COMUNICATO STAMPA 31 LUGLIO 2023

Tav, Fsp Polizia: “La violenza non è un’argomentazione ma un crimine, e quando è così organizzata è ancora più grave”  

 “Quanto accaduto ieri in Val Di Susa, dove si sono verificati diversi violenti attacchi ai cantieri della Tav è gravissimo, soprattutto perché dimostra quella pianificazione e quella precisa volontà di aggressione che, evidentemente, nulla hanno a che fare con la manifestazione delle proprie convinzioni contro la realizzazione dell’opera. La violenza non è un’argomentazione ma un crimine”.

Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo il difficile pomeriggio di ieri, in Val di Susa, dove numerosi manifestanti, travisati e armati, fra l’altro, con sassi, molotov e bombe carta, hanno attaccato i cantieri della Tav impegnando le Forze dell’ordine in pesanti scontri, tanto che è stato necessario anche chiudere temporaneamente l’autostrada A32.

“Si è parlato di ‘ala oltranzista’ del Movimento No Tav – aggiunge Mazzetti –, ma la definizione corretta è delinquenti. Non c’è altro modo corretto per definire chi si organizza con armi, cappucci e persino scudi per attaccare gli operatori che al cantiere svolgono il proprio dovere per uno Stato che ha deciso per la realizzazione dell’opera. Quelle persone in divisa scontano la violenza di criminali che nulla hanno a che fare con i Comitati portatori di argomentazioni contrarie alla Tav, che finiscono per scomparire di fronte alla guerriglia. E’ ora di mettere fine all’azione di questi pseudo terroristi, per i quali i colleghi in divisa sono dei veri e propri bersagli”.

LUNEDÌ 31 LUGLIO 2023 13.49.22

NO TAV: FSP POLIZIA, ‘VIOLENZA NON E’ ARGOMENTAZIONE MA CRIMINE’ =

Roma, 31 lug. (Adnkronos) – ”Quanto accaduto ieri in Val Di Susa,
dove si sono verificati diversi violenti attacchi ai cantieri della
Tav è gravissimo, soprattutto perché dimostra quella pianificazione e
quella precisa volontà di aggressione che, evidentemente, nulla hanno
a che fare con la manifestazione delle proprie convinzioni contro la
realizzazione dell’opera. La violenza non è un’argomentazione ma un
crimine”. Così Valter Mazzetti, Segretario generale FSP Polizia di
Stato, dopo il difficile pomeriggio di ieri, in Val di Susa, dove
numerosi manifestanti, travisati e armati, fra l’altro, con sassi,
molotov e bombe carta, hanno attaccato i cantieri della Tav impegnando
le Forze dell’ordine in pesanti scontri, tanto che è stato necessario
anche chiudere temporaneamente l’autostrada A32.
”Si è parlato di ‘ala oltranzista’ del Movimento No Tav – aggiunge
Mazzetti – ma la definizione corretta è delinquenti. Non c’è altro
modo corretto per definire chi si organizza con armi, cappucci e
persino scudi per attaccare gli operatori che al cantiere svolgono il
proprio dovere per uno Stato che ha deciso per la realizzazione
dell’opera. Quelle persone in divisa scontano la violenza di criminali
che nulla hanno a che fare con i Comitati portatori di argomentazioni
contrarie alla Tav, che finiscono per scomparire di fronte alla
guerriglia. E’ ora di mettere fine all’azione di questi pseudo
terroristi, per i quali i colleghi in divisa sono dei veri e propri
bersagli”.

LUNEDÌ 31 LUGLIO 2023 15.53.49

No Tav: Fsp, la violenza non è un’argomentazione ma un crimine

(ANSA) – TORINO, 31 LUG – “Quanto accaduto ieri in Val Di
Susa, dove si sono verificati diversi violenti attacchi ai
cantieri della Tav è gravissimo, soprattutto perché dimostra
quella pianificazione e quella precisa volontà di aggressione
che, evidentemente, nulla hanno a che fare con la manifestazione
delle proprie convinzioni contro la realizzazione dell’opera. La
violenza non è un’argomentazione ma un crimine”.
Così in una nota Valter Mazzetti, Segretario generale della
Federazione Sindacale Polizia (Fsp), a commento dei disordini
scoppiati ieri in Val di Susa
“Si è parlato di ‘ala oltranzista’ del Movimento No Tav –
aggiunge Mazzetti -, ma la definizione corretta è delinquenti.
Non c’è altro modo corretto per definire chi si organizza con
armi, cappucci e persino scudi per attaccare gli operatori che
al cantiere svolgono il proprio dovere per uno Stato che ha
deciso per la realizzazione dell’opera”. “Quelle persone in
divisa scontano la violenza di criminali che nulla hanno a che
fare con i Comitati portatori di argomentazioni contrarie alla
Tav, che finiscono per scomparire di fronte alla guerriglia. E’
ora di mettere fine all’azione di questi pseudo terroristi, per
i quali i colleghi in divisa sono dei veri e propri bersagli”,
conclude Mazzetti. (ANSA).

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