COMUNICATO STAMPA 18 LUGLIO 201

Sicurezza Bis, Fsp Polizia: “Pd e M5S chiedono ancora gli identificativi. È guerra dichiarata alle Forze dell’ordine. Ritirare emendamento della vergogna”

“Partito democratico e Movimento 5 Stelle sono entrambi tornati a chiedere l’introduzione dei codici identificativi per gli operatori in servizio di ordine pubblico. Ora, che sia una manovra politica oppure no il risultato non cambia: questa è una vera dichiarazione di guerra alle Forze di Polizia, in un momento storico fatto di attacchi virulenti, di criminalizzazioni velenose, di aggressioni e di attentati quotidiani all’incolumità dei Servitori dello Stato, a fronte di continui ed eccezionali risultati che la Polizia di Stato assicura a costo di sacrifici personali di donne e uomini che vanno avanti nonostante tutto. Invece che pensare a come arginare violenti e delinquenti, a come rendere reali e certe sanzioni e pene, a come ridurre i pericoli per chi Serve le Istituzioni e i cittadini, si torna a dare addosso a chi lavora per la sicurezza del Paese, è vergognoso”.
Dura reazione di Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, alla notizia dell’ultima richiesta di introdurre i codici identificativi per le Forze dell’ordine. Il Partito democratico, infatti, ha presentato un emendamento al Decreto sicurezza bis, a firma di Stefano Ceccanti, per chiedere l’introduzione dell’articolo 7-bis che preveda il “Codice di identificazione per gli operatori delle Forze di Polizia in servizio di ordine pubblico”, e un’analoga richiesta è arrivata dal Movimento 5 Stelle.
È grave – aggiunge Mazzetti – che, con tempismo sospetto, i due partiti che hanno un conto in sospeso con la Lega di Matteo Salvini si coalizzino per chiedere qualcosa che metterà ulteriormente in pericolo l’incolumità dei poliziotti. La richiesta è grave di per sé, ma se poi questo argomento, e quindi la salute di chi porta l’uniforme, fosse davvero oggetto e strumento per lo scontro politico sarebbe sconcertante. Chi dedica il proprio tempo alle trame di palazzo evidentemente non è mai stato in strada a fronteggiare bastoni e molotov. Noi non resteremo a guardare mentre si consuma l’ennesimo insulto e attentato a migliaia di poliziotti che subiscono già abbastanza. Non accetteremo mai che si criminalizzi chi indossa la divisa fregandosene se troppi continuano a finire in un letto d’ospedale o all’obitorio per difendere la repubblica e le sue leggi, i suoi cittadini e i loro diritti. I veri criminali sono quelli che vanno in piazza violando le leggi con piena coscienza e volontà, ed è contro questo scempio che si deve intervenire. Zingaretti e Di Maio si attivino perché venga ritirato l’emendamento delle vergogna, e se vogliono sostenere davvero la sicurezza e chi la garantisce pensino piuttosto a dotare tutti gli operatori delle micro telecamere che mostreranno a tutti come stanno davvero le cose quando si fa ordine pubblico. Allora si comprenderà anche perché chiediamo l’introduzione del reato di terrorismo di piazza”.