati, peraltro senza neanche la possibilità di assistenza
    esterna;
  3. facendo riferimento al penultimo periodo della risposta in argomento, laddove viene affermato
    che “.. sebbene l’accesso al sistema sia molto semplice, gli interessati, in caso di difficoltà in
    tale fase, potranno farsi assistere”, si rileva che non viene però indicato da chi potrebbero farsi
    assistere gli interessati, anche valutando che nel portale non risulta la possibilità di assistenza
    con l’inserimento dei dati da parte di altre persone e/o associazioni. Se poi con tale asserzione,
    peraltro “sottolineata” nel corso di una riunione in videoconferenza con il coinvolgimento del
    personale competente nei diversi uffici, si vuole semplicemente intendere che se il personale
    interessato dovesse chiedere un aiuto questo, se si ha voglia, potrà anche concedersi da parte
    degli addetti nei diversi uffici, bene allora tutto il personale sicuramente ringrazia il Servizio e
    l’eventuale collega di buon cuore per la carina e garbata eventuale concessione che si è sentita la
    necessità di riportare nella citata nota;
  4. se solo pensiamo che il 22 febbraio 2024 abbiamo scritto una lettera al Dipartimento perché nella
    provincia di Roma si registrano forti ritardi per i dipendenti della Questura, ancorchè in
    quiescenza, e totale inerzia per quelli del Dipartimento stesso nel rilascio della tessere AT in
    formato elettronico, ci viene, amaramente, da sorridere leggendo la menzionata risposta, laddove
    si afferma che l’accesso alla piattaforma può essere effettuato con l’utilizzo della tessera AT
    predisposta dall’Amministrazione in formato elettronico. Elemento, questo, che fa comprendere
    ancora una volta quanto fosse necessario un incontro con le OO.SS. prima di procedere
    all’attivazione repentina del servizio.

Con riferimento, poi, alla seconda menzionata risposta del 10.04.2024, riferita alla nostra richiesta del 18.03.2024, si ribadisce che:

5. nel riaffermare che non abbiamo nulla contro il portale – se effettivamente finalizzato alla
semplificazione amministrativa a tutto vantaggio degli interessati e familiari superstiti –
abbiamo sentito il dovere, in primis, di sottolineare come i tempi di applicazione ci apparissero
esageratamente stretti per un sistema del genere; ed infatti, purtroppo, avevamo ragione!
Convinzione, la nostra, avvalorata da quanto viene riferito dallo stesso Ispettorato, laddove
giustifica il danno provocato ad oltre 300 dipendenti interessati, da noi segnalato, affermando
che “…nel prendere atto della problematica relativa alla restituzione delle istanze pervenute tra
il 28 ed il 29 febbraio – originata dalla raggiunta capienza massima della casella di posta pec
causata dall’invio contestuale di oltre 300 istanze che ha comportato l’automatico blocco della
ricezione delle stesse – ha proceduto al recupero delle richieste pervenute ed al loro inserimento
nell’archivio MIPGWEB per la successiva trattazione in ordine cronologico.”.
Già questa dichiarazione la dice lunga su come sia stata percepita dal personale questa nuova
modalità di attivazione delle pratiche di vittime del dovere, tuttavia, da quello che ci viene
riferito, la casella di posta elettronica che sarebbe andata in blocco di ricezione, pur se presentata
l’istanza prima dell’avvio del nuovo sistema, ha visto predisporre “anticipatamente” una
risposta dal seguente tenore: “Restituzione istanza per errata modalità di invio seguito
dall’oggetto dell’stanza “Si restituisce l’istanza in oggetto in quanto inviata con modalità non
conforme. Si invita la S.V. a ripresentare la stessa mediante piattaforma informatica
dedicata alla trattazione delle istanze di competenza del Dipartimento della Pubblica Sicurezza”.
E qui, come diceva il grande Antonio De Curtis, in arte Totò, “’cca nisciuno è fesso!”.
Ci risulta, altresì, che almeno non a tutti gli interessati, sia stata data formale comunicazione del
recupero d’ufficio delle richieste; è molto probabile, invece, che non potendo fare altrimenti il
recupero sia stato effettuato solo nei confronti di chi ne abbia fatto ulteriore richiesta. Al
riguardo, se veritiera l’affermazione da parte del Servizio, chiediamo di essere informati circa
l’effettivo recupero d’ufficio di tutte le istanze in argomento presentate entro il mese di febbraio
u.s., per la successiva trattazione in ordine cronologico secondo i vecchi criteri di trattazione;

6. nel proseguo, non è certo sfuggito come l’ Ispettorato interpellato abbia completamente evitato
di rispondere ad una ulteriore legittima richiesta di chiarimento sul fatto che questa novella di
unica imposizione della presentazione delle domande per via telematica, risulti in totale
contrasto con il d.P.R. 7 luglio 2006, n. 243 (Regolamento concernente termini e modalità di
corresponsione delle provvidenze alle vittime del dovere ed ai soggetti equiparati, ai fini della
progressiva estensione dei benefici già previsti in favore delle vittime della criminalità e
del terrorismo, a norma dell’articolo 1, comma 565, della legge 23 dicembre 2005, n.
266 emanato con il decreto del Presidente della Repubblica 7 luglio 2006, n. 243) che,
all’articolo 3, comma 1 prevede espressamente: “Termini e modalità delle procedure. 1) Le
procedure di esame delle singole posizioni sono attivabili a domanda degli interessati. Le
domande possono essere presentate direttamente ovvero trasmesse a mezzo posta alle
amministrazioni di appartenenza delle vittime.”. Non è quindi chiaro se, per il citato Servizio,
secondo il criterio della gerarchia delle fonti, una circolare interna sia in grado di modificare o
abrogare una disposizione contenuta in un d.P.R.;

7.  sconosciuta, poi, resta la pur prevista modalità di acquisizione delle pratiche attivate d’ufficio,
cosi come previsto dall’art. 3, comma 2 del d.P.R. 28 luglio 1999, n. 510, in quanto, nel portale
in argomento non ci risulta che sia prevista tale modalità. Sempreché, la circolare interna
richiamata non abbia abrogato anche tale procedura.

Ciò premesso, pur volendoci calare nella filosofia delle motivazioni addotte da quell’ Ispettorato, viene naturale chiedersi: ma se il sistema è esclusivamente finalizzato alla semplificazione delle procedure a tutto vantaggio dei dipendenti, perché è stato previsto l’inserimento delle pratiche esclusivamente da parte del solo personale interessato e non anche da altre figure professionali esperte della materia, che sicuramente non commetterebbero errori nelle procedure, semplificandole anche per gli operatori addetti?

Ex adverso a quanto dichiarato nelle finalità della nuova procedura telematica delle istanze così come organizzata, siamo certi che questa esclusività provocherà inutili e gravosi contenziosi, con sovraccarico di lavoro per gli uffici e buona pace per quella efficacia ed efficienza
dell’Amministrazione tanto invocata. Concludendo, nel prendere comunque positivamente atto della menzionata riunione in
videoconferenza con il coinvolgimento del personale in servizio presso i vari uffici territoriali per “la sinergia con le articolazioni periferiche”, con cui è stato anche chiarito il concetto di “copia conforme” da noi sollevato e dell’inserimento nel portale di un “popup” esplicativo, non potendo certo contare sulla costante memoria dei presenti e al fine di darne anche pubblicità al personale e parenti superstiti, ci auguriamo che quanto prima il contenuto dell’ incontro sia traslato in una circolare ministeriale. Da ultimo, chiediamo che le pratiche comunque inserite nel portale, segnatamente soggette a eventuali prescrizioni (su cui ci sarebbe da aprire un altro capitolo, soprattutto alla luce delle ultime sentenze e la chiara giurisprudenza) non siano automaticamente cestinate, in particolare se in attesa delle “copie conformi” degli atti, allegando nel caso, come documentazione provvisoria, la richiesta delle copie da integrare nel portale non appena consegnate
dalle articolazioni periferiche.

Per tutto quanto testé schematicamente espresso, in attesa di un cortese e celere riscontro, viste anche le problematiche ulteriormente rilevate e quelle già segnalate a cui non si è ancora risposto, si porgono distinti saluti.

La lettera in pdf