COMUNICATO STAMPA 09 GENNAIO 2023

Scontri fra tifosi, Fsp Polizia: “Da anni le violenze non sono più dentro gli stadi. Il Daspo non basta, serve inasprirlo, il carcere per le violazioni e coinvolgere i club fino ad annullare le trasferte. Smantellare la cultura del tifo deviato”

“Sono anni che il tifo violento sviluppa i suoi peggiori effetti all’esterno degli stadi. Ripetiamo da tempo che la violenza sportiva va gestita su più fronti, perché è la ‘cultura del tifo deviato’ che deve essere smantellata. Per troppo tempo il mondo del calcio ha ‘subito’ e temuto le curve, tanto che qualche esponente delle frange più accanite delle tifoserie si è ritrovato a gestire una vera e propria posizione di potere, in un mondo irreale in cui il senso del tifo per la squadra del cuore è stato completamente distorto, deviando spesso in atteggiamenti di sfoggio di violenza e prepotenza verso supporter di altre squadre. Ebbene il sistema sicurezza ha dovuto fare i conti con tutto questo, ma con passare del tempo i guai hanno solo cambiato posto e ora. Gli assurdi scontri fra tifosi verificatisi ieri sull’autostrada, a quanto pare addirittura organizzati e preordinati, impongono un’analisi che va al di là della questione, in queste ore dibattuta, ‘daspo sì’ o ‘daspo no’, e dimostrano una volta di più che, se da una parte si è efficacemente intervenuti all’interno degli stadi per prevenire scontri e incidenti, dall’altra parte nulla è seriamente servito per arginare la violenza di soggetti che continuano a delinquere incuranti, evidentemente, di ciò che può loro accadere”.
E’ quanto afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo quanto avvenuto ieri fra supporter della Roma e del Napoli.
“Uno strumento come il Daspo – aggiunge Mazzetti – è una contromisura certamente utile a tenere un singolo soggetto dimostratosi pericoloso fuori da uno stadio e da altre zone di volta in volta stabilite, e oltre tutto risulta ancora più efficace quando è connesso all’obbligo di firma nelle ore stabilite per i match, ma non serve contro il fenomeno del tifo violento. Si tratta di un provvedimento amministrativo e, come tale, presenta tutta una serie di implicazioni, quali ad esempio il ricorso con cui impugnarlo, che richiedono tempo. Così come richiede tempo l’eventuale accertamento della sua violazione perché si possa eventualmente passare poi in ambito penale per chiamare il responsabile a risponderne, cosa che oltre tutto potrebbe non riuscire. Insomma, è abbastanza evidente che come contromisura al fenomeno delle tifoserie violente il Daspo è assolutamente insufficiente. Andrebbe certamente molto inasprito, così come molto severa dovrebbe essere la risposta alla sua violazione, portando i responsabili in carcere ad espiare pene certe e ineludibili. Rimane inoltre fondamentale, come Fsp Polizia sostiene da tempo, coinvolgere seriamente e pesantemente i club rispetto a tutte le violazioni attribuibili alle tifoserie, fino ad arrivare all’annullamento delle trasferte. Abbiamo visto vite annientate in occasione di una partita di calcio, non è pù ammissibile tenere i cittadini ostaggio della follia di alcuni”.

Scontri tifosi: sindacati polizia, Daspo a vita per violenti

Scontri tifosi: sindacati polizia, Daspo a vita per violenti = (AGI) – Roma, 9 gen. – Dopo i violenti scontri avvenuti ieri sulla A1 tra gli ultra’ del Napoli e della Roma e gli incidenti tra le tifoserie di Rimini e Cesena prima della partita, sono ritornate le polemiche sull’efficacia del Daspo al fine di impedire il ripetersi di episodi di questo tipo. Come noto, Il divieto di accedere alle manifestazioni sportive e’ un provvedimento emesso dal questore nei confronti di quei tifosi che si sono resi protagonisti di violenze e puo’ durare fino a cinque anni. Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Viminale, alla data del 31 ottobre 2022 erano 6.343 i Daspo in vigore. Quelli emessi dai questori su tutto il territorio nazionale nel corso della stagione 20212022 sono stati 1.741. “Il problema per me non e’ solo il Daspo – spiega all’AGI Felice Romano, segretario generale del Siulp – anzi’ io auspico un Daspo a vita nei confronti dei violenti. Ma ci chiediamo se un Paese civile possa sacrificare la liberta’ di movimento dei propri cittadini a fronte di 400 delinquenti che hanno bloccato un’importante arteria stradale come avvenuto ieri sulla A1. Abbiamo chiesto al ministro di introdurre delle misure certe fino ad arrivare alle partite a porte chiuse, se necessario”.

Per Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato “Gli assurdi scontri fra tifosi verificatisi ieri sull’autostrada impongono un’analisi che va al di la’ della questione, in queste ore dibattuta, ‘daspo si” o ‘daspo no’. E’ da anni, in verita’, che i problemi di ordine pubblico dovuti alle frange piu’ violente delle tifoserie di calcio si verificano all’esterno degli impianti. E questo dimostra che, se da una parte si e’ efficacemente intervenuti all’interno degli stadi, dall’altra parte nulla e’ seriamente servito per arginare la violenza di soggetti che continuano a delinquere incuranti, evidentemente, di cio’ che puo’ loro accadere”. “Il Daspo – ha aggiunto – e’ una contromisura certamente utile a tenere un soggetto, dimostratosi pericoloso, fuori da uno stadio e da altre zone di volta in volta stabilite, e oltre tutto risulta ancora piu’ efficace quando e’ connesso all’obbligo di firma nelle ore stabilite per i match. Ma si tratta di un provvedimento amministrativo e, come tale, presenta tutta una serie di implicazioni, quali ad esempio il ricorso con cui impugnarlo, che richiedono tempo. Cosi’ come richiede tempo l’eventuale accertamento della sua violazione perche’ si possa eventualmente passare poi in ambito penale per chiamare il responsabile a risponderne, cosa che oltre tutto potrebbe non riuscire. Insomma, e’ abbastanza evidente che come contromisura al fenomeno delle tifoserie violente il Daspo e’ assolutamente insufficiente. Andrebbe certamente molto inasprito, cosi’ come molto severa dovrebbe essere la risposta alla sua violazione, portando i responsabili in carcere ad espiare pene certe e ineludibili. Rimane inoltre fondamentale, come Fsp Polizia sostiene da tempo, coinvolgere seriamente e pesantemente i club rispetto a tutte le violazioni attribuibili alle tifoserie, fino ad arrivare all’annullamento delle trasferte – ha concluso Mazzetti – Abbiamo visto vite annientate in occasione di una partita di calcio, non e’ piu’ ammissibile tenere i cittadini ostaggio della follia di alcuni”.

LUNEDÌ 09 GENNAIO 2023 17.04.24

Scontri tifosi: Fsp Polizia, Daspo insufficiente contro violenti

(ANSA) – ROMA, 09 GEN – “Uno strumento come il Daspo è una
contromisura certamente utile a tenere un singolo soggetto
dimostratosi pericoloso fuori da uno stadio e da altre zone di
volta in volta stabilite, e oltre tutto risulta ancora più
efficace quando è connesso all’obbligo di firma nelle ore
stabilite per i match, ma non serve contro il fenomeno del tifo
violento”. Lo afferma Valter Mazzetti, segretario generale Fsp
Polizia di Stato, dopo gli scontri di ieri fra tifosi della Roma
e del Napoli.
Si tratta, osserva Mazzetti, “di un provvedimento
amministrativo e, come tale, presenta tutta una serie di
implicazioni, quali ad esempio il ricorso con cui impugnarlo,
che richiedono tempo. Così come richiede tempo l’eventuale
accertamento della sua violazione perché si possa eventualmente
passare poi in ambito penale per chiamare il responsabile a
risponderne, cosa che oltre tutto potrebbe non riuscire.
Insomma, è abbastanza evidente che come contromisura al fenomeno
delle tifoserie violente il Daspo è assolutamente
insufficiente”.
“Andrebbe certamente molto inasprito – prosegue il segretario
Fsp Polizia – così come molto severa dovrebbe essere la risposta
alla sua violazione, portando i responsabili in carcere ad
espiare pene certe e ineludibili. Rimane inoltre fondamentale
coinvolgere seriamente e pesantemente i club rispetto a tutte le
violazioni attribuibili alle tifoserie, fino ad arrivare
all’annullamento delle trasferte. Abbiamo visto vite annientate
in occasione di una partita di calcio, non è più ammissibile
tenere i cittadini ostaggio della follia di alcuni”.

LUNEDÌ 09 GENNAIO 2023 17.11.36

Calcio: Fsp, Daspo non basta contro violenza fuori da stadi

Calcio: Fsp, Daspo non basta contro violenza fuori da stadi Milano, 9 gen. (LaPresse) – “Sono anni che il tifo violento sviluppa i suoi peggiori effetti all’esterno degli stadi. Ripetiamo da tempo che la violenza sportiva va gestita su più fronti, perché è la ‘cultura del tifo deviato’ che deve essere smantellata. Per troppo tempo il mondo del calcio ha ‘subito’ e temuto le curve, tanto che qualche esponente delle frange più accanite delle tifoserie si è ritrovato a gestire una vera e propria posizione di potere, in un mondo irreale in cui il senso del tifo per la squadra del cuore è stato completamente distorto, deviando spesso in atteggiamenti di sfoggio di violenza e prepotenza verso supporter di altre squadre. Ebbene il sistema sicurezza ha dovuto fare i conti con tutto questo, ma con passare del tempo i guai hanno solo cambiato posto e ora. Gli assurdi scontri fra tifosi verificatisi ieri sull’autostrada, a quanto pare addirittura organizzati e preordinati, impongono un’analisi che va al di là della questione, in queste ore dibattuta, ‘daspo sì’ o ‘daspo no’, e dimostrano una volta di più che, se da una parte si è efficacemente intervenuti all’interno degli stadi per prevenire scontri e incidenti, dall’altra parte nulla è seriamente servito per arginare la violenza di soggetti che continuano a delinquere incuranti, evidentemente, di ciò che può loro accadere”. È quanto afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo quanto avvenuto ieri fra supporter della Roma e del Napoli.

“Uno strumento come il Daspo – aggiunge Mazzetti – è una contromisura certamente utile a tenere un singolo soggetto dimostratosi pericoloso fuori da uno stadio e da altre zone di volta in volta stabilite, e oltre tutto risulta ancora più efficace quando è connesso all’obbligo di firma nelle ore stabilite per i match, ma non serve contro il fenomeno del tifo violento. Si tratta di un provvedimento amministrativo e, come tale, presenta tutta una serie di implicazioni, quali ad esempio il ricorso con cui impugnarlo, che richiedono tempo. Così come richiede tempo l’eventuale accertamento della sua violazione perché si possa eventualmente passare poi in ambito penale per chiamare il responsabile a risponderne, cosa che oltre tutto potrebbe non riuscire. Insomma, è abbastanza evidente che come contromisura al fenomeno delle tifoserie violente il Daspo è assolutamente insufficiente. Andrebbe certamente molto inasprito, così come molto severa dovrebbe essere la risposta alla sua violazione, portando i responsabili in carcere ad espiare pene certe e ineludibili. Rimane inoltre fondamentale, come Fsp Polizia sostiene da tempo, coinvolgere seriamente e pesantemente i club rispetto a tutte le violazioni attribuibili alle tifoserie, fino ad arrivare all’annullamento delle trasferte. Abbiamo visto vite annientate in occasione di una partita di calcio, non è più ammissibile tenere i cittadini ostaggio della follia di alcuni”.

LUNEDÌ 09 GENNAIO 2023 17.32.29

ULTRAS, MAZZETTI (FSP POLIZIA): DA ANNI VIOLENZA TIFOSI FUORI DAGLI STADI, DASPO DA INASPRIRE

(9Colonne) Roma, 9 gen – “Sono anni che il tifo violento sviluppa i suoi peggiori effetti
all’esterno degli stadi. Ripetiamo da tempo che la violenza sportiva va gestita su più
fronti, perché è la ‘cultura del tifo deviato’ che deve essere smantellata. Per troppo
tempo il mondo del calcio ha ‘subito’ e temuto le curve, tanto che qualche esponente
delle frange più accanite delle tifoserie si è ritrovato a gestire una vera e propria
posizione di potere, in un mondo irreale in cui il senso del tifo per la squadra del
cuore è stato completamente distorto, deviando spesso in atteggiamenti di sfoggio di
violenza e prepotenza verso supporter di altre squadre. Ebbene il sistema sicurezza ha
dovuto fare i conti con tutto questo, ma con passare del tempo i guai hanno solo
cambiato posto e ora. Gli assurdi scontri fra tifosi verificatisi ieri sull’autostrada,
a quanto pare addirittura organizzati e preordinati, impongono un’analisi che va al di
là della questione, in queste ore dibattuta, ‘daspo sì’ o ‘daspo no’, e dimostrano una
volta di più che, se da una parte si è efficacemente intervenuti all’interno degli
stadi per prevenire scontri e incidenti, dall’altra parte nulla è seriamente servito
per arginare la violenza di soggetti che continuano a delinquere incuranti,
evidentemente, di ciò che può loro accadere”. È quanto afferma Valter Mazzetti,
segretario generale FSP Polizia di Stato, dopo quanto avvenuto ieri fra supporter della
Roma e del Napoli.
“Uno strumento come il Daspo – aggiunge Mazzetti – è una contromisura
certamente utile a tenere un singolo soggetto dimostratosi pericoloso fuori da uno
stadio e da altre zone di volta in volta stabilite, e oltre tutto risulta ancora più
efficace quando è connesso all’obbligo di firma nelle ore stabilite per i match, ma non
serve contro il fenomeno del tifo violento. Si tratta di un provvedimento
amministrativo e, come tale, presenta tutta una serie di implicazioni, quali ad esempio
il ricorso con cui impugnarlo, che richiedono tempo. Così come richiede tempo
l’eventuale accertamento della sua violazione perché si possa eventualmente passare poi
in ambito penale per chiamare il responsabile a risponderne, cosa che oltre tutto
potrebbe non riuscire. Insomma, è abbastanza evidente che, come contromisura al
fenomeno delle tifoserie violente, il Daspo è assolutamente insufficiente. Andrebbe
certamente molto inasprito, così come molto severa dovrebbe essere la risposta alla sua
violazione, portando i responsabili in carcere ad espiare pene certe e ineludibili”. E
conclude: “rimane inoltre fondamentale, come FSP Polizia sostiene da tempo, coinvolgere
seriamente e pesantemente i club rispetto a tutte le violazioni attribuibili alle
tifoserie, fino ad arrivare all’annullamento delle trasferte. Abbiamo visto vite
annientate in occasione di una partita di calcio, non è più ammissibile tenere i
cittadini ostaggio della follia di alcuni”.

LUNEDÌ 09 GENNAIO 2023 17.42.54

CALCIO: SCONTRI SU A1. FSP POLIZIA “DASPO NON BASTA, SERVE INASPRIRLO”

ROMA (ITALPRESS) – “Sono anni che il tifo violento sviluppa i suoi
peggiori effetti all’esterno degli stadi. Ripetiamo da tempo che
la violenza sportiva va gestita su più fronti, perché è la
‘cultura del tifo deviato’ che deve essere smantellata. Per troppo
tempo il mondo del calcio ha ‘subito’ e temuto le curve, tanto che
qualche esponente delle frange più accanite delle tifoserie si è
ritrovato a gestire una vera e propria posizione di potere, in un
mondo irreale in cui il senso del tifo per la squadra del cuore è
stato completamente distorto, deviando spesso in atteggiamenti di
sfoggio di violenza e prepotenza verso supporter di altre squadre.
Ebbene il sistema sicurezza ha dovuto fare i conti con tutto
questo, ma con passare del tempo i guai hanno solo cambiato posto
e ora. Gli assurdi scontri fra tifosi verificatisi ieri
sull’autostrada, a quanto pare addirittura organizzati e
preordinati, impongono un’analisi che va al di là della questione,
in queste ore dibattuta, ‘daspo sì’ o ‘daspo no’, e dimostrano una
volta di più che, se da una parte si è efficacemente intervenuti
all’interno degli stadi per prevenire scontri e incidenti,
dall’altra parte nulla è seriamente servito per arginare la
violenza di soggetti che continuano a delinquere incuranti,
evidentemente, di ciò che può loro accadere”.
E’ quanto afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale FSP Polizia
di Stato, dopo quanto avvenuto ieri fra supporter della Roma e del
Napoli.
“Uno strumento come il Daspo – aggiunge Mazzetti – è una
contromisura certamente utile a tenere un singolo soggetto
dimostratosi pericoloso fuori da uno stadio e da altre zone di
volta in volta stabilite, e oltre tutto risulta ancora più
efficace quando è connesso all’obbligo di firma nelle ore
stabilite per i match, ma non serve contro il fenomeno del tifo
violento. Si tratta di un provvedimento amministrativo e, come
tale, presenta tutta una serie di implicazioni, quali ad esempio
il ricorso con cui impugnarlo, che richiedono tempo. Così come
richiede tempo l’eventuale accertamento della sua violazione
perché si possa eventualmente passare poi in ambito penale per
chiamare il responsabile a risponderne, cosa che oltre tutto
potrebbe non riuscire. Insomma, è abbastanza evidente che come
contromisura al fenomeno delle tifoserie violente il Daspo è
assolutamente insufficiente”.

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