UDINE. «Da Forni di Sopra a Lignano Sabbiadoro con una pattuglia a turno». La denuncia della difficile situazione in cui si trovano a operare gli agenti della Polizia stradale viene dalla segreteria provinciale dell’Ugl (Unione generale lavoratori di polizia). È il segretario Paolo Zanzero a denunciare la situazione di grave carenza di personale della Polizia di Stato nella provincia di Udine.

«A fronte di un organico complessivo che, nel 2004, si aggirava intorno alle 600 unità, il numero dei poliziotti operanti a Udine negli ultimi dieci anni – fa i conti – si è ridotto drasticamente di un terzo e oggi consta di appena 400 persone. Quest’anno andranno in pensione 42 poliziotti, ma abbiamo avuto due sole nuove immissioni, mentre le quiescenze nei prossimi tre anni saranno cento».

Una situazione a fronte della quale, però, il carico di lavoro, fra ordine pubblico, pattuglie ai confini, servizi all’Expo e controllo delle strade, continua ad aumentare.

«I colleghi della Stradale – sostiene Zanzero – d’estate escono quasi sempre con una pattuglia sola in orario notturno, ma questo capita sempre più spesso anche di giorno sulle strade, ed è difficile coprire un territorio così vasto». Diversa la situazione sulla A23 e sulla A4, arterie autostradali per le quali esiste una convenzione, su ciascuna delle quali viene garantita la presenza di due pattuglie.

«La Stradale ha una carenza di organico di una ventina di persone – elenca Zanzero –, non da meno la situazione della Polizia ferroviaria, sotto organico di una trentina di dipendenti, che si trova nella delicatissima condizione di dover effettuare servizi di scorte treno a lunga percorrenza in una particolar criticità numerica e ciò rappresenta un serio e non sottovalutabile pericolo per gli stessi operatori della specialità, visto che da tre persone per la scorta si è passati a due. Stessa difficile situazione per il personale della Polizia di frontiera – aggiunge Zanzero, chiamata a Tarvisio e al Brennero per la questione dei profughi. In questo quadro si inserisce un aumento di specifici servizi giustamente disposti dal Questore, che ricadono sulle pochissime risorse umane disponibili che da più di cinque mesi vengono impiegate giornalmente in servizi di ordine pubblico, questi ultimi sempre più spesso connessi al fenomeno dei profughi e dell’immigrazione clandestina».

A fronte di una cronica carenza di organico, e un’età media dei poliziotti che si attesta a 49 anni e mezzo, vi sono poi molti dipendenti che si vedono costretti a usufruire della legge 104 per assistere i genitori anziani e personale che deveandare in ferie, come è giusto che sia. Così i numeri scendono. Ma dal Ministero non arrivano nuove assegnazioni per Udine, anche se, denuncia l’Ugl da vent’anni ci sono ben 145 domande di trasferimento presentate da colleghi che aspettano l’avvicinamento.

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