Sono in arrivo dall’estero le 30 Pistole taser, mod. PX2 che, in dotazione di Reparto, una volta licenziato l’apposito Decreto Ministeriale, saranno utilizzate per l’avvio della sperimentazione che, per la Polizia di Stato, vedrà in prima battuta coinvolte le città di Brindisi, Caserta, Catania, Milano, Padova e Reggio Emilia.

Questo è quello che ci ha appena comunicato il Dipartimento della P.S. nel corso di in una riunione, in cui, oltre a palesare la nostra favorevole posizione già espressa a più riprese, abbiamo anche rivendicato un confronto, prima dell’avvio della sperimentazione, sul disciplinare operativo che presiederà all’utilizzo di questo importantissimo strumento; un’arma non letale a due dardi con puntatore laser da utilizzare a partire dai 7 metri, la cui scarica, comunque, non potrà durare più di 5 secondi, che ci consentirà di evitare il contatto fisico, ovvero le rischiose colluttazioni, allorquando si rendesse necessario, purtroppo, lo scongiurato uso della forza.

Bisogna sicuramente evitare il ripetersi dell’esperienza negativa dei protocolli operativi, fortunatamente accantonati perché più deleteri che altro: occorrono “regole d’ingaggio” chiare e dettagliate a tutela dei colleghi fin dall’inizio della sperimentazione.

Bisognerà evitare che una decisione sicuramente auspicata e positiva si trasformi in un boomerang nei confronti degli operatori di polizia, già oggi, eccessivamente sovraesposti a responsabilità penali, civili e amministrative.

Per l’inizio della sperimenrazione, dunque, si ricorda, bisogna aspettare l’arrivo dall’estero delle armi, lo specifico decreto ministeriale che ne consentirà lo sdoganamento e la formazione dei formatori.

Un arma, la Axon mod. PX2, di ultima generazione, approvata anche dal Ministero per la Salute, già in uso alle polizie di Stati Uniti e Gran Bretagna, che saranno fornite in comodato gratuito insieme ai formatori.

Oltre alla Polizia di Stato, procederanno alla sperimentazione anche l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza.