In data 17.11.2016 si è tenuta al Dipartimento la riunione per la programmazione dei servizi di sicurezza e soccorso in montagna per la stagione invernale 2016/2017. Alla presenza del Prefetto Filippo Dispenza, direttore centrale del servizio Affari Generali, del dott. Giuseppe Pagano, direttore del servizio Sovrintendenti-Assistenti e Agenti, e del Vice Prefetto Tommaso Ricciardi, direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali, la nostra delegazione è intervenuta in modo decisivo per chiarire alcune criticità emerse dalla nuova bozza di circolare sul servizio in argomento.

Nel corso della riunione, grazie alla motivata contrarietà di Ugl Polizia di Stato sull’incomprensibile e assurdo taglio del personale per i servizi di sicurezza e soccorso in montagna, l’Amministrazione è tornata indietro sui propri passi rispetto alla bozza proposta, riservandosi di emanare una nuova circolare esplicativa sulla ripartizione del personale.

A seguito della circolare nr. 11717 del 10 agosto 2016 della Direzione Centrale Affari Generali, recentemente l’Amministrazione ha emanato la nuova circolare avente nr. 559/A/1/1.30.2.2.1 tesa a ridefinire il dispositivo già programmato e diramato sul territorio con carattere d’urgenza affinché potesse essere definita la procedura del suddetto servizio in tempo utile per l’inizio della stagione sciistica.

La motivazione della variazione delle aliquote di personale è rappresentata dall’impegno straordinario in occasione dell’emergenza a seguito dei recenti eventi sismici del centro Italia. Pur comprendendo la necessità di ottimizzare le risorse disponibili, sull’inconcepibile taglio delle aliquote effettuato a nostro avviso a sproposito, Ugl Polizia di Stato si è dichiarata contraria, soffermandosi sul grave pregiudizio a cui andrebbero incontro gli operatori di polizia che effettueranno il servizio sulle piste secondo la nuova aliquota predisposta dalla Direzione Centrale per gli Affari Generali. 140 operatori di Polizia di Stato esperti di sicurezza e soccorso in montagna per 54 località sciistiche contro i 228 previsti nella bozza di agosto dalla circolare firmata dallo stesso Prefetto Dispenza.

L’Amministrazione si è resa disponibile a rivalutare alcuni aspetti alla luce di quanto emerso dalla riunione, anche perché non era a conoscenza di alcuni dettagli tecnici inerenti determinati aspetti del servizio. I tagli infatti appaiono privi di criterio operativo. Per esempio la modifica da 9 a 3 unità nella stazione sciistica di Cortina D’Ampezzo, così come da 7 a 3 nella stazione di Madonna di Campiglio. Complessivamente il taglio è stato programmato in 88 unità, con gravi conseguenze per la sicurezza degli operatori stessi e per quella del servizio inteso in senso lato ( non si riescono a coprire i servizi minimi essenziali giornalieri del personale impiegato sulle piste quali soccorso, prevenzione dei reati in genere, ecc…)

E’ opportuno menzionare il regolamento emanato con decreto del Capo della Polizia datato 29/12/2015 che prevede l’aliquota perentoria di 230 operatori di Polizia sulle piste individuate per il servizio di sicurezza e soccorso in montagna.

Inoltre, il taglio previsto in prossimità dell’apertura della stagione sciistica risulta inconcepibile anche per la sua mancata comunicazione alle società che gestiscono gli impianti e che avevano fatto affidamento sulla preziosissima presenza di personale altamente qualificato della Polizia di Stato.

Pur comprendendo la situazione emergenziale di grave carenza di personale a livello nazionale, l’Ugl Polizia di Stato ha segnalato come nel 2009, dopo il terribile terremoto de L’Aquila, le aliquote di personale delle stazioni sciistiche presenti nel cratere sismico erano state addirittura incrementate, sia per un rilancio turistico che per una maggiore visibilità della Polizia di Stato.

Durante la riunione odierna abbiamo prodotto alcuni articoli di stampa inerenti il previsto taglio al servizio pubblicati da varie testate giornalistiche a tiratura nazionale che il Prefetto Dispenza, Direttore Centrale Affari Generali, ha voluto trattenere per sé per una più dettagliata analisi.

           A tal proposito si segnala che, come da nostra abitudine, alla riunione specifica sulle materie professionali, hanno partecipato rappresentanti di questa O.S. altamente qualificati che vantano esperienza decennale nello specifico settore del servizio sicurezza e soccorso in montagna. Siamo da sempre convinti, infatti, che la professionalità di ogni operatore di polizia sia un requisito imprescindibile del nostro lavoro. Non esistono burocrati avulsi dalla realtà operativa che non sarebbero, per noi, utili a nessuno.

Al termine della riunione il prefetto Dispenza si è mostrato aperto ad una soluzione rapida della problematica rappresentata, avendo compreso l’importanza del servizio di sicurezza e soccorso in montagna anche a livello mediatico nazionale ed internazionale.

           Non da ultimo è stato evidenziato ed approfondito un aspetto di non poco conto: le altre forze di polizia si sono dimostrate pronte a prendere il nostro posto riempiendo le vacanze di aliquota non eventualmente assicurate dalla nostra Amministrazione! Fatto per noi assolutamente INAMMISSIBILE.

Nella seduta odierna il prefetto Dispenza, come precedentemente annunciato, ha fatto un piccolo passo indietro reintegrando alcune decine di unità di dipendenti, portando l’aliquota a 173 sciatori; La nostra sigla sindacale, giudicando tale proposta ancora insufficiente, ha chiesto con forza che il numero di sciatori previsti per la stagione imminente non scenda sotto le 190 unità (soglia minima per la sicurezza del personale ).

Dopo un serrato scontro, il prefetto Dispenza ha fatto un piccolo passo avanti proponendo un’aliquota finale di 185 dipendenti da impiegare sulle piste da sci, spiegando che questo era l’ultimo sforzo da parte dell’Amministrazione.

Dunque, il Dipartimento, quando vuole, se vuole, può tornato sui propri passi. E allora i nostri dubbi e le nostre riserve sul fatto che tutti questi tagli di personale non sono “inevitabili” sembrano trovare riscontro.

E poi, perché il decreto del Capo della Polizia datato 29.12.2015 che prevede il numero minimo di 230 dipendenti selle piste da sci non viene attuato? Dunque basta una semplice circolare di un direttore centrale per “correggere” un decreto del Capo della Polizia?

Ovviamente abbiamo rifiutato anche questa ultima proposta dell’Amministrazione! a differenza della stragrande maggioranza delle altre sigle sindacali, noi queste aste al rialzo sulla pelle dei colleghi non le facciamo!

Con questi quesiti lasciamo l’ardua sentenza a chi di dovere, sperando nel buon senso di questa Amministrazione che possa capire l’importanza di questo servizio che va avanti oramai da 61 anni!

Roma, 21 Novembre 2016

 

                                                                                              LA SEGRETERIA NAZIONALE