Di seguito la Circolare del capo della Polizia

OGGETTO: Procedure e strategie di contrasto agli effetti di eventi psicotraumatici.

La tutela della salute fisica e psicologica del personale rappresenta il fattore
pregiudiziale per il perseguimento di tutti gli obiettivi istituzionali di ogni
Amministrazione, tanto più della nostra, in considerazione della particolarità dei compiti
delle forze di polizia e dei contenuti del servizio.

Aspetti organizzativi e ordinamentali, formazione e protocolli di intervento
sono stati da sempre ispirati da questa fondamentale esigenza, ma talvolta si rileva ancora
un non adeguato approccio culturale su tematiche quali quelle dello stress e del disagio,
spesso affrontati in termini emergenziali, senza una precisa e sistematica procedura,

L’approccio corretto deve essere centrato su interventi preventivi e strutturali
che, oltre ad assicurare la massima garanzia per la tutela della salute del personale,
richiedono la necessità di consapevolezza e di partecipazione responsabile da parte di
ogni singola componente dell’Amministrazione, nella convinzione che il benessere
organizzativo, cui si deve necessariamente tendere, rappresenta la condizione che
consente di affrontare con successo anche le criticità peggiori.

In tal senso, le strategie di intervento si muovono su piani diversi ma
complementari; è stato dato un forte impulso alla formazione sulla gestione dello stress e
del disagio che, a partire dall’anno corrente, riguarderà tutto il personale della Polizia di
Stato; si sta ultimando l’iter normativo che modifica cd integra il regolamento di servizio
all’art. 48, prevedendo l’attivazione subitanea di un sostegno psicologico e la permanenza
in servizio, anche senza l’arma in dotazione, del personale che presenti condizioni di
temporaneo disagio; è stato previsto un forte incremento del numero degli psicologi sul
territorio e, nell’ambito della Direzione Centrale di Sanità, è stato creato il Servizio di
Psicologia; sono stati attivati, e lo saranno sempre più diffusamente, sportelli d’ascolto
sul territorio; riprenderanno a breve i corsi di formazione per pari; è attiva l’app
Insiemepossiamo, che consente agli operatori di contattare in tempo reale, anche
anonimamente, uno psicologo.

Tra tali iniziative, che sono state preventivamente discusse e valutate dal
Tavolo sul disagio, che vede la partecipazione delle 00.SS., le “Linee Guida della
Psicologia dell’Emergenza nella Polizia di Stato”, frutto del Gruppo di Lavoro istituito
nel luglio 2021, formato da esperti esterni all’Amministrazione c da psicologi della
Polizia di Stato, rappresentano un importante obiettivo.

La gestione degli eventi critici rappresenta un ambito molto delicato, che
l’Amministrazione cura da tempo con altenzione: si è però ritenuto necessario fare un
passo ulteriore, ovvero costruire processi standardizzati a livello nazionale e quindi
individuare modalità di comunicazione e di intervento che vedano interessati tutti gli
operatori della Polizia di Stato.

In particolare sono state formulate linee guide generali, per tutto il
personale, e linee guida specialistiche che, oltre ai contenuti delle prime, riportano tutti i
protocolli operativi per il personale sanitario (medici e psicologi).
E particolarmente importante che ognuna delle figure chiamate in causa nella gestione di
eventi critici, a cominciare dai responsabili degli uffici, segua quanto illustrato nelle linee
guida, che prevedono interventi obbli gatori ed altri a richiesta ma, in ogni caso, procedure
omogenee.

E necessario prendere coscienza come alcuni dei protocolli di intervento che
gli operatori della Polizia di Stato devono mettere in atto, come la comunicazione di bad
news, la consegna degli effetti personali ai congiunti delle vittime, il momento della
identificazione della salma, oltre che tesi alla salvaguardia della loro incolumità psichica,
sì traducano anche in una qualificata, corretta e indispensabile attenzione nei confronti
delle persone interessate, apportando professionalità e competenze al personale impiegato
in questi compiti gravosi e delicati, che mai passano senza lasciar alcun segno.

Nella consapevolezza che i più frequenti rischi professionali di un operatore
di polizia, quali quello infortunistico e quello psicotraumatico, non possono essere
eliminati o adeguatamente limitati da tutti i possibili interventi di prevenzione primaria,
si raccomanda ai datori di lavoro che a tali linee guida si faccia riferimento anche nella
stesura del Documento di Valutazione del Rischio ex Dlgs 81/08, prevedendo
l’attivazione e la gestione degli eventi critici sulla base delle suddette indicazioni.

Il Capo della Polizia

La circolare