Riordino: subito gli interventi più urgenti.

Lavoreremo per altri miglioramenti con risorse aggiuntive, ma non si può aspettare.

Dopo aver già incontrato nelle scorse settimane il Capo della Polizia, stamani abbiamo incontrato anche il Vice capo della polizia preposto all’attività di coordinamento e pianificazione delle Forze di polizia, prefetto Alessandra Guidi, per un preliminare confronto sulle linee guida lungo le quali si svilupperanno gli interventi integrativi e correttivi sul recente provvedimento di riordino delle carriere.

In premessa si è appreso che le amministrazioni puntano ad un rinnovo della delega fino all’inizio del nuovo anno, includendovi anche le Forze armate, per poter disporre di nuove risorse che potrebbero essere stanziate dalla Legge di stabilità 2019 che, su proposta del Governo, verrà approvata dal Parlamento entro l’anno.

Così come avevamo già detto al prefetto Gabrielli abbiamo fatto immediatamente presente e ribadito che, per quanto ci riguarda, riteniamo assolutamente indispensabile utilizzare nei termini la delega in scadenza il 7 luglio per i primi indispensabili correttivi da effettuare con le risorse attualmente disponibili, fermo restando che condividiamo l’obiettivo di ottenere nuove risorse per apportare successivamente nuovi e più incisivi correttivi.

Ci preme sin d’ora informarvi immediatamente, anche se in maniera estremamente sintetica, su quanto da noi esposto, fermo restando che, prima di proseguire il loro iter istituzionale, le misure correttive formeranno oggetto di nuovi incontri tra il Capo della Polizia e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.

Modifiche particolarmente onerose necessitano per innanzitutto per i ruoli agenti, assistenti e sovrintendenti, dove vanno previste possibilità concrete di avanzamento, oggi assenti, sia per i più giovani – mediante concorsi per esami, che per tutti i più anziani, aumentando al più presto possibile l’organico del ruolo sovrintendenti.

Per ciò che attiene l’accesso al ruolo degli ispettori, la progressione di carriera al suo interno e verso l’alto, molto si può fare invece senza necessità di ulteriori stanziamenti ed in particolare, per ciò che attiene l’accesso al ruolo provenendo da quello dei sovrintendenti, è necessario ed abbiamo quindi chiesto di:

  1. Retrodatare al 1° gennaio 2017 le promozioni del primo concorso per vice ispettore, al momento in corso di svolgimento, per armonizzarlo con le decorrenze previste per le altre situazioni analoghe;
  2. Bandire immediatamente il secondo concorso per vice ispettore, le cui promozioni dovranno essere armonizzate rispetto a quelle determinate dal primo, così come le immissioni in ruolo;
  3. Ampliare di almeno 700 i posti – sottraendoli a quelli riservati ai concorsi pubblici per vice ispettore – da bandire nel secondo concorso da vice ispettore riservato ai sovrintendenti, in modo da garantire la promozione a tutti i frequentatori del 15°, 16° e 17° corso sovrintendenti;
  4. Evitare però assolutamente che si possano determinare ritardi nello svolgimenti del primo dei due concorsi.

Per coloro i quali sono già all’interno del ruolo degli ispettori è stato chiesto – in estrema sintesi – di:

  1. Retrodatare al massimo la decorrenza giuridica dell’accesso al ruolo per i frequentatori del 9° corso;
  2. Retrodatare al massimo la decorrenza giuridica della promozione ad ispettore superiore per coloro i quali – provenienti dal 7° ed 8° corso ispettori – vinceranno il concorso per ispettore superiore in atto;
  3. Riconoscere l’anzianità pregressa nella qualifica di provenienza eccedente quella minima necessaria ai fini dell’inquadramento in quella superiore ai fini dell’ulteriore progressione (ad esempio per le promozioni da ispettore capo ad ispettore superiore e da ispettore superiore a sostituto commissario, nonché per l’attribuzione della denominazione di sostituto commissario coordinatore);
  4. Introdurre meccanismi che consentano di abbreviare il percorso di carriera all’interno del ruolo;
  5. Portare i posti non coperti nel concorso a 1.500 vice commissario in incremento ai 300 già previsti per il concorso da bandire entro marzo del 2019-

Per gli attuali appartenenti al ruolo direttivo ad esaurimento è stata ribadita la necessità di abbreviare gli intervalli tra le varie tranche del corso, ferma restando l’opportunità di retrodatare in conformità con gli altri ruoli la decorrenza giuridica dell’inquadramento, uniformando per tutti anche la promozione a commissario.

È stata infine rivendicata l’emanazione del decreto che ridetermina gli organici di tutti i ruoli ed i posti di funzione, oltre che di sanare alcune sperequazioni a danno dei funzionari come, solo per fare un esempio, il perdurante mancato riconoscimento ai fini pensionistici del corso quadriennale.

                Roma, 12 giugno 2018

Il comunicato