OGGETTO: servizio di posta elettronica corporate – problematiche – sollecito

Gentilissimo Direttore,

la presente fa seguito alla nostra nota Prot. 1146/S.N. datata 22 luglio u.s., alla quale veniva dato riscontro – in tempi stranamente brevi da parte dell’ufficio interessato – con Vostra risposta di cui al Prot. 3996 del 03.08.2021.

Da allora, sono passati poco più di due mesi, e, da quanto perviene a questa segreteria nazionale, la situazione non risulta essere migliorata. Anzi.

Ci vengono infatti segnalati colleghi che, a dir poco “disperati”, aspettano da fine giugno una “nuova password” avendo inviato le richieste di reset, tramite i rispettivi centri TLC, al “punto di contatto” (email) indicato con tanto di circolare, senza aver avuto alcun tipo di risposta.

Ancora, referenti informatici che giornalmente – con abnegazione – tentano di mettersi in comunicazione con il “punto di contatto” (telefonico – interno 27666) il quale, casualmente e puntualmente, ad ogni ora del giorno risulta essere “occupato”.

Sicuramente, a queste due lamentele proteste facilmente rispondere: “ per forza!!!, l’ufficio è “sovraccaricato” di richieste che provengono da tutta Italia!!!!”, però, stranamente, l’ufficio è velocissimo nel cercare di “giustificare” i ritardi.

Potremmo capire una lavorazione di qualche giorno, ma reputiamo che 2 (due) mesi e più di attesa siano eccessivi per andare a ripristinare degli accessi.

Il tutto, a nostro avviso, sembrerebbe quasi una mancanza di rispetto nei confronti dei colleghi che hanno avuto difficoltà nel “processo di migrazione”, sia perché assenti nel periodo della migrazione sia perché avevano incontrato motivi tecnici opportunamente rappresentati (Le ricordiamo che i primi giorno molti utenti non potevano cambiare password o inserire la famosa mail “di recupero).

Le difficoltà e l’impossibilità di accesso alla posta elettronica Corporate di “Aruba”, da utilizzarsi, come più volte da voi sottolineato, per comunicazioni “informali”, stanno invece provocando problemi a molti operatori per quanto riguarda il recupero di altre password di accesso a altri portali, tra cui istituzionali e investigativi, ai quali gli stessi si erano registrati per motivi di servizio: gestori telefonici/banche dati Ndr (molti utenti hanno i certificati digitali in scadenza e magari potrebbe essere bloccata l’attività di un intero ufficio a causa della mancanza dell’accesso alla mail nella quale viene inviato il “nuovo certificato”), piattaforma Sisfor (per la quale pertanto non può essere effettuato aggiornamento “a domicilio” in caso di password dimenticata), piattaforme di Trenitalia per la registrazione al portale “Board Support”, e tante altri portali che sono comunque riconducibili all’accesso della casella di posta elettronica corporate.

Da ultimo, con riferimento a quanto rappresentato nella vostra risposta che testualmente recita“…..Con la Soc. Aruba è stato concordata l’esecuzione quotidiana di reset massivi e l’invio su mail personali comunicate dai dipendenti delle nuove password provvisorie”, vorremmo conoscere il numero di operazioni di “reset” password che sono state effettivamente portate avanti.

Grati per un Suo intervento e confidando che la lavorazione delle richieste di reset possano avere la stessa velocità con la quale è stata fornita una risposta al precedente quesito, si resta in attesa di una concreta e spedita soluzione della problematica.

Distinti saluti.

La lettera