Oggetto: Protocolli operativi pistola a impulsi elettrici.

Nell’ambito dell’avvio dell’operatività dell’arma a impulsi elettrici, attraverso recenti note di codesto Dipartimento, sono state fornite indicazioni relative al prosieguo del progetto formativo e al cronoprogramma di partenza.

Al riguardo, se da un lato possiamo esprimere soddisfazione per la possibilità di avere una dotazione – che questa O.S. chiede da tempo immemore – che si pone a metà strada fra l’uso della viva forza fisica e la pistola di ordinanza, dall’altro non possiamo che esternare la nostra forte preoccupazione per la mancata comunicazione alle OO.SS. di protocolli operativi ufficiali che agevolino veramente il lavoro dei poliziotti, e che non creino ulteriori problemi, rischi e grattacapi, di cui i colleghi non hanno certamente bisogno.

Infatti attendiamo di sapere se, come paventato in passato, l’uso della pistola a impulsi elettrici sarà sottoposto a tutta una serie di condizioni talmente complesse da renderlo, di fatto, un dispositivo che è meglio “non utilizzare”. E soprattutto aspettiamo l’adozione di tecniche e protocolli di utilizzo che siano uniformi su tutto il territorio nazionale, per tutti i Corpi di polizia, e che mettano al riparo gli interessati da qualsiasi conseguenza civile e penale, affinchè non si crei un caos, anche e soprattutto in sede giudiziaria, in quanto il non fissare precise condizioni di impiego equivale inevitabilmente demandare la loro valutazione all’Autorità Giudiziaria, con rischi, anche involontari e colposi, che potrebbero derivare per gli operatori.

Non vorremmo mai, insomma, che questo diventi uno strumento che finisca per ritorcersi contro i poliziotti, piuttosto che agevolarne il lavoro, e il contenuto della nota della Direzione Centrale Anticrimine prot. 0028247 del 10.03.2022, nella parte in cui richiama “di valutare l’opportunità, tenendo conto degli specifici contesti territoriali, di preliminari interlocuzioni con le competenti Autorità giudiziarie e servizi sanitari”, purtroppo sembra confermare la nostra forte preoccupazione.

In conclusione questa O.S., con l’intento di evitare che, con l’utilizzo della pistola a impulsi elettrici, possano sorgere responsabilità civili e penali che travolgano donne e uomini in divisa (per esempio a causa di lesioni o danni anche letali che possono derivare alla persona attinta dal dispositivo a seguito di una caduta o per patologie pregresse) chiede di conoscere, attraverso trasmissione di copia, quali saranno, in dettaglio, le tecniche e i protocolli operativi per l’utilizzo dell’AIE e quale indicazione si è intesa trasmettere con l’inciso sopra richiamato dalla nota prot. 0028247 del 10.03.2022.

In attesa di un cortese cenno di riscontro, si porgono Distinti saluti.

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