Situazione epidemiologica da Covid-19: incontro con il Capo della Polizia

Come richiesto con nostra lettera del 16 settembre u.s., oggi, presso il Dipartimento, si è tenuto l’incontro con il Capo della Polizia sul tema “Situazione epidemiologica da Covid-19”.

Alla riunione, a testimonianza della sensibilità e dell’importanza dell’argomento trattato, hanno partecipato anche il Vice capo vicario Pellizzari, i Vice capi Sempreviva e Rizzi, il Capo segreteria del Dipartimento della P.S. Bracco, il Direttore centrale dei Servizi Tecnico-Logistici e della Gestione Patrimoniale Vaccaro, il Direttore centrale di Sanità Ciprani e il Direttore dell’Ufficio relazioni sindacali De Bartolomeis.

Il Capo della Polizia, all’indomani della promulgazione del D.L. 21 settembre 2021, n. 127, ha chiarito in premessa come tutte le misure in esso contenute, dalla necessità delle certificazioni verdi, alla non onerosità per le pubbliche amministrazioni, siano provvedimenti squisitamente governativi che non hanno visto il coinvolgimento del Dipartimento della P.S., al pari di tutte le altre amministrazioni del Comparto sicurezza e difesa e che, per la fase attuativa delle disposizioni inserite nel citato decreto legge, oltre ad incontri con le altre Amministrazioni interessate al fine di trovare omogenee indicazioni, bisognerà attendere le linee guida per tutti, in capo al Ministero della funzione pubblica e, per tanto, al momento, è prematuro entrare nel merito della sua effettiva applicazione per la quale, sarà predisposto a breve un nuovo incontro.

Il dr. Ciprani, oltre a ripercorrere i dati della campagna vaccinale, dei contagiati, dei vaccinati al di fuori delle sale mediche dell’Amministrazione e dei colleghi impossibilitati a sottoporsi al vaccino, ha ribadito la previsione di una nuova circolare informativa.

Attesa l’evidente portata politica del provvedimento, e le discussioni ancora aperte in sede di conversione del citato Decreto legge, abbiamo preliminarmente chiesto al Capo della Polizia, che l’ha accolta, di farsi portatore nei confronti del Ministro dell’interno, dalla nostra richiesta di un incontro urgente, per illustrare al massimo vertice politico dell’Amministrazione le nostre proposte emendative al decreto legge, al fine di evitare discriminazioni nel rispetto dei diritti di tutti.

In questo momento particolarmente delicato, è nostro dovere riaffermare il diritto al lavoro di tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato, e la loro difesa del diritto alla salute, partendo dal presupposto che come Amministrazione contiamo su medici e laboratori in virtù dei quali, possiamo essere indipendenti ed autonomi per mettere gli operatori, tutti, nelle condizioni di ottenere il richiesto green pass, anche attraverso l’effettuazione di tamponi.

Il lavoro svolto dai poliziotti tutti è indispensabile e la complessità dei servizi e degli uffici, capillarmente diffusi su tutto il territorio nazionale, non sopporterebbe sconvolgimenti di sorta nell’organizzazione. Va, quindi, garantito il medesimo trattamento e le stesse tutele per tutti quelli che ne fanno parte e che lavorano senza sosta per il bene della collettività, dotandoci di autonomi strumenti per la prevenzione e la difesa della salute degli operatori, garantendo comunque a tutto il personale le contromisure necessarie per affrontare al meglio la pandemia.

Siamo, quindi, tornati a chiedere un rapido accesso al green pass, sia attraverso vaccinazioni tempestive per chi decidesse di aderire alla campagna vaccinale, sia attraverso tamponi salivari (già in uso ad altre amministrazioni dello Stato) gratuiti. In subordine, se non si riuscisse ad emendare in tal senso il provvedimento normativo, nel rispetto della non onerosità tracciata dalla legge, abbiamo invitato l’Amministrazione a stipulare convenzioni con le grandi associazioni di categorie dei farmacisti, al fine di reperire sul mercato dei tamponi a prezzi ancor più vantaggiosi di quelli pur calmierati col decreto legge.

Infine, abbiamo altresì chiesto che la copertura assicurativa per il contagio da Covid-19 si estenda anche agli eventuali eventi avversi riconducibili alla somministrazione del vaccino.

Come preannunciato in premessa dal Capo della Polizia, restiamo in attesa di un nuovo incontro, finalizzato a meglio comprendere la cornice organizzativa entro cui intenderà muoversi l’Amministrazione, nonché gli eventuali provvedimenti di tutela che, pur rispettando il dettato normativo, possano evitare eventuali forme di discriminazioni, ancorché non direttamente volute dal Dipartimento.

Roma, 24 settembre 2021

Il comunicato