MERCOLEDÌ 30 AGOSTO 2023 09.10.58

ROMA: FSP POLIZIA, ‘ATTENTATO DON COLUCCIA GRAVE, CHI LAVORA PER LEGALITA’ E’ BERSAGLIO DELINQUENTI’ =

Roma, 30 ago. – (Adnkronos) – ”L’attentato avvenuto per le strade di
Tor Bella Monaca e diretto contro don Antonio Coluccia è estremamente
grave, e conferma la bontà dell’operato di una persona che,
concretamente, lavora per la legalità, la sicurezza, la libertà dei
cittadini. Qualcuno che scende in strada per affrontare e tentare di
arginare le complicate difficoltà che assillano soprattutto
determinati territori, senza arretrare di fronte al rischio di sfidare
la prepotenza dei violenti. In questo i poliziotti sono accomunati in
tutto a chi nella Chiesa opera come don Coluccia”. Così Valter
Mazzetti, Segretario generale FSP Polizia di Stato, a proposito
dell’attentato avvenuto durante una marcia per la legalità a Tor Bella
Monaca, a Roma, ai danni di don Antonio Coluccia, il prete-coraggio
delle periferie più difficili che gestisce un bene confiscato alla
criminalità adibito a comunità di recupero per ex detenuti. Un 28enne,
già noto alle forze dell’ordine, ha tentato di investire il prete con
uno scooter, ma ha colpito un agente della scorta che ha reagito
sparando un colpo che ha raggiunto il malvivente a un braccio.
“Ecco dunque che l’abito del sacerdote, proprio come la divisa delle
forze di polizia, diventa bersaglio dei criminali. Oggi allora non
possiamo che ringraziare e stringerci ancor di più attorno a don
Coluccia, – contuna Mazzetti – proprio come ci stringiamo attorno al
nostro collega che lo ha saputo difendere così efficacemente, così
difendendo tutto ciò per cui noi e lui lavoriamo senza tregua”.
“Siamo colpiti dall’arrogante violenza che abbiamo visto ieri in
strada – aggiunge Massimo Nisida, segretario FSP Roma -, e che
riscontriamo sempre più di frequente in tante diverse occasioni. Uno
stato di cose che impone di mettere mano a protocolli operativi e
regole di ingaggio, rendendo tutto estremamente chiaro e codificato.
Il collega che ieri ha salvato don Coluccia è stato estremamente in
gamba e, meritatamente, ha raccolto lodi e vicinanza. Non possiamo
però evitare di domandarci cosa avrebbe dovuto aspettarsi se qualcosa
fosse andato storto?”.

MERCOLEDÌ 30 AGOSTO 2023 09.11.54

DON COLUCCIA, FSP POLIZIA: VIOLENZA SEMPRE PIU’ ARROGANTE, METTERE MANO A PROTOCOLLI OPERATIVI

(9Colonne) Roma, 30 ago – “L’attentato avvenuto per le strade di Tor Bella Monaca e diretto contro
don Antonio Coluccia è estremamente grave, e conferma la bontà dell’operato di una
persona che, concretamente, lavora per la legalità, la sicurezza, la libertà dei
cittadini. Qualcuno che scende in strada per affrontare e tentare di arginare le
complicate difficoltà che assillano soprattutto determinati territori, senza arretrare
di fronte al rischio di sfidare la prepotenza dei violenti. In questo i poliziotti sono
accomunati in tutto a chi nella Chiesa opera come don Coluccia. Ecco dunque che l’abito
del sacerdote, proprio come la divisa delle forze di polizia, diventa bersaglio dei
criminali. Oggi allora non possiamo che ringraziare e stringerci ancor di più attorno a
don Coluccia, proprio come ci stringiamo attorno al nostro collega che lo ha saputo
difendere così efficacemente, così difendendo tutto ciò per cui noi e lui lavoriamo
senza tregua”. Così Valter Mazzetti, Segretario generale FSP Polizia di Stato, a
proposito dell’attentato avvenuto durante una marcia per la legalità a Tor Bella
Monaca, a Roma, ai danni di don Antonio Coluccia, il prete-coraggio delle periferie più
difficili che gestisce un bene confiscato alla criminalità adibito a comunità di
recupero per ex detenuti. Un 28enne, già noto alle forze dell’ordine, ha tentato di
investire il prete con uno scooter, ma ha colpito un agente della scorta che ha reagito
sparando un colpo che ha raggiunto il malvivente a un braccio.
“Siamo colpiti dall’arrogante violenza che abbiamo visto ieri in strada
– aggiunge Massimo Nisida, segretario FSP Roma -, e che riscontriamo sempre più di
frequente in tante diverse occasioni. Uno stato di cose che impone di mettere mano a
protocolli operativi e regole di ingaggio, rendendo tutto estremamente chiaro e
codificato. Il collega che ieri ha salvato don Coluccia è stato estremamente in gamba
e, meritatamente, ha raccolto lodi e vicinanza. Non possiamo però evitare di domandarci
cosa avrebbe dovuto aspettarsi se qualcosa fosse andato storto?”

MERCOLEDÌ 30 AGOSTO 2023 09.25.35

Roma: Fsp Polizia, don Coluccia bersagio dei delinquenti

Roma: Fsp Polizia, don Coluccia bersagio dei delinquenti Milano, 30 ago. (LaPresse) – “L’attentato avvenuto per le strade di Tor Bella Monaca e diretto contro don Antonio Coluccia è estremamente grave, e conferma la bontà dell’operato di una persona che, concretamente, lavora per la legalità, la sicurezza, la libertà dei cittadini. Qualcuno che scende in strada per affrontare e tentare di arginare le complicate difficoltà che assillano soprattutto determinati territori, senza arretrare di fronte al rischio di sfidare la prepotenza dei violenti. In questo i poliziotti sono accomunati in tutto a chi nella Chiesa opera come don Coluccia. Ecco dunque che l’abito del sacerdote, proprio come la divisa delle forze di polizia, diventa bersaglio dei criminali. Oggi allora non possiamo che ringraziare e stringerci ancor di più attorno a don Coluccia, proprio come ci stringiamo attorno al nostro collega che lo ha saputo difendere così efficacemente, così difendendo tutto ciò per cui noi e lui lavoriamo senza tregua”. Così Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, a proposito dell’attentato avvenuto durante una marcia per la legalità a Tor Bella Monaca, a Roma, ai danni di don Antonio Coluccia, il prete-coraggio che gestisce un bene confiscato alla criminalità adibito a comunità di recupero per ex detenuti.
“Siamo colpiti dall’arrogante violenza che abbiamo visto ieri in strada – aggiunge Massimo Nisida, segretario Fsp Roma -, e che riscontriamo sempre più di frequente in tante diverse occasioni. Uno stato di cose che impone di mettere mano a protocolli operativi e regole di ingaggio, rendendo tutto estremamente chiaro e codificato”.”Il collega che ieri ha salvato don Coluccia è stato estremamente in gamba e, meritatamente, ha raccolto lodi e vicinanza. Non possiamo però evitare di domandarci cosa avrebbe dovuto aspettarsi se qualcosa fosse andato storto?”, conclude.

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