MARTEDÌ 29 SETTEMBRE 2020 09.16.24

Polizia: Fsp, torniamo in piazza per far sentire voce agenti

Polizia: Fsp, torniamo in piazza per far sentire voce agenti = (AGI) – Roma, 29 set. – “A un anno esatto dalla nostra ultima manifestazione, siamo ancora costretti a far sentire la voce dei poliziotti stufi di problemi sempre piu’ stratificati. L’Fsp torna in piazza per dire che non e’ piu’ possibile non sentirsi sprofondare in una palude di incertezze e ipocrisie in cui i nostri politici ci tengono da troppi anni, e che non ci consente piu’ di fare sicurezza al meglio. Sono troppi gli abusi a cui i poliziotti sono costretti a sottostare. E noi che li rappresentiamo registriamo un disagio che va ormai molto al di la’ di un serpeggiante malessere. E’ un peso che grava come un macigno sulle spalle di chi svolge un lavoro unico, speciale e specifico, rendendo responsabilita’ e oneri insostenibili in quanto uniti a carenze, privazioni, nonche’ a una totale indifferenza, perpetrati sulle donne e sugli uomini che portano la divisa e sulle loro famiglie”. Cosi’ Valter Mazzetti, segretario generale della Federazione sindacale della Polizia di Stato, in riferimento alla manifestazione “Basta aggressioni agli uomini in divisa”, gia’ annunciata dal Sap, che il 14 ottobre vedra’ Fsp, insieme a Es, Ls, Consap, Lisipo, Pnfd, ed Mp manifestare a Roma il proprio “vibrato appello a un mondo politico che, ormai da troppo tempo, ignora le istanze delle Forze dell’ordine”. “Gli appartenenti al comparto sicurezza – sottolinea Mazzetti – sono sempre figli delle opposizioni e orfani dei Governi. Da decenni sono troppe le promesse non mantenute, le bugie e le dimenticanze, a fronte di un servizio che viene reso allo Stato e agli italiani a costo di sacrifici personali non ripagati ne’ riconosciuti. Chi veste la divisa viene sbeffeggiato dai delinquenti e abbandonato dallo Stato. Professionisti della sicurezza che sono considerati buttafuori da strada, e che nell’immaginario collettivo devono subire di tutto perche’ hanno scelto di portare l’uniforme, e registrano un ferito ogni tre ore ogni giorno, che non riescono a ottenere un contratto dignitoso, che non possono contare su leggi severe per chi delinque, su pene reali, su protocolli chiari, su dotazioni indispensabili, su organici sufficienti, su una paga dignitosa minimamente ancorata alle responsabilita’ che si assumono, su una pensione adeguata. Il malcontento cresce – conclude – e la mollezza del sistema sta facendo sfaceli. Noi pretendiamo risposte”.

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POLIZIA: FSP, ‘TORNIAMO IN PIAZZA PER FAR SENTIRE VOCE AGENTI’

Roma, 29 set. – (Adnkronos) – ”A un anno esatto dalla nostra ultima  manifestazione, siamo ancora costretti a far sentire la voce dei  poliziotti stufi di problemi sempre più stratificati. L’FSP torna in  piazza per dire che non è più possibile non sentirsi sprofondare in  una palude di incertezze e ipocrisie in cui i nostri politici ci  tengono da troppi anni, e che non ci consente più di fare sicurezza al meglio. Sono troppi gli abusi a cui i poliziotti sono costretti a
sottostare. E noi che li rappresentiamo registriamo un disagio che va  ormai molto al di là di un serpeggiante malessere”. Così Valter  Mazzetti, Segretario Generale della Federazione sindacale della  Polizia di Stato, in riferimento alla manifestazione ”Basta  aggressioni agli uomini in divisa”, già annunciata dal Sap, che il 14
ottobre vedrà FSP, insieme a Es, Ls, Consap, Lisipo, Pnfd, ed Mp  manifestare a Roma il proprio ”vibrato appello a un mondo politico  che, ormai da troppo tempo, ignora le istanze delle Forze dell’ordine”.
“E’ un peso che grava come un macigno sulle spalle di chi svolge un  lavoro unico, speciale e specifico, rendendo responsabilità e oneri  insostenibili in quanto uniti a carenze, privazioni, nonché a una  totale indifferenza, perpetrati sulle donne e sugli uomini che portano la divisa e sulle loro famiglie. Gli appartenenti al comparto sicurezza – incalza Mazzetti – sono sempre figli delle opposizioni e orfani dei Governi. Da decenni sono troppe le promesse non mantenute,  le bugie e le dimenticanze, a fronte di un servizio che viene reso  allo Stato e agli italiani a costo di sacrifici personali non ripagati né riconosciuti. Chi veste la divisa viene sbeffeggiato dai delinquenti e abbandonato dallo Stato”.
“Professionisti della sicurezza che sono considerati buttafuori da  strada, e che nell’immaginario collettivo devono subire di tutto  perché hanno scelto di portare l’uniforme, e registrano un ferito ogni tre ore ogni giorno, che non riescono a ottenere un contratto  dignitoso, che non possono contare su leggi severe per chi delinque, su pene reali, su protocolli chiari, su dotazioni indispensabili, su organici sufficienti, su una paga dignitosa minimamente ancorata alle responsabilità che si assumono, su una pensione adeguata. Il malcontento cresce, e la mollezza del sistema sta facendo sfaceli. Noi pretendiamo risposte”, conclude Mazzetti.

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MARTEDÌ 29 SETTEMBRE 2020 11.06.35

SICUREZZA, 14 OTTOBRE SINDACATI POLIZIA IN PIAZZA

9CO1108349 4 POL ITA R01 SICUREZZA, 14 OTTOBRE SINDACATI POLIZIA IN PIAZZA (9Colonne) Roma, 29 set – “A un anno esatto dalla nostra ultima manifestazione, siamo ancora costretti a far sentire la voce dei poliziotti stufi di problemi sempre più stratificati. L’Fsp torna in piazza per dire che non è più possibile non sentirsi sprofondare in una palude di incertezze e ipocrisie in cui i nostri politici ci tengono da troppi anni, e che non ci consente più di fare sicurezza al meglio. Sono troppi gli abusi a cui i poliziotti sono costretti a sottostare. E noi che li rappresentiamo registriamo un disagio che va ormai molto al di là di un serpeggiante malessere. E’ un peso che grava come un macigno sulle spalle di chi svolge un lavoro unico, speciale e specifico, rendendo responsabilità e oneri insostenibili in quanto uniti a carenze, privazioni, nonché a una totale indifferenza, perpetrati sulle donne e sugli uomini che portano la divisa e sulle loro famiglie”. Così Valter Mazzetti, segretario generale della Federazione sindacale della Polizia di Stato, in riferimento alla manifestazione “Basta aggressioni agli uomini in divisa”, già annunciata dal Sap, che il 14 ottobre vedrà Fsp, insieme a Es, Ls, Consap, Lisipo, Pnfd, ed Mp manifestare a Roma. “Gli appartenenti al comparto sicurezza – incalza Mazzetti – sono sempre figli delle opposizioni e orfani dei Governi. Da decenni sono troppe le promesse non mantenute, le bugie e le dimenticanze, a fronte di un servizio che viene reso allo Stato e agli italiani a costo di sacrifici personali non ripagati né riconosciuti”.

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