TAVOLO PERMANENTE DI CONFRONTO IN TEMA DI TUTELA DELLA SALUTE E
SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO – RIUNIONE DEL 25.06.2024

Nella giornata del 25 Giugno 2024 si è riunito il tavolo permanente di confronto in tema di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro, presieduto dal Direttore Centrale della Sanità Fabrizio CIPRANI coadiuvato dal Dirigente dell’Ufficio Ispettivo di Vigilanza Dirigente Sup. Medico Daniela Giusti, a cui questa Federazione, attraverso i propri qualificati rappresentanti, continua a dare il proprio contributo con osservazioni e proposte pertinenti, anche in questa circostanze apprezzate dall’amministrazione. I temi trattati nell’ambito della riunione sono stati i seguenti:

  • SOFTWARE PER LA REDAZIONE DEL DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI (DVR) “SECURPOL81”.

L’amministrazione ha fornito i primi dati ufficiali provenienti da un monitoraggio effettuato sull’intero territorio. È stato riportato che su 650 “datori di lavoro”, 374 utilizzano il software avendo prodotto un documento snello, comprensibile nei contenuti e soprattutto dinamico. Inoltre lo strumento rappresenta un valido supporto anche per la tracciabilità digitale registrando tutti gli emendamenti apportati
mantenendone un’ordinata cronologia. Sono state rilevate anche 125 segnalazioni di assistenza che sono state prese in carico e risolte in tempo celere, indicatore che attesta la professionalità e la serietà dell’azienda produttrice.
Le criticità riscontrate – per gli immobili demaniali concessi in usufrutto e per quelli di proprietà privata occupati dall’amministrazione attraverso contratti di locazione – sono riconducibili all’assenza dei documenti afferenti alle strutture dei luoghi di lavoro, che il software garantisce attraverso il collegamento al server di Napoli.
Al riguardo questa Federazione ha richiesto di implementare il software attraverso un applicativo che consenta, da parte dell’admin, di inserire eventuali planimetrie e certificazioni relative agli immobili, in modo da rendere il DVR prodotto completo e coerente alle caratteristiche degli ambienti di lavoro e, allo stesso tempo, integrare la banca dati in cui sono censiti gli edifici occupati dall’amministrazione della P.S.
Inoltre, al fine di promuovere e cercare di incrementare l’utilizzo del software “Securpol81” sull’intero territorio nazionale, è stato richiesto di prevedere delle unità didattiche specifiche relative all’uso guidato del programma per la redazione dei DVR, nei percorsi formativi per RSPP e ASPP organizzati dall’Ispettorato delle scuole della Polizia di Stato, anche attraverso la creazione di tutorial fruibili dagli addetti ai lavori.
Su richiesta di questa Federazione è stato ribadito dall’amministrazione che l’utilizzo del software non costituisce obbligo per i Datori di lavoro, trattandosi di uno strumento volto esclusivamente ad agevolarli nei processi di analisi e valutazione del rischio.

  • FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO.

L’amministrazione ha realizzato i percorsi formativi, ai sensi dell’art. 37 del D.lgs 81/08 in aderenza ai dettami imposti dall’Accordo stato Regione (ASR) 21.12.2011, relativi ai “Dirigenti ai fini della Sicurezza” ed ha illustrato il dato numerico dei Dirigenti che hanno svolto il ciclo formativo per un totale di 1974 persone formate. Nell’esprimere soddisfazione per quanto dichiarato, considerata la fondamentale importanza della formazione anche in prossimità dell’emanazione del nuovo Accordo stato Regione, questa Federazione ha richiesto che, non appena ufficializzati i programmi didattici dei contenuti nel nuovo ASR, venga attivato il percorso formativo per i Datori di lavoro.

  • APPLICAZIONE DEL DISPOSTO NORMATIVO D.LGS 81/08 E DM 127/2019 ALLE PARTICOLARI E
    PECULIARI ESIGENZE CONNESSE AL SERVIZIO ISTITUZIONALE.

L’amministrazione ha argomentato in merito ad una vertenza della FSP Polizia relativa ad episodi infortunistici occorsi sul territorio durante servizi di Ordine Pubblico.
La posizione dell’amministrazione è quella di escludere l’applicazione degli obblighi della normativa prevenzionistica, per le particolari e peculiari esigenze connesse al servizio operativo, in quanto a suo avviso, per i servizi istituzionali ed in particolar modo per quelli riconducibili all’ordine pubblico, esistono non meglio precisate limitazioni e riserve di compatibilità che conclamano una esclusione in toto degli obblighi prevenzionistici tipici richiamati dai dettami normativi.
Questa Federazione in piena contrapposizione con tale “teoria”, dopo aver illustrato i principi disciplinati dal campo di applicazione del D.lgs 81/08 previsti anche per lo specifico settore della Polizia di Stato attraverso il DM 127/2019, in relazione ai fatti accaduti e ascrivibili a presunte violazioni del decreto attuativo in parola, ha richiesto all’amministrazione di provvedere urgentemente ad una revisione completa dello strumento normativo attuativo, individuando in maniera chiara e puntuale le finalità del Decreto, prevedendo anche come strumenti di tutela della sicurezza degli operatori procedure e protocolli operativi chiari da applicare in contesti operativi istituzionali, al fine di contenere ed abbattere il rischio di infortuni in attività operative.
Questa O.S. ha fortemente sottolineato che un’interpretazione intesa come “deroga” delle tutele prevenzionistiche nei servizi istituzionali operativi, lederebbe la dignità dei lavoratori di polizia che non vedrebbero riconoscersi il diritto costituzionalmente garantito della sicurezza. A sostegno della propria tesi ha citato una delle diverse sentenze della Cassazione (Sentenza 28883 del 03.07.2019) la quale sostiene che
“essere lavoratori che operano nei VVF, nelle FF.AA. e Forze di Polizia non significa dover rinunciare ai criteri di prevenzione” essendo “illegittimo, anche in questi ambiti speciali, ridurre o addirittura azzerare le garanzie previste dalla normativa in materia a partire dal D.gs 81/08”.
L’amministrazione ha ritenuto pienamente condivisibile l’idea che è indispensabile revisionare l’impianto normativo attuativo anche prevedendo procedure e protocolli utili a garantire ai lavoratori di Polizia la tutela della salute e della sicurezza.
Nella circostanza questa Federazione ha anche sollecitato una maggiore presenza dell’organo di Vigilanza sul territorio in occasioni di eventuali richieste degli RLS, così come previsto dalle attribuzioni normative in capo ad essi.
In ultimo – ritenendo di fondamentale importanza l’attività di controllo e vigilanza nei luoghi di lavoro per una reale tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori – questa O.S. preso atto che a distanza di anni dalle iniziali istanze del tavolo non sono state rese disponibili le statistiche degli accessi ispettivi su programmazione ordinaria e su delega dell’A.G., nonché i dati numerici delle prescrizioni emesse ai sensi
del D.lgs 758/94, ha reiterato nuovamente la richiesta di tale consultazione, ritenuta prioritaria e non più procrastinabile al fine di valutare oggettivamente l’efficienza di tale organo nella nostra amministrazione.

  • PROSPETTIVE FUTURE ED ELEZIONE DEL RLS

Sul tema delle prospettive future, all’unanimità è stato chiesto il mantenimento del “tavolo permanente D.lgs 81/08” in quanto lo stesso, oltre che rappresentare un momento di confronto e condivisione delle tematiche specifiche di settore, si è rivelato uno strumento indispensabile per migliorare gli obiettivi di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori di Polizia.
Infine altra O.S. – probabilmente ritenendola una priorità che a nostro avviso non viene avvertita come tale da parte dei lavoratori – ha richiesto che si dia seguito all’elezione degli RLS, così rimuovendo l’esercizio delle funzioni dalle attuali prerogative delle Segreterie sindacali provinciali.
Nonostante la considerazione di riallinearsi all’impianto normativo “madre” art. 47 del D.lgs 81/08 possa considerarsi normativamente corretta, sul punto la posizione di questa Federazione è stata quella di non voler ufficializzare nessun parere in merito, non essendo il tema da ricondurre al tavolo permanente ma bensì a quello della contrattazione collettiva nazionale.

Roma, 1 luglio 2024