SABATO 11 DICEMBRE 2021 11.54.26

UDINE. FSP POLIZIA: MORTO A DUE ANNI DA PENSIONE, TROPPI MORTI SUL LAVORO

(DIRE) Roma, 11 dic. – “L’ennesima giornata che funesta la
Polizia di Stato si è portata via un collega della Stradale,
l’ennesimo, travolto e ucciso a due anni dalla pensione mentre
effettuava i rilievi per un incidente, stavolta in provincia di
Udine. Mentre il nostro pensiero corre a sua moglie e a suo
figlio, a cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza, assieme al
dolore monta anche la rabbia. Sono tanti, troppi i nostri morti
sul lavoro, la maggior parte appartenenti proprio alla gloriosa
Polizia stradale che continua a versare costantemente un tributo
di sangue altissimo alla sicurezza dei cittadini
nell’insopportabile silenzio generale. E nessuno si chiede come
mai. Sono morti dovute a un senso del dovere che inghiotte uno
dopo l’altro donne e uomini che portano una divisa e che, non per
questo, devono essere date per scontate. Tutt’altro. È indegno
continuare a morire così, mentre la Stradale non è stata
interessata da alcun investimento serio, soffre di una cronica
carenza di uomini, necessita di formazione ancora più costante,
nonché di incentivi per non abbandonare la specialità. Per i
rilievi devono obbligatoriamente andare sul posto due pattuglie,
una delle quali deve appunto occuparsi della sicurezza degli
altri colleghi. Bisogna fare di più, questa è un’ecatombe”. Lo
afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale FSP Polizia di
Stato, dopo che, intorno alle 6.30 di oggi, in un incidente sulla
A23 è rimasto ucciso un agente della Stradale, M.T.,
sovrintendente di 58 anni, in servizio alla sottosezione della
Polizia Stradale di Amaro (Udine), travolto mentre effettuava dei
rilievi in prossimità di un autogrill. Il poliziotto, originario
di Moggio ma residente a Venzone, lascia moglie e un figlio.
“Sarebbe andato in pensione fra due anni- racconta Cinzia
D’Orlando, segretario provinciale FSP Udine-, era un poliziotto
molto esperto e faceva questo da sempre, anche se prima lavorava
in un ufficio che si occupava della viabilità ordinaria, prima
che lo chiudessero a causa dei tagli. Proprio la sua esperienza
lo portava a temere l’autostrada, che per noi è un inferno,
specialmente in quel tratto della A23 in cui non è previsto alcun
ausilio per i mezzi della polizia che intervengono. Ma questo non
è il solo problema. Se da circa 10 anni a questa parte in molti
uffici non sono stati più rimpiazzati i pensionati, ma solo i
trasferiti, quale può mai essere il risultato? Quello, come altri
distaccamenti, ha pochi uomini. Di fronte alla pochezza dei
numeri, e con tante richieste di intervento da soddisfare, ciò
che passa sempre in secondo piano è la sicurezza del personale di
polizia”.

SABATO 11 DICEMBRE 2021 12.06.17

Udine: Fsp Polizia, agente morto a due anni da pensione troppi decessi su lavoro

Udine: Fsp Polizia, agente morto a due anni da pensione troppi decessi su lavoro Roma, 11 dic. (LaPresse) – “L’ennesima giornata che funesta la Polizia di Stato si è portata via un collega della Stradale, l’ennesimo, travolto e ucciso a due anni dalla pensione mentre effettuava i rilievi per un incidente, stavolta in provincia di Udine. Mentre il nostro pensiero corre a sua moglie e a suo figlio, a cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza, assieme al dolore monta anche la rabbia. Sono tanti, troppi i nostri morti sul lavoro, la maggior parte appartenenti proprio alla gloriosa Polizia stradale che continua a versare costantemente un tributo di sangue altissimo alla sicurezza dei cittadini nell’insopportabile silenzio generale. E nessuno si chiede come mai. Sono morti dovute a un senso del dovere che inghiotte uno dopo l’altro donne e uomini che portano una divisa e che, non per questo, devono essere date per scontate. Tutt’altro. È indegno continuare a morire così, mentre la Stradale non è stata interessata da alcun investimento serio, soffre di una cronica carenza di uomini, necessita di formazione ancora più costante, nonché di incentivi per non abbandonare la specialità. Per i rilievi devono obbligatoriamente andare sul posto due pattuglie, una delle quali deve appunto occuparsi della sicurezza degli altri colleghi. Bisogna fare di più, questa è un’ecatombe”. Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo che, intorno alle 6.30 di oggi, in un incidente sulla A23 è rimasto ucciso un agente della Stradale, M.T., sovrintendente di 58 anni, in servizio alla sottosezione della Polizia Stradale di Amaro (Udine), travolto mentre effettuava dei rilievi in prossimità di un autogrill. Il poliziotto, originario di Moggio ma residente a Venzone, lascia moglie e un figlio. “Sarebbe andato in pensione fra due anni – racconta Cinzia D’Orlando, segretario provinciale Fsp Udine -, era un poliziotto molto esperto e faceva questo da sempre, anche se prima lavorava in un ufficio che si occupava della viabilità ordinaria, prima che lo chiudessero a causa dei tagli. Proprio la sua esperienza lo portava a temere l’autostrada, che per noi è un inferno, specialmente in quel tratto della A23 in cui non è previsto alcun ausilio per i mezzi della polizia che intervengono. Ma questo non è il solo problema. Se da circa 10 anni a questa parte in molti uffici non sono stati più rimpiazzati i pensionati, ma solo i trasferiti, quale può mai essere il risultato? Quello, come altri distaccamenti, ha pochi uomini. Di fronte alla pochezza dei numeri, e con tante richieste di intervento da soddisfare, ciò che passa sempre in secondo piano è la sicurezza del personale di polizia”.

SABATO 11 DICEMBRE 2021 12.56.22

Morto poliziotto su A23: Fsp,troppi morti,Stradale sguarnita

Morto poliziotto su A23: Fsp,troppi morti,Stradale sguarnita

(ANSA) – TRIESTE, 11 DIC – “L’ennesima giornata che funesta
la Polizia si è portata via un collega della Stradale,
l’ennesimo, travolto e ucciso a due anni dalla pensione. Mentre
il nostro pensiero corre a sua moglie e a suo figlio, a cui
esprimiamo tutta la nostra vicinanza, assieme al dolore monta
anche la rabbia. Sono tanti, troppi i nostri morti sul lavoro,
la maggior parte appartenenti proprio alla gloriosa Polizia
stradale che continua a versare costantemente un tributo di
sangue altissimo alla sicurezza dei cittadini
nell’insopportabile silenzio generale”. Lo afferma Valter
Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, a seguito
della morte di un poliziotto di 58 anni, Maurizio Tuscano,
mentre stava effettuando i rilievi di un incidente in A23 in
provincia di Udine.
“È indegno continuare a morire così – osserva Mazzetti –
mentre la Stradale non è stata interessata da alcun investimento
serio, soffre di una cronica carenza di uomini, necessita di
formazione ancora più costante, nonché di incentivi per non
abbandonare la specialità. Bisogna fare di più, questa è
un’ecatombe”.
Tuscano, spiega Cinzia D’Orlando, segretario provinciale Fsp
Udine, “era un poliziotto molto esperto e faceva questo da
sempre, anche se prima lavorava in un ufficio che si occupava
della viabilità ordinaria, prima che lo chiudessero a causa dei
tagli. Proprio la sua esperienza lo portava a temere
l’autostrada, che per noi è un inferno, specialmente in quel
tratto della A23 in cui non è previsto alcun ausilio per i mezzi
della polizia che intervengono. Ma questo non è il solo
problema. Se da circa 10 anni a questa parte in molti uffici non
sono stati più rimpiazzati i pensionati, ma solo i trasferiti,
quale può mai essere il risultato? Quello, come altri
distaccamenti, ha pochi uomini”. (ANSA).

SABATO 11 DICEMBRE 2021 14.20.29

Morto poliziotto su A23: Fsp, troppe vittime, Stradale sguarnita =

(AGI) – Trieste, 11 dic. – “L’ennesima giornata che funesta la
Polizia si e’ portata via un collega della Stradale, l’ennesimo,
travolto e ucciso a due anni dalla pensione. Mentre il nostro
pensiero corre a sua moglie e a suo figlio, a cui esprimiamo
tutta la nostra vicinanza, assieme al dolore monta anche la
rabbia. Sono tanti, troppi i nostri morti sul lavoro, la maggior
parte appartenenti proprio alla gloriosa Polizia stradale che
continua a versare costantemente un tributo di sangue altissimo
alla sicurezza dei cittadini nell’insopportabile silenzio
generale”. Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp
Polizia di Stato, a seguito della morte di un poliziotto di 58
anni, Maurizio Tuscano, mentre stava effettuando i rilievi di un
incidente in A23 in provincia di Udine.

“E’ indegno continuare a morire cosi’
– osserva Mazzetti – mentre la Stradale non e’ stata interessata
da alcun investimento serio, soffre di una cronica carenza di
uomini, necessita di formazione ancora piu’ costante, nonche’ di
incentivi per non abbandonare la specialita’. Bisogna fare di
piu’, questa e’ un’ecatombe”. Tuscano, spiega Cinzia D’Orlando,
segretario provinciale Fsp Udine “era un poliziotto molto
esperto e faceva questo da sempre, anche se prima lavorava in un
ufficio che si occupava della viabilita’ ordinaria, prima che lo
chiudessero a causa dei tagli. Proprio la sua esperienza lo
portava a temere l’autostrada, che per noi e’ un inferno,
specialmente in quel tratto della A23 in cui non e’ previsto
alcun ausilio per i mezzi della polizia che intervengono. Ma
questo non e’ il solo problema. Se da circa 10 anni a questa
parte in molti uffici non sono stati piu’ rimpiazzati i
pensionati, ma solo i trasferiti, quale puo’ mai essere il
risultato? Quello, come altri distaccamenti, ha pochi uomini”.

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