Oggetto: incomprensibili e inaccettabili ritardi nell’erogazione dell’integrazione del Fesi 2020. – Richiesta urgentissimo autorevole intervento.

Egregia Signora Ministro,

a distanza di oltre quattro mesi dalla data in cui è stato sottoscritto l’accordo per la distribuzione al personale della Polizia di Stato delle risorse destinate al Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali relativo all’anno 2020 i poliziotti ancora non hanno ricevuto per intero le spettanze che, grazie all’accoglimento delle nostre proposte, avrebbero dovuto essere erogate entro il mese di agosto scorso, con importi che possono raggiungere anche i 450 euro lordi.

Fin dal primo momento rivendicammo che confluisse sulla produttività collettiva – unica voce del Fesi che interessa tutti i poliziotti – l’intero stanziamento aggiuntivo di circa 33 milioni di euro (lordo dipendente), risultato della distribuzione tra le Forze componenti il Comparto sicurezza e difesa dei 210 milioni di euro (lordo amministrazioni) destinati dalla legge di bilancio 2019 al rinnovo del contratto 2019/2021 che, come era facilmente prevedibile, non si sarebbe fatto in tempo a rinnovare.

Come certamente rammenta, ciò si convenne già in sede di sottoscrizione dell’accordo, il 24 giugno 2021, proprio per evitare di doversi nuovamente riunire per discutere e sottoscrivere un accordo integrativo, perdendo del tempo prezioso per tutti i colleghi. Ciononostante, incredibilmente, il previsto decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ad oggi non ha ancora terminato il suo iter istituzionale.

Di certo saprà che ormai NoiPA ha chiuso le elaborazioni dei cedolini stipendiali relativi alla mensilità di novembre e che, per quanto riguarda dicembre, le elaborazioni ordinarie si chiuderanno entro il 25 novembre: di conseguenza, senza un Suo personale e autorevole intervento, si profila il concreto rischio di non riuscire a far giungere ai poliziotti neppure entro il mese di dicembre quanto avrebbero dovuto già percepire

Le chiediamo, pertanto, di porre in essere ogni possibile ed utile sforzo per evitare che le donne e gli uomini della Polizia di Stato, corrano il rischio di subire un’ennesima sperequazione rispetto a chi fa parte dello stesso Comparto, andandosi ad aggiungere alle altre non ancora sanate.

In attesa di un cortese cenno di riscontro inviamo cordiali saluti.

La lettera