(AGENPARL) – Roma, 31 mar – Valter Mazzetti è stato riconfermato segretario generale dell’Ugl Polizia di Stato. L’elezione è avvenuta per acclamazione durante il secondo Congresso del sindacato di categoria che si concluderà oggi, 27 marzo, a Roma nell’hotel NH Midas.

I lavori, intitolati “Più sicurezza meno paura”, ai quali hanno partecipato 400 delegati provenienti da tutta Italia, hanno visto autorevoli interventi. Tra queste quella del viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, del vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri e del capo della polizia Alessio Pansa. Il viceministro ha sottolineato l’esigenza di “riportare in alto il discorso sul Comparto” e il “circolo vizioso” che si è creato tra il “bisogno di sicurezza avvertito dai cittadini e le esigenze che il comparto esprime”.

Vicino da sempre ai temi inerenti le forze dell’ordine, Gasparri ha ricordato la sua battaglia in aula contro il numero identificativo su caschi e divise: “Si paralizza – ha detto Gasparri – l’azione degli operatori, si espongono a denunce pretestuose da parte dei violenti”. Il prefetto Pansa ha invece evidenziato che per la prima volta c’è un “trend positivo” e che “quest’anno non verranno fatti tagli al capitolo che riguarda la Polizia”.

Inoltre, ha fatto un cenno ai temi caldi sul tavolo della trattativa sindacale tra parti sociali e amministrazione, confronto nel quale il sindacato guidato da Mazzetti è fortemente presente: tra questi quello del riordino delle carriere “meccanismo – ha spiegato – per valorizzare professionalità e meriti” e il miglioramento delle condizioni di lavoro. Sul fronte dei flussi migratori il capo della Polizia si è complimentato con le donne e gli uomini che indossano la divisa blu: “Nel 2014 abbiamo affrontato l’arrivo di 170mila persone, un fenomeno mai visto dall’inizio della storia dell’Italia”.

Hanno inoltre portato il loro contributo il questore della Camera on. Stefano Dambruoso, il vicepresidente della commissione Lavoro l’on. Valter Rizzetto e il direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato Roberto Sgalla. Serrato il dibattito sui temi Congressuali. Mazzetti, al suo secondo mandato, ha gettato la traccia del confronto che si è poi sviluppato con interventi che hanno delineato un quadro nazionale. Temi concreti dunque: come quello dell’esigenza di un protocollo operativo nel caso la persona controllata dall’agente si rifiuti di consegnare i documenti o di seguirlo in commissariato e quello della certezza normativa.

“Il poliziotto è costretto a agire senza protocolli operativi, però dall’altra parte, è sottoposto a chi, a posteriori, giudica se ha lavorato bene o male”, ha detto Mazzetti. “E’ un lavoratore che ha grandi responsabilità, eppure, il suo stipendio è equiparato a quello di un portantino”, ha rimarcato evidenziando poi che “il lavoro del poliziotto è costellato di zone d’ombra”. Non è mancato un momento di grande commozione per i partecipanti quando è stato presentato un cortometraggio sul dramma che vive un agente quando è costretto a comunicare un decesso per incidente stradale ai parenti della vittima.   Caso frequente: in Italia ogni giorno muoiono 11 persone sulle strade, come dire che sparisce una città ogni anno.

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