Occorre progetto unitario per tutte qualifiche dirigenziali e per tutti ambiti

Riorganizzazione posti funzione dirigente superiore e primo dirigente

Chieste ed ottenute precise garanzie, nuove riunioni a breve scadenza

Stamattina il prefetto Savina, coordinatore della Struttura di missione per la riorganizzazione delle articolazioni periferiche dell’Amministrazione della pubblica sicurezza, coadiuvato dal dirigente generale di pubblica sicurezza Michele Roccheggiani e dal Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali, vice prefetto Maria De Bartolomeis, ha presieduto l’esame congiunto della bozza di riorganizzazione dei posti di funzione da dirigente superiore e primo dirigente della Polizia di Stato.

Abbiamo senz’altro apprezzato l’impegno e gli algoritmi utilizzati per giungere ad una distribuzione dei posti di funzione basata su criteri oggettivi, ma le criticità che abbiamo riscontrato sono tante e tali da averci indotto a chiedere con determinazione un’approfondita riflessione che porti innanzitutto ad elaborare un progetto che denoti una visione unitaria, come lo è la carriera, della distribuzione sia dei posti di funzione di tutte le qualifiche dirigenziali che dei funzionari tutti.

Un progetto limitato ai soli dirigenti superiori e primi dirigenti potrebbe infatti essere percepito come una inopportuna separazione tra le “vecchie” qualifiche dirigenziali, quelle introdotte dal riordino e l’ambito della carriera dei funzionari che, viceversa, è unitaria e come tale deve anche palesarsi: abbiamo quindi chiesto ed ottenuto l’impegno a fissare a breve una o più ulteriori riunioni, al fine di trattare la materia con la visione d’insieme indispensabile per esprimere idonee valutazioni.

Va da sé che, in vista di queste riunioni, ci aspettiamo di ricevere in tempo utile, per poterlo esaminare adeguatamente, tutto il necessario materiale documentale, a partire da quello relativo al Dipartimento della pubblica sicurezza, precisando sin d’ora che andrebbero riviste alcune scelte ipotizzate per il territorio – che, per inciso, ci auguriamo non venga mai più definito “periferia” – come nel caso della mancata preposizione di un primo dirigente al Commissariato di Corigliano-Rossano, competente su un vastissimo territorio ad elevatissima intensità criminale.

In generale abbiamo richiamato l’attenzione sulla necessità di valorizzare adeguatamente la preposizione di primi dirigenti ad uffici operativi sia nel campo della prevenzione, come i principali tra gli uffici deputati al controllo del territorio, le digos e gli uffici immigrazione, che in quello della polizia giudiziaria, con particolare riferimento alle più importanti squadre mobili.

Per ultime, ma di certo non ultime, le precise garanzie rivendicate in merito alla mobilità dei primi dirigenti che, come noto, sono interessati dalla progressiva riduzione di ben 50 posti di funzione, da attuarsi entro il 2027, a fronte delle quali abbiamo ottenuto il preciso impegno a sfruttare in maniera oculata i pensionamenti che si verificheranno in questo arco di tempo e le conseguenti promozioni, al fine di evitare in ogni caso il ricorso a trasferimenti d’autorità

Sulla base delle descritte intese la riunione è stata aggiornata a breve scadenza.

Roma, 18 febbraio 2020

Il comunicato congiunto