dal Corriere della Sera

Vertice in prefettura: gli uomini richiesti per la sorveglianza dei siti sensibili e 85 militari dell’esercito per la sorveglianza delle 63 stazioni metro, non sono stati ancora trasferiti a Roma

ROMA – Dopo il comitato ordine e sicurezza di martedì in Prefettura il sindaco ha tenuto a precisare: «Il prefetto ci ha rassicurati: in questo momento le informazioni che si hanno dal ministero dell’ Interno tenderebbero a smentire una possibilità imminente di attacchi terroristici nella nostra città». Ma ha anche aggiunto: «I 500 uomini richiesti dal prefetto per la per la sorveglianza dei siti sensibili e 85 militari dell’esercito per la sorveglianza delle 63 stazioni metro, non sono stati ancora trasferiti a Roma». Un fatto che crea preoccupazione. «Se c’è un aumento della soglia di allarme è chiaro che gli uomini devono essere trasferiti dal Ministero dell’Interno e della Difesa adesso, non in primavera». L’allerta nella Capitale è al massimo dopo gli attentati terroristici di Parigi. E se in tutto il Lazio sono stati individuati una ventina di «lupi solitari», il ministro Alfano ha comunicato proprio due giorni fa che una decina di stranieri ritenuti «pericolosi per la sicurezza nazionale» sono stati rispediti in patria e altri ne seguiranno a breve.

I sindacati di polizia: «Condividiamo preoccupazione»

«Non posso che condividere la preoccupazione espressa dal sindaco Ignazio Marino riguardo al trasferimento mai avvenuto di 585 uomini delle forze dell’ordine sul territorio di Roma». È quanto ha dichiarato il segretario provinciale dell’Ugl Polizia di Stato di Roma, Massimo Nisida. «Si tratta di una richiesta con carattere di urgenza, che serve a rendere la città più sicura in un momento in cui si parla di allarme terrorismo. Gli agenti in servizio nella Capitale si trovano in difficoltà – ha concluso Nisida – con una situazione sicurezza al collasso anche per quanto riguarda le Volanti, vecchie ormai di 10 anni e inaffidabili sotto ogni punto di vista».