MERCOLEDÌ 12 AGOSTO 2020 16.11.24

VICENZA: FSP POLIZIA “MA QUALE RAZZISMO, C’E’ ARRESTO PER CHI DELINQUE”

VICENZA: FSP POLIZIA “MA QUALE RAZZISMO, C’E’ ARRESTO PER CHI DELINQUE” ROMA (ITALPRESS) – “Le polemiche sorte a proposito dell’arresto del 21enne che ha opposto resistenza ai colleghi di Vicenza e’ addirittura aberrante. Gridare al razzismo, fare nientemeno che accostamenti con il caso Floyd e contestare come al solito a priori l’operato delle Forze dell’ordine sulla scorta dei soliti fotogrammi sparsi a piene mani in rete e’ vergognoso e non piu’ tollerabile. E’ indispensabile ritrovare il senso di cio’ che dovrebbe essere ovvio: chi delinque viene arrestato, opporre resistenza a un poliziotto che fa il proprio lavoro significa delinquere, insultare, aggredire, picchiare, sputare, e qualsiasi altra modalita’ con cui ci si oppone al lavoro di un poliziotto non e’ ammesso, dalla legge, dalla civilta’, e da ogni regola di buon senso. Non c’e’ alcun valido motivo per farlo e non si puo’ fare. Invece che leggere come al solito le cose al contrario, si pensi prima di tutto a ritrovare il giusto rispetto per le regole, per il lavoro altrui, e per chi porta la divisa in virtu’ di cio’ che rappresenta”. Cosi’ Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’FSP Polizia di Stato, a proposito delle polemiche sorte dopo la diffusione sui social di alcune immagini dell’arresto di un 21enne cubano che, a Vicenza, ha opposto resistenza agli agenti intervenuti per una rissa rifiutandosi di farsi identificare. “Un arresto convalidato dall’autorita’ giudiziaria – conclude Mazzetti – e’ la prova provata della bonta’ dell’operato dei poliziotti di Vicenza, su cui peraltro non avevamo alcun dubbio. Come non e’ giusto averne per la solita odiosa caccia alle streghe nei confronti delle migliaia di donne e uomini che indossano la divisa e vanno in strada per fare cose buone, non cattive. E lo fanno con professionalita’ e umanita’ impareggiabili, motivo per cui la Polizia italiana da lezioni a mezzo mondo. Questo deve essere ben chiaro, perche’ e’ proprio questo che non consente di ammettere in alcun caso gli atteggiamenti di chi, di fronte a un agente che fa il proprio lavoro, reagisce, si oppone, dileggia, contesta, aggredisce”.

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VICENZA: FSP POLIZIA, ‘MA QUALE RAZZISMO, C’E’ L’ARRESTO PER CHI DELINQUE, POLEMICHE ABERRANTI’

Vicenza, 12 ago. (Adnkronos) – ”Le polemiche sorte a proposito dell’arresto del 21enne che ha opposto resistenza ai colleghi di Vicenza sono aberranti. Gridare al razzismo, fare nientemeno che accostamenti con il caso Floyd e contestare come al solito a priori l’operato delle Forze dell’ordine sulla scorta dei soliti fotogrammi  sparsi a piene mani in rete è vergognoso e non più tollerabile”. Così  Valter Mazzetti, Segretario Generale della Federazione FSP Polizia di Stato, a proposito delle polemiche sorte dopo la diffusione sui social di alcune immagini dell’arresto di un 21enne cubano che, a Vicenza, ha opposto resistenza agli agenti intervenuti per una rissa rifiutandosi
di farsi identificare.
“E’ indispensabile ritrovare il senso di ciò che dovrebbe essere ovvio – continua il sindacalista – chi delinque viene arrestato, opporre resistenza a un poliziotto che fa il proprio lavoro significa delinquere, insultare, aggredire, picchiare, sputare, e qualsiasi altra modalità con cui ci si oppone al lavoro di un poliziotto non è ammesso, dalla legge, dalla civiltà, e da ogni regola di buon senso.
Non c’è alcun valido motivo per farlo e non si può fare. Invece che leggere come al solito le cose al contrario, si pensi prima di tutto a ritrovare il giusto rispetto per le regole, per il lavoro altrui, e per chi porta la divisa in virtù di ciò che rappresenta”.
”Un arresto convalidato dall’autorità giudiziaria – conclude Mazzetti – è la prova provata della bontà dell’operato dei poliziotti di Vicenza, su cui peraltro non avevamo alcun dubbio. Come non è giusto averne per la solita odiosa caccia alle streghe nei confronti delle migliaia di donne e uomini che indossano la divisa e vanno in strada
per fare cose buone, non cattive. E lo fanno con professionalità e umanità impareggiabili, motivo per cui la Polizia italiana da lezioni a mezzo mondo. Questo deve essere ben chiaro, perché è proprio questo che non consente di ammettere in alcun caso gli atteggiamenti di chi, di fronte a un agente che fa il proprio lavoro, reagisce, si oppone,
dileggia, contesta, aggredisce”.

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