Oggetto: refuso nella presentazione degli emendamenti al “decreto milleproroghe” che prevedono l’integrale scorrimento della graduatoria del concorso straordinario per 1.000 sostituti commissari della Polizia di Stato indetto ai sensi dell’art. 2, co. 1, lett. r-quater) del d.lgs. 95/2017.
– Richiesta immediato intervento governativo.

Come noto, presso le commissioni I e V del Senato riunite è in corso, in sede referente, l’esame
del d.d.l. di conversione del cd. decreto milleproroghe (decreto-legge 198/2022) e alcuni Senatori di
maggioranza hanno presentato emendamenti d’interesse del personale della Polizia di Stato.

Tra essi spiccano il n. 1.0.1. e il n. 2.3: entrambi riproducono il testo di un altro emendamento,
il n. 113.08, presentato nel corso dell’esame del d.d.l. di bilancio presso la V Commissione della
Camera dei Deputati.

C’è un’unica differenza tra il testo del “vecchio” emendamento e quello dei due “nuovi”,
frutto di sicuro refuso: l’emendamento n. 113.08, infatti, fissava la decorrenza della promozione
all’1/1/2022, mentre l’emendamento n. 1.0.1. e l’emendamento n. 2.3 la collocano un anno dopo,
all’1/1/2023 (pur mantenendo inalterata la spesa necessaria e consequente).

La norma vigente, infatti, già prevede uno scrutinio che di fatto promuoverà il 98% degli
interessati all’eventuale scorrimento proprio con la stessa decorrenza dell’1/1/2023: pertanto, nessun
beneficio deriverebbe loro da questa nuova proposta parlamentare, a differenza di quella precedente.

Inoltre, seguendo le modalità previste dagli emendamenti, gli interessati conseguirebbero la
denominazione di coordinatore dopo 6 anni dalla promozione anziché 4: in questo caso la decorrenza
sarebbe 1/1/2029 mentre quella conseguibile con lo scrutinio è 1/1/2027.

Solo il 2% degli interessati – i colleghi più giovani, che con lo scrutinio conseguirebbero la
promozione all’1/1/2024 – avrebbe un piccolo beneficio immediato, che però sconterebbe insieme al
restante 98% raggiungendo la denominazione di coordinatore all’1/1/2029 anziché all’1/1/2028

Appare evidente che deve esserci stato un refuso, ovvero una svista tecnica nella redazione
dei nuovi testi, tant’è vero che, come detto, la copertura finanziaria prevista per 2.000 promozioni
all’1/1/2023 risulta uguale a quella prevista dal precedente testo che prevedeva, per quelle stesse
promozioni, la decorrenza all’1/1/2022.

Difatti, non è possibile che circa 2.000 promozioni richiedano la stessa spesa se hanno una
decorrenza distanziata di un anno, tant’è che, se i due nuovi emendamenti passassero col testo attuale,
con lo scorrimento l’erario addirittura risparmierebbe rispetto allo scrutinio.

Sappiamo bene che i Senatori proponenti hanno un intento di segno diametralmente opposto
e appare quindi evidente che la problematica è derivata da fattori di ordine tecnico.
Ci rivolgiamo, quindi, al Dipartimento della pubblica sicurezza, unico ente che ha l’autorevolezza
per chiarirlo.

Dopodiché, anche se è ormai scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti in
commissione da parte dei singoli parlamentari, il Governo potrà, volendo, presentare idonee proposte
emendative ed è per questo che ci rivolgiamo direttamente a Lei, Sig. Ministro.

Ovviamente l’obiettivo non può che essere abbreviare il percorso di carriera di questi colleghi,
collocando quindi la decorrenza della nomina a sostituto commissario all’1/1/2022, come prevedeva
il testo dell’emendamento originario precedentemente presentato alla Camera dei Deputati.

Allegando, quindi, per pronto riferimento, i testi dei tre emendamenti di cui in narrativa e nella
certezza della Loro condivisione del problema, nonché di un Loro autorevole interessamento, inviamo
i più cordiali saluti.

Il comunicato