UFFICI SANITARI DELLA POLIZIA DI STATO A RISCHIO “COLLASSO”

Lettera aperta al Capo della Polizia.

Preg.mo Sig. Capo della Polizia,
duole constatare che l’emergenza epidemiologica in corso sta mettendo a dura prova anche gli
Uffici Sanitari della Polizia di Stato chiamati a svolgere una molteplicità di compiti che vanno, dalle
procedure per l’effettuazione dei tamponi molecolari COVID-19, il “tracciamento” dei contagi,le
interviste telefoniche a tutti coloro che sono in isolamento fiduciario presso le proprie abitazioni, il
recapito/ritiro dei campioni da analizzare presso i centri diagnostici autorizzati, a tutte le attività di
tutela della salute del personale e le connesse incombenze amministrative con un sovraccarico di
lavoro che sta mettendo a dura prova le pur sperimentate capacità di resilienza del personale.
Poiché l’emergenza in atto lascia chiaramente intravedere una più che probabile
recrudescenza del fenomeno,facciamo appello alla Sua sensibilità e al Suo sperimentato
pragmatismo affinché vengano adottate le più urgenti misure per il potenziamento simultaneo di
tutti gli Uffici Sanitari, al fine di scongiurare il collasso del sistema.

A nostro avviso, tra le misure necessarie ed urgenti da adottare per tamponare l’attuale
difficile situazione e riportare il personale medico ed infermieristico alle proprie e più consone
mansioni, sarebbe opportuno il potenziamento dell’organico degli Uffici Sanitari con personale
preferibilmente tecnico oppure ordinario, da impiegare nel disbrigo delle incombenze
amministrative e pratiche legate al trasporto dei tamponi e alle “interviste telefoniche”.

Tra le possibili misure emergenziali segnaliamo, inoltre, la possibilità di aggregare ai predetti
uffici, per tutto il tempo necessario, il personale individuato dalla Commissione consultiva ai sensi
dell’ art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 25 ottobre 1981 nr. 738 che, attualmente, ci
risulta corrispondere a 110 unità divise tra i vari ruoli.

Tra le ulteriori misure adottabili per ovviare all’attuale difficile situazione, vi sarebbe anche
l’indizione di un concorso pubblico per infermieri della Polizia di Stato, per un adeguato numero di
personale, volto a sopperire alle carenze delle strutture mediche sul territorio, già in sofferenza
prima dell’ emergenza, ricorrendo però a modalità straordinarie ed urgenti per ridurre
drasticamente i tempi tecnici di assunzione del personale.

In particolare, con riferimento a tale ultima misura riteniamo che sarebbe altresì opportuno
prevedere una riserva di posti per il personale già in servizio e in possesso di titolo abilitante
l’esercizio della professione sanitaria.

Riteniamo, infine, che si potrebbe anche dar corso alle previsioni di cui alle norme sulla
revisione delle carriere delle Forze di Polizia nella parte in cui, per un verso dispongono il transito
dal ruolo ordinario a quello tecnico degli ultra cinquantenni e per un altro impegnano
l’Amministrazione a indire concorsi interni riservati al personale che presta servizio presso gli Uffici
Sanitari da almeno 5 anni.

Confidando in un Suo urgente intervento, porgiamo distinti saluti.

La lettera