COMUNICATO STAMPA 01 OTTOBRE 2018

Salvini domani a Napoli: “Indispensabile una massiccia dotazione di uomini e mezzi. E’ un banco di prova importante per rispondere al bisogno di sicurezza”

“Napoli, terza città d’Italia per popolazione, con la sua indiscussa tipicità rappresenta una sfida e un banco di prova per l’intero sistema sicurezza del Paese. Ecco perché è indispensabile metterci in condizione di essere all’altezza di questa sfida, partendo da un presupposto fondamentale: una massiccia dotazione di uomini e mezzi che ci consentano di garantire quella presenza forte e autorevole di uno Stato che si deve riappropriare di ogni angolo del suo territorio. Il ministro Salvini sa, anche perché è sotto gli occhi di tutti, quali sforzi titanici gli appartenenti alla Polizia di Stato compiono quotidianamente in un contesto caratterizzato da problematiche variegate e complesse, in cui un forte tasso di criminalità porta alcuni a identificare ancora certe zone del capoluogo come terra di nessuno. Ed ecco perché ci aspettiamo che la sua valutazione, rafforzata dal confronto diretto che domani potrà avere in città, lo porti alle nostre medesime conclusioni, e ad assumere l’impegno di supportare le Forze dell’ordine, primo e solo baluardo di libertà e sicurezza per tutti i cittadini onesti di una delle città più vive e belle del paese”.
E’ quanto afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp, Federazione Sindacale di Polizia, alla vigilia dell’arrivo del ministro Matteo Salvini a Napoli, dove domani sarà in visita istituzionale partecipando in Prefettura al Comitato per l’Ordine e la sicurezza.
“La prepotente presenza in città di una diffusa subcultura dell’illegalità – insiste Mazzetti -, e il dominante clima di insicurezza alimentato da fenomeni criminali come ‘le stese’ piuttosto che i raid delle ‘baby gang’, che si innestano in una realtà già sfigurata da una camorra radicata ma sempre più feroce, impongono di ricorrere a misure straordinarie per restituire tutta Napoli allo Stato e ai napoletani perbene. Il piano di assunzioni straordinarie per le Forze dell’ordine su cui il ministro ha detto di puntare non può che muovere dall’attenta valutazione di situazioni emergenziali come questa, e come altre in Italia ben note agli addetti ai lavori, che devono poter contare su centinaia di operatori in divisa in più, per consentire un visibile, corposo e permanente controllo del territorio, e per dimostrare che lo Stato c’è e le sue regole valgono per tutti”.