Al Signor Capo della Polizia – Direttore generale della pubblica sicurezza

Prefetto Franco Gabrielli

Ministero dell’interno – Dipartimento della pubblica sicurezza

R o m a

e, p.c.:

Al Signor Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali

Vice prefetto Maria De Bartolomeis

Ministero dell’interno – Dipartimento della pubblica sicurezza

R o m a

Oggetto: ritardi del tavolo negoziale per la ripartizione delle risorse destinate al Fesi 2018. – sollecito stesura bozza di accordo e fissazione data sottoscrizione con vertice politico.

Signor Capo della Polizia,

con la presente siamo a riepilogarLe brevemente che, come di certo Le è ben noto, fin dalle primissime riunioni la stragrande maggioranza sul tavolo in oggetto ha manifestato in maniera chiara ed inequivocabile un orientamento assolutamente maggioritario che concorda su tutti gli elementi essenziali dell’accordo, che in estrema sintesi dovrebbe:

  1. confermare tutte le fattispecie previste dall’accordo per il 2017 ed i relativi importi, con solo un leggero incremento dell’importo del compenso per la produttività collettiva;
  2. modificare il testo dell’art. 4 per rendere inequivocabile che il compenso per cambio turno forfetario destinato al personale in servizio presso i reparti mobili è annuale e che – pertanto – questo non può essere frazionato se non in caso di trasferimento o di assegnazione temporanea;
  3. reintrodurre un compenso per impiego in turni serali e notturni di controllo del territorio, così come previsto fino all’accordo relativo al Fesi 2002, prima dell’incremento sul primo livello di contrattazione dei compensi per servizi esterni e notturni determinato dal ccnl recepito con il dPR 164/2002, in conseguenza del fatto che questi ultimi importi da 18 anni essi sono rimasti fermi, mentre nello stesso periodo la retribuzione di base è giustamente aumentata, né si può attendere ancora il prossimo rinnovo del ccnl, che peraltro interessa anche altre amministrazioni, le cui rappresentanze potrebbero non concordare sull’incremento dei ripetuti importi sul primo livello.

Va altresì premesso che, come noto, qualora l’accordo non venisse sottoscritto entro la fine del corrente mese di aprile, si rischierebbe che a giugno i poliziotti non ricevano quanto loro dovuto, mentre vedrebbero i colleghi carabinieri e finanzieri percepire le spettanze dei rispettivi Fesi.

Ma c’è di più e di peggio: per poter corrispondere ai colleghi in servizio presso i reparti mobili l’integrazione delle spettanze calcolate con la modifica di cui sopra ed a quelli impegnati in servizi di controllo del territorio serali e notturni i nuovi compensi saranno necessarie nuove rilevazioni, che richiederanno tempi non brevissimi, per cui l’erogazione dei relativi compensi sappiamo già che potrebbe slittare a subito dopo l’estate: ulteriori allungamenti dei tempi sarebbero però inaccettabili.

Così come avevamo chiesto per la riunione prevista per oggi, a maggior ragione rinnoviamo qui – a seguito del rinvio della riunione al 17 aprile prossimo – l’invito rivolto all’Amministrazione affinché predisponga ed invii prima della riunione alle organizzazioni sindacali una bozza di accordo da esaminare e, previ eventuali perfezionamenti, poter approvare preliminarmente in quella sede.

È noto infatti che, subito dopo quella data, si succederanno festività pasquali, 25 aprile e 1° maggio, per cui il rischio di non riuscire a sottoscrivere l’accordo alla presenza del vertice politico dell’Amministrazione si è fatto oltremodo concreto: attesa l’amplissima maggioranza determinatasi già da svariate settimane sugli aspetti essenziali e le conseguenze che ulteriori ritardi avrebbero sui 96.000 poliziotti interessati, oltre che incomprensibile ciò sarebbe totalmente inaccettabile.

In attesa di un cortese cenno di riscontro l’occasione è gradita per inviare distinti saluti.

Roma, 11 aprile 2019

La lettera